I due giornalisti - 58 anni lei, quasi 60 lui - hanno salvaguardato la libertà d'espressione e si sono battuti per raccontare le ingiustizie e le violenze che si verificano da anni nelle Filippine e in Russia. Ressa ha fornito uno spaccato critico sull'operato del presidente filippino Rodrigo Duterte. Mentre Muratov, da caporedattore di Novaja Gazeta, ha realizzato contenuti su una vasta serie di argomenti: dalla corruzione alla violenza della polizia, fino alle frodi elettorali
Sono giornalisti e si sono impegnati per "salvaguardare la libertà d'espressione, che è una precondizione per la democrazia e per una pace duratura". Queste le motivazioni alla base della scelta di attribuire il Premio Nobel per la Pace 2021 a Maria Ressa e Dmitry Muratov. Entrambi reporter, 58 anni lei e quasi 60 lui, con il loro lavoro hanno saputo dare uno spaccato importante su quanto succede da anni rispettivamente nelle Filippine e in Russia.
Chi è Maria Ressa, la voce critica contro Duterte
Maria Ressa è una giornalista filippina naturalizzata americana, tra le voci più critiche sull'operato del presidente filippino Rodrigo Duterte. Ressa è tra le figure di spicco della Commissione per la democrazia e l'informazione di Reporter senza Frontiere. In passato ha lavorato anche come reporter investigativa per la Cnn, nell'area del sud-est asiatico. Nel 2012, inoltre, ha co-fondato Rappler, una digital media company per il giornalismo investigativo, che dirige ancora. La sua attenzione si è concentrata soprattutto sulla violenta campagna anti-droga che si è verificata sotto al regime di Duterte. Non solo: ha anche documentato come i social media stanno venendo usati per diffondere fake news e manipolare l'opinione pubblica.
approfondimento
Abdulrazak Gurnah, chi è il Nobel per la Letteratura 2021
Chi è Dmitry Muratov, il simbolo di Novaja Gazeta
Anche Dmitry Muratov è un giornalista, ma il suo campo d'azione non è il sud-est asiatico, bensì la Russia. È il caporedattore del quotidiano Novaja Gazeta definito "l'unico giornale veramente critico con influenza nazionale in Russia oggi" dal Comitato per la protezione dei giornalisti. Il giornale è noto per i suoi reportage approfonditi su argomenti delicati come la corruzione governativa e le violazioni dei diritti umani. Nel 1993 il reporter è stato uno dei fondatori di Novaja Gazeta e dal 1995 ne è stato il caporedattore, per un totale di oltre 20 anni. Novaja Gazeta, dal momento in cui è stata fondata, ha pubblicato articoli molto critici su una vasta serie di argomenti: dalla corruzione, alla violenza della polizia, fino agli arresti ingiustificati e alle frodi elettorali in Russia. Gli oppositori di Novaja Gazeta hanno risposto ai suoi reportage con minacce, violenza e anche omicidi. Da quando il giornale ha aperto, sei dei suoi giornalisti sono stati uccisi, inclusa Anna Politkovskaja.