Al centro del procedimento per abuso di potere e ostruzione alla giustizia una telefonata tra Volodymyr Zelensky e il tycoon, che avrebbe chiesto al suo omologo ucraino di riaprire un’indagine su Joe Biden in cambio dello sblocco di fondi americani
Dopo il sì della Camera all’impeachment, Donald Trump è diventato il terzo presidente degli Stati Uniti messo in stato d'accusa: prima di lui solo Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998 (LA NOTIZIA SULLE PRIMA PAGINE USA). Uscito indenne in aprile da due anni di indagini sul Russiagate, il tycoon è finito sotto impeachment quattro mesi dopo - per abuso di potere e ostruzione alla giustizia - a causa di una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nel colloquio Trump avrebbe chiesto di riaprire un’indagine su Joe Biden, suo possibile sfidante nelle presidenziali 2020, in cambio dello sblocco di fondi americani destinati all’Ucraina. A svelare la conversazione è stato un agente della Cia in servizio alla Casa Bianca, che il 12 agosto ha presentato all'ispettore generale dell'intelligence una denuncia, citando la controversa telefonata. (TUTTE LE TAPPE DEL CASO)
La telefonata
La conversazione tra Trump e Zelensky risale al 25 luglio scorso, quando il tycoon avrebbe chiesto “almeno otto volte” al suo omologo ucraino di indagare non solo su Joe Biden, ma anche sul figlio Hunter che sedeva nel board della società energetica ucraina Burisma. Inoltre, Trump avrebbe sollecitato l'apertura di un'inchiesta su presunte interferenze ucraine nelle presidenziali Usa, per ribaltare le conclusioni del Russiagate. La Casa Bianca, dopo la denuncia dell’agente della Cia e l’avvio dell’indagine per impeachment, ha diffuso la trascrizione della telefonata, nella quale il presidente Usa dice a Zelensky: "Fammi questo favore. Qualunque cosa puoi fare è molto importante che tu la faccia, se è possibile. Mi piacerebbe che scoprissi cosa è successo in questa situazione legata all’Ucraina, che chiamano Crowdstrike… mi piacerebbe che il procuratore generale chiamasse te o qualcuno dei tuoi per andare a fondo a questa vicenda". E il presidente ucraino risponde: "Ti dico personalmente che uno dei miei assistenti ha parlato con Giuliani recentemente e contiamo molto sul fatto che Giuliani possa venire in Ucraina in modo da incontrarci. Posso garantirti che hai solo amici attorno a noi riguardo l'indagine io garantisco come presidente dell’Ucraina che tutte le inchieste verranno condotte in modo aperto e chiaro. Quello te lo garantisco".
La denuncia e la questione degli aiuti Usa
La conversazione tra Trump e Zelensky è stata svelata da un agente della Cia in servizio alla Casa Bianca, che il 12 agosto ha presentato una denuncia citando la telefonata sulla base di quanto riferitogli da diversi funzionari. Ma la Casa Bianca impedì per un mese e mezzo che quella denuncia arrivasse al Congresso. Nel frattempo, a fine agosto Politico ha rivelato che Trump aveva trattenuto aiuti militari a Kiev per 391 milioni di dollari, assistenza sbloccata solo a settembre sull'onda dello scandalo. Tuttavia, Trump nella telefonata non legherebbe esplicitamente la richiesta di indagini su Biden alla questione degli aiuti Usa all’Ucraina.