
Covid, da "sparirà in aprile" a "vaccino nel giro di settimane": tutte le uscite di Trump
È il 22 gennaio quando il presidente americano rilascia al Forum di Davos una delle prime dichiarazioni sull'emergenza coronavirus: "Abbiamo un piano per contenere il virus cinese". Dalle "iniezioni di disinfettante" al dietrofront sull'uso delle mascherine, passando per le stime sui morti: sono diverse le frasi del tycoon legate alla crisi sanitaria spesso smentite dall'evolversi della pandemia (a cura di Francesco Sicilia)

"Gli Stati Uniti avranno un vaccino contro il coronavirus nel giro di settimane". È l'ultima di una serie di uscite di Donald Trump sull'emergenza sanitaria. A gennaio 2020, in una delle sue prime affermazioni sul Covid-19, il presidente americano diceva di avere "un piano per contenere il virus cinese". Dalle stime sui morti alle "iniezioni di disinfettante", dal dietrofront sulle mascherine al vaccino dato da tempo per imminente: ecco quali sono state le principali dichiarazioni del tycoon, che spesso sono state smentite dall'evolversi dalla pandemia
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IL PIANO ANTIVIRUS - "Abbiamo un piano e pensiamo che sarà gestito molto bene. L'abbiamo già gestito molto bene. Il Centro per il controllo dei Disastri (Cdc) è eccezionale. Molto professionale...", dichiara il 22 gennaio Trump parlando con la stampa a margine del Forum economico mondiale a Davos, in Svizzera
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LA FINE DEL VIRUS AD APRILE - Il 10 febbraio, il presidente degli States, a margine di un evento alla Casa Bianca, si lancia in una delle sue prime previsioni sull'emergenza coronavirus: "I virus di solito spariscono nel mese di aprile. Il calore in genere uccide questo tipo di virus"
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VIRUS SOTTO CONTROLLO - Il 24 febbraio Trump twitta: "Il coronavirus è davvero sotto controllo negli Usa. Siamo in contatto con tutti e con tutti i Paesi importanti. I centri Usa per la prevenzione delle malattie e la sanità mondiale stanno lavorando duro e molto intelligentemente. La Borsa comincia a sembrarmi molto buona!"
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IL PARAGONE CON L'INFLUENZA - Il 9 marzo, Trump minimizza il rischio coronavirus. "Lo scorso anno - scrive in un tweet - 37mila americani sono morti per la comune influenza. La media è tra i 27.000 e i 70.000 per anno. Nulla viene chiuso, la vita e l'economia vanno avanti. In questo momento ci sono 546 casi confermati di coronavirus, con 22 morti. Pensate a questo!"
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I CONFINI FORTI - "Attualmente, grazie al fatto che abbiamo dei confini molto forti, abbiamo solo 40 morti per il coronavirus", twitta il 13 marzo Trump. "Se avessimo confini più deboli o aperti il numero sarebbe molto più elevato", aggiunge

GESTIONE DA 10 - "Che voto mi darei per la gestione del coronavirus da zero a dieci? Dieci". Così il tycoon risponde ad un giornalista durante una conferenza stampa alla Casa Bianca il 16 marzo

100MILA MORTI? UN BUON LAVORO - Il 30 marzo, mentre il bilancio globale delle vittime con Covid-19 continua ad aggravarsi, Trump dice che se gli Stati Unti riescono a mantenere sui "100.000 o meno" i morti per coronavirus "avremo fatto un buon lavoro"

NO ALLA MASCHERINA - Nel frattempo il presidente americano inizia una battaglia personale contro i dispositivi di protezione per bocca e naso. "Non credo che io userò la mascherina": afferma il 3 aprile dopo aver ripetuto più volte che la raccomandazione delle autorità sanitarie federali a tutti gli americani, quella di indossare le mascherine, è su base volontaria. "Potere farlo, potete non farlo, è solo una raccomandazione", aggiunge Trump

LE INIEZIONI DI CANDEGGINA - Il 24 aprile, Trump consiglia di testare iniezioni di raggi ultravioletti, di disinfettanti e di candeggina per vedere se uccidono il coronavirus. L'indicazione scatena subito una pioggia di polemiche con molti esperti che definiscono "irresponsabile e pericoloso" il suggerimento di Trump. "Era una proposta sarcastica", si difende successivamente il tycoon

