Elezioni presidenziali Usa 2024, quando si vota e cosa sapere sulla sfida Trump vs Harris

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Introduzione

Martedì 5 novembre gli elettori statunitensi sono chiamati a scegliere il loro nuovo presidente. Ci sono più di due candidati, ma sarà un duello tra l'attuale vicepresidente di Joe Biden e il tycoon, in cerca di un secondo mandato alla Casa Bianca dopo quello tra il 2017 e il 2021. Chi vince si insedierà a gennaio 2025 e resterà in carica 4 anni, fino al 2029.

 

Dai temi principali delle campagne elettorali al metodo di elezione del presidente: ecco la guida a uno degli appuntamenti più importanti dell'anno.

Quello che devi sapere

La guida alle elezioni Usa 2024

  • Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti sono sempre più vicine: a novembre gli elettori sono chiamati a votare per il prossimo inquilino alla Casa Bianca. La sfida per la successione a Joe Biden, anche se non mancano altri candidati, è di fatto un duello: per i democratici c’è Kamala Harris, per i repubblicani c’è Donald Trump, in cerca di un secondo mandato dopo quello che lo ha visto alla guida del Paese tra il 2017 e il 2021. Ecco tutto quello che c’è da sapere (ELEZIONI USA 2024, LO SPECIALE DI SKY TG24)

Per approfondire:

Dibattito Trump-Harris, dall’aborto ai migranti: i temi chiave

La guida alle elezioni Usa 2024

Quando si vota?

  • Il voto è fissato per il prossimo 5 novembre: negli Stati Uniti si vota sempre il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre. Il vincitore non si insedierà però prima di gennaio 2025. Il mandato dei presidenti Usa è di 4 anni e quindi chi risulterà eletto resterà in carica fino al 2029

Chi sono i candidati principali? La sfida Harris vs Trump

  • Come detto, la battaglia si combatterà tra Donald Trump e Kamala Harris. L’ex presidente è stato scelto dagli elettori, durante le primarie e i caucus che si sono tenuti all’inizio dell’anno, come il nome più forte per rappresentarli all’interno del partito repubblicano. Harris, attuale vicepresidente, è invece subentrata a campagna elettorale inoltrata. Biden si è ritirato dalla corsa a Washington dopo il fallimentare duello televisivo con Trump dello scorso giugno. Da tempo circolavano voci sul deterioramento del suo stato di salute e la scarsa prestazione in tv, in cui era apparso confuso e poco lucido, aveva dato una nuova fiammata ai malumori che già correvano tra i democratici per la sua ricandidatura, portandolo a fare un passo indietro

Chi sono gli altri candidati?

  • Oltre a Trump e Harris sono in lizza, ma con probabilità di vincere che si stimano praticamente inesistenti, anche altri nomi. C’è chi chiede il voto agli elettori come candidato indipendente, come il filosofo, teologo e attivista politico Cornel West. Lo stesso aveva intenzione di fare anche Robert F. Kennedy Jr, che si è però ritirato ad agosto, annunciando il suo sostegno a Trump
  • Per quanto riguarda le formazioni politiche minori, Chase Oliver è il nome su cui punta il Partito Libertario: è già stato candidato del partito alle elezioni del Senato degli Stati Uniti del 2022 in Georgia ed è il primo candidato apertamente gay alle presidenziali Usa. I Verdi hanno invece scelto la fisica Jill Stein. Tutti gli altri nomi che si sono fatti avanti non avrebbero comunque i numeri necessari per poter arrivare a essere eletti

Chi sono i candidati vicepresidenti?

  • Il governatore del Minnesota Tim Walz è il designato vicepresidente di Kamala Harris. Ex docente ed ex membro della Guardia Nazionale, è un politico di lungo corso: per 12 anni - dal 2007 al 2019 - è stato al Congresso, poi ha ottenuto due mandati per guidare il Minnesota, Stato chiave nel Midwest americano. Si è battuto per la riforma della polizia dopo la morte di George Floyd a Minneapolis, ha approvato norme per la legalizzazione della cannabis, per la tutela dei diritti all'aborto, per rafforzare i controlli dei precedenti penali per il possesso di armi, per il congedo familiare obbligatorio e per i diritti delle persone transessuali
  • Dall’altra parte c’è JD Vance, che spalleggia Trump. Ex marine, è stato corrispondente militare durante la guerra in Iraq. Ex manager, con una laurea in legge Yale, milita tra le fazioni più dure dei conservatori: è una delle voci meno clementi con il presidente uscente Joe Biden. Nel 2016 la sua popolarità è aumentata grazie all’autobiografia Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis (in italiano Elegia Americana), dove parlava della sua infanzia passata tra gli Appalachi in Kentucky e l'Ohio. Ai tempi era molto critico nei confronti di Trump, considerato troppo rigido. Poi, negli anni, gli si è avvicinato sempre di più. Senatore dell’Ohio dal 2022, è contrario all'aborto, ai matrimoni omosessuali e alle operazioni per cambiare il genere. È rigido sulla questione dei migranti e scettico rispetto al cambiamento climatico

Chi sono i candidati vicepresidenti?

Quali sono stati i temi principali delle campagne elettorali?

  • Kamala Harris, ex procuratrice, nella sua campagna elettorale ha spesso bollato Trump come inadatto al ruolo di presidente a causa dei numerosi processi che lo vedono coinvolto e per il suo coinvolgimento nell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Al di là di questo - sintetizzando - ha puntato su temi come il diritto all’aborto, sulla lotta al cambiamento climatico (anche se secondo molti il suo programma manca di sostanza), sugli aiuti alle piccole e medie imprese, sull’abbassamento del costo della vita, sulla lotta alla crisi abitativa
  • Trump ha spinto sull’inadeguatezza di Harris come candidata in quanto già vicepresidente di Biden: di conseguenza avrebbe già avuto modo di risolvere i problemi del Paese, senza riuscirci. Centrale nella sua campagna elettorale, che lo ha anche visto colpito da un proiettile durante un comizio, è stato il tema della sicurezza e dei migranti: nel dibattito con Harris di inizio settembre ha ad esempio rilanciato la falsa teoria cospirativa secondo cui in Ohio gli immigrati clandestini haitiani rubano cani e gatti per mangiarseli. Come rappresentate dei repubblicani tiene posizioni restrittive sull’aborto e più permissive in tema di possesso di armi da fuoco, nonostante anche la stessa Harris abbia rivelato di avere armi per difesa di personale che userebbe in caso di pericolo

Quali sono le posizioni di Trump e Harris sulle guerre in corso?

  • Riguardo la guerra in Ucraina, Harris ha più volte ribadito che gli Stati Uniti continueranno ad appoggiare Kiev, anche militarmente, per tutto il tempo necessario. Sul conflitto in Medioriente, la candidata dem ha più volte chiesto un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza e invocato la soluzione dei due popoli e due Stati per Israele e Palestina, però è stata criticata perché non ha mai parlato di un embargo alle armi a Israele e continua a sostenere il suo diritto "di difendersi"
  • Trump ha promesso che se diventasse presidente saprebbe concludere la guerra in Ucraina "in 24 ore". Si dice contrario a nuovi aiuti economici a Kiev e critica i Paesi Nato che non investono almeno il 2% del Pil per la spesa militare, come previsto dalle regole, minacciando di non difenderli in caso di necessità. Il tycoon supporta Israele, criticandolo - ancora più lievemente di Harris - per la gestione del conflitto mediorientale

Come si elegge il presidente degli Stati Uniti?

  • Il sistema statunitense è molto diverso da quello italiano e l’elezione è per via indiretta. Sulla scheda compaiono i nomi del candidato alla Casa Bianca e del suo vicepresidente (il cosiddetto ticket). Il voto dato dal popolo ai ticket viene però assegnato ai Grandi Elettori, 538 in tutto. Il candidato che ottiene la maggioranza dei voti ottiene tutti i Grandi Elettori attribuiti a un determinato Stato. Sono poi loro, riuniti nel Collegio elettorale (ognuno nella capitale dello Stato di riferimento e mai tutti insieme) che formalmente, e a scrutinio segreto, voteranno il presidente e il vicepresidente Usa. Normalmente, ogni Grande Elettore dovrebbe indicare il candidato che ha vinto i seggi del proprio Stato. Vince il candidato che rappresenta almeno 270 Grandi Elettori

Come si elegge il presidente degli Stati Uniti?

Si vota solo per il presidente?

  • Insieme alle elezioni presidenziali si vota anche per il rinnovo dei 435 seggi della Camera dei Rappresentanti (e 33 seggi del Senato)

Per approfondire:

Usa, procuratore speciale: "Trump è ricorso al crimine nel 2020 per restare al potere"