Gaza, ipotesi "Project Sunrise" per la ricostruzione: cos'è e quanto costa l'idea di Trump

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Il progetto dell'amministrazione americana vede una Striscia completamente rinnovata con resort di lusso sul mare, treni ad alta velocità e reti digitali ottimizzate con l'IA. Secondo il "Wall Street Journal", il piano sarebbe già stato presentato a potenziali Paesi donatori, tra cui ricchi emirati, Turchia e Egitto. Ma ci sono dubbi sulla sua fattibilità

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Resort di lusso sul mare, treni ad alta velocità, reti digitali ottimizzate con l'IA, tutto (o quasi) in nome del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. È quanto prevede, secondo il Wall Street Journal, "Project Sunrise", la proposta dell'amministrazione americana ai governi stranieri e agli investitori per trasformare le macerie di Gaza in una destinazione costiera senza precedenti.

Come potrebbe apparire Gaza nel 2035
Come potrebbe apparire Gaza nel 2035 - © Israel Prime Minister Office

Dalle tendopoli ai super-attici

Un gruppo guidato dal genero del presidente Trump, Jared Kushner, e dall'inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff, ha elaborato una bozza di proposta per convertire l'enclave bombardata in una metropoli scintillante. In 32 pagine di slide, ricche di immagini di grattacieli lungo la costa insieme a grafici e tabelle dei costi, il piano delinea i passaggi per portare i residenti di Gaza dalle tende ai super-attici e dalla povertà alla prosperità. Il progetto costerebbe 112,1 miliardi di dollari in 10 anni.

Dai costi alla fattibilità, i dubbi su Project Sunrise

La presentazione è contrassegnata come "sensibile ma non classificata" e non entra nei dettagli su quali Paesi o aziende finanzieranno la ricostruzione di Gaza. Inoltre, non viene specificato dove vivrebbero i due milioni di palestinesi sfollati durante la ricostruzione. Funzionari americani hanno dichiarato che gli Usa hanno mostrato le slide ai potenziali Paesi donatori, tra cui ricchi emirati, Turchia e Egitto. Secondo il quotidiano finanziario, alcuni funzionari statunitensi che hanno esaminato il piano nutrono seri dubbi sulla sua fattibilità e sui costi dell'operazione. Sono poi scettici sul fatto che Hamas accetterebbe di disarmarsi affinché il piano possa avere effetto. E anche in quel caso dubitano che gli Stati Uniti possano convincere le nazioni ricche a pagare la trasformazione di un ambiente post-bellico, che viene considerato ancora pericoloso, in una città ad alta tecnologia.

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La Casa Bianca non smentisce

La Casa Bianca, alla richiesta del Wall Street Journal di commentare la notizia del progetto, non ha smentito la notizia. Ma ha risposto che "l'amministrazione Trump continuerà a lavorare diligentemente con i partner per mantenere una pace duratura e gettare le basi per una Gaza pacifica e prospera".

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