IL VIRUS DEL LABORATORIO DI WUHAN - Il 30 aprile, parlando alla Casa Bianca con la stampa, Trump dice di aver un alto livello di fiducia nell'ipotesi che l'origine del coronavirus sia legata ad un laboratorio di Wuhan, senza spiegare di più. Ma il virologo Anthony Fauci smentisce l’ipotesi del tycoon

RIAPRIRE IL PAESE - Il 6 maggio, Trump sollecita la riapertura del Paese anche se il bilancio delle vittime con coronavirus sarà più pesante. "Non possiamo tener chiuso il nostro Paese per i prossimi cinque anni", dice in una azienda che produce mascherine. "Alcuni saranno colpiti duramente? Sì. Ma dobbiamo aprire il nostro Paese e dobbiamo aprirlo presto", risponde il presidente degli States

VIRUS VIA SENZA VACCINO - Il 9 maggio, Trump ipotizza che il coronavirus "se ne andrà via senza un vaccino". La previsione arriva nel corso di un evento con i parlamentari repubblicani, durante il quale il presidente rivede al rialzo le previsioni sui decessi in Usa, aumentando ad almeno 95mila la stima sul numero dei morti

L'IDROSSICLOROCHINA - È il 18 maggio quando Trump riferisce che prende l'idrossiclorochina (un antimalarico) "da oltre una settimana e mezzo". "Una pillola al giorno, cosa c'è da perdere", dice il tycoon alla Casa Bianca, nonostante i dati preliminari sull'idrossiclorochina mostrino che il farmaco non ha alcun beneficio provato o ha benefici limitati per i malati di coronavirus, con effetti che possono anche essere dannosi se la sostanza è usata in certe combinazioni

IL DISTINTIVO D'ONORE - Col passare delle settimane gli Usa diventano il Paese col più alto numero di contagi da Covid-19. "Lo considero, in un certo senso, una buona cosa perché significa che i nostri test sono molto meglio. Quindi lo vedo come un distintivo d'onore", dice Trump il 20 maggio, parlando con i giornalisti dopo la prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca dall'inizio della pandemia

VACCINO VICINO - "Siamo vicini a un vaccino" per il coronavirus afferma Trump in un'intervista a Fox il 18 giugno, poco più di un mese dopo aver detto che il Covid-19 sarebbe sparito anche senza un antidoto

VERSO UNA GRANDE VITTORIA - "Solo quattro mesi fa stavamo facendo meglio di ogni altro Paese, poi siamo stati colpiti da questa terribile piaga dalla Cina e ora siamo sempre più vicini" a sconfiggerla. È quanto afferma Donald Trump in un video per augurare agli americani un buon 4 luglio. "Il nostro Paese sta riemergendo, i nostri dati sul mercato del lavoro sono spettacolari, ci sono molte cose che ancora molti non vedono ma che vedranno fra poco. Siamo sulla strada di una grande vittoria"

IL DIETROFRONT SULLA MASCHERINA - "I patrioti indossano la mascherina" è il titolo di una mail a firma Donald Trump inviata ai suoi fan a inizio agosto. Nel testo il presidente americano invita a indossarla contro la pandemia, con un dietrofront totale. "So che c'è stata qualche confusione intorno all'uso della mascherina, ma penso che sia qualcosa che tutti dobbiamo provare a fare quando non siamo in grado di mantenere la distanza sociale", si legge nella mail

NESSUNA MENZOGNA - "Non ho mentito. Quello che ho detto è che non bisognava cadere nel panico". Così Donald Trump, il 10 settembre, si difende in un briefing alla Casa Bianca dall'accusa di aver nascosto la gravità del coronavirus, come rivelato nel libro di Bob Woodward. "La sua è una domanda sciagurata", dice il tycoon a un giornalista di Abc che gli aveva chiesto "perché ha mentito" agli americani

VACCINO NEL GIRO DI SETTIMANE - Il 15 settembre 2020, Trump rilancia sul vaccino assicurando, in una nuova intervista a Fox, che gli Stati Uniti lo avranno nel giro di settimane. Ma a inizio settembre l'Oms ha fatto sapere che i programmi di vaccinazioni di massa non potranno avere inizio prima della metà del 2021