Consiglio europeo, Merz: "Su asset russi troveremo una soluzione". Orban: "Idea stupida"

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: "Non lasceremo il Consiglio europeo senza una soluzione per il finanziamento dell'Ucraina per i prossimi due anni". Sul tavolo dei 27 anche l’accordo Mercosur

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Al via il Consiglio europeo con al centro il tema degli asset russi. "Si sa la mia posizione, voglio che gli asset russi vengano utilizzati. La mia impressione che possiamo arrivare a una soluzione", ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz arrivando al summit a Bruxelles. "Se ricorriamo al prestito basato sulle Riparazioni, il rischio deve essere condiviso da tutti noi: è una questione di solidarietà, un principio fondamentale dell'Unione europea. Non lasceremo il Consiglio europeo senza una soluzione per il finanziamento dell'Ucraina per i prossimi due anni", ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. E secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe un "grosso problema" per Kiev se nessuna decisione sui beni russi congelati venisse presa.

I due testi separati

Il 27 leader si siedono al tavolo del summit con due testi separati, frutto delle limature degli ultimi giorni. Un primo testo riguarda le conclusioni generali del Consiglio europeo. Il secondo, separato anche perché salvo sorprese non sarà approvato all'unanimità, riguarda l'Ucraina. E, in quest'ultimo è previsto l'uso degli asset russi. "Il Consiglio europeo chiede al Parlamento europeo di adottare urgentemente gli strumenti che dispongono dei Prestiti di Riparazione", si legge nel testo. Si tratta, spiegano più fonti europee, di un testo di partenza, al quale ai leader spetterà dare la luce verde. 

Bozza Vertice Ue: "Le garanzie per gli asset fuori dal debito pubblico"

"Le garanzie degli Stati membri sono contabilizzate come passività potenziali senza alcun impatto sul livello del debito pubblico degli Stati membri", si legge nella bozza di conclusioni relativa al capitolo sull'Ucraina, separata dal testo generale. Le garanzie vanno date dai partecipanti allo schema per i prestiti a Kiev sulla base degli asset russi immobilizzati per coprire i rischi di ritorsione da parte russa, come chiesto dal Belgio. "L'Unione europea - si legge ancora - agirà in piena solidarietà con gli Stati membri e le istituzioni finanziarie dell'Ue colpiti nel contesto del prestito di riparazione".

Merz: "L'uso degli asset russi per l'Ucraina è l'unica opzione"

"Comprendo le preoccupazioni che esistono in alcuni Stati membri, in particolare nel governo belga. Ma spero che riusciremo a superarle insieme e che potremo intraprendere insieme un percorso che consenta a questa Unione europea di dare un forte segnale di forza e di determinazione nei confronti della Russia", ha detto ancora Merz. Quella dell'uso degli asset russi per l'Ucraina, "dal mio punto di vista, è effettivamente l'unica opzione". "In sostanza ci troviamo di fronte alla scelta tra utilizzare debito europeo o patrimonio russo per l'Ucraina. E su questo la mia opinione è chiara: dobbiamo utilizzare il patrimonio russo. Del resto, da una settimana questi beni sono ormai definitivamente immobilizzati, il che significa che la Russia non può più disporne in alcun modo - ha sottolineato merz - e allora dovremmo anche utilizzarli, come ha proposto la Commissione, vale a dire attraverso un prestito adeguato, in modo da poter sostenere l'Ucraina, se necessario, anche per i prossimi due anni".

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Kallas: "Le preoccupazioni del Belgio sono state affrontate"

L'Ue ha lavorato per rispondere alle preoccupazioni sollevate dal Belgio sul prestito per le riparazioni all'Ucraina, basato sugli asset russi congelati, e punta ora a chiudere l'intesa nel corso del vertice. "Le proposte su cui abbiamo lavorato affrontano anche le preoccupazioni del Belgio" e "le questioni che il Belgio ha sollevato sono state affrontate", ha detto l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al summit Ue. "Spero davvero che arriveremo al traguardo" durante il vertice.

Orban: "Proposta su asset russi stupida, non c'è sostegno”

"Garanzie per cosa? L'idea è completamente stupida: ci sono due Paesi in guerra, non è l'Ue, sono la Russia e l'Ucraina. E qualcuno, l'Unione europea, vuole sottrarre i soldi di una delle parti in guerra e darli poi a un'altra: è una marcia dentro la guerra. Quindi il primo ministro belga ha ragione: non lo dovremmo fare", ha attaccato invece il primo ministro ungherese Viktor Orban al suo arrivo al vertice. In merito alle dichiarazioni del primo ministro secondo cui la proposta del prestito di riparazione all'Ucraina basato sugli asset russi immobilizzati non è più sul tavolo del vertice, Orban ha precisato che di fatto la proposta è stata "uccisa" perché "non c'è un livello sufficiente di sostegno dietro".

Belgio: "Da Ue nessun testo che garantisca il nostro ok su asset russi"

"Abbiamo bisogno di un paracadute prima di lanciarci. Se ci viene chiesto di lanciarci, ci lanciamo tutti insieme", ha ribadito il primo ministro belga Bart De Wever in Parlamento prima di prendere parte al vertice. "Il Belgio continua a chiedere che l'Unione europea, e non solo il Belgio, si assuma la piena responsabilità finanziaria dell'intero rischio, che rimane ancora sconosciuto", ha aggiunto De Wever. "Per essere chiari, non ho mai visto un testo che mi piacesse e