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Kaja Kallas, chi è il nuovo Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue

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Dal 2021 è il primo ministro dell'Estonia. Laureata in legge, è entrata in politica seguendo le orme del padre Siim. Dal 2014 al 2018 è stata europarlamentare. La guerra russa in Ucraina, nel 2022, ha rilanciato il suo europeismo e il suo atlantismo. Più volte ha ribadito il suo sostegno pieno e incondizionato a Kiev

È stata una delle personalità più critiche verso la Russia in Europa. E ora è destinata ad assumere la guida della politica estera europea. Quello di Kaja Kallas, prima ministra estone 47enne, è infatti uno dei tre nomi emersi dal Consiglio europeo del 27 giugno nell'accordo sui top jobs, i ruoli di vertice dell'Unione. A lei va il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione.

La carriera politica in Estonia e in Europa

Kallas ha conseguito una laurea in legge nel 1999, con successiva specializzazione in diritto europeo. Poi la formazione manageriale alla Estonian Business School (nel 2007), prima di entrare in politica e seguire le orme del padre Siim che è stato commissario europeo per i Trasporti nella seconda Commissione Barroso, dopo essere stato capo del governo estone tra il 2002 e il 2003. Prima eletta nel parlamento nazionale, dal 2014 al 2018 ha fatto parte del Parlamento europeo, in commissione Bilanci e Industria. Nel 2021 è diventata primo ministro, guidando un governo di coalizione con il Partito di Centro (Eesti Keskerakond). La guerra russa in Ucraina, nel 2022, ha rilanciato l’europeismo e l’atlantismo di Kallas, che man mano è diventata una delle voci più forti nel chiedere e ribadire sostegno pieno e incondizionato a Kiev. Per le sue posizioni apertamente anti-russe è finita anche nella lista nera del Cremlino: il 13 febbraio di quest’anno è stata inserita nell’elenco dei ricercati dalla Russia.

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La storia della sua famiglia

La storia della famiglia di Kallas è profondamente intrecciata a quella del suo Paese. Il suo bisnonno, Eduard Alver, era uno dei fondatori dell'Estonia e aveva comandato la Kaitseliit, la Lega per la difesa dell'Estonia, una milizia di volontari dedita alla difesa delle istituzioni e del territorio della piccola nazione, stretta tra il Golfo di Finlandia, la Lettonia e la Russia. Sua madre Kirsti, quando aveva 6 mesi, venne deportata insieme alla madre e alla nonna in Siberia, nel 1941, per ritornare in patria solo 10 anni più tardi.

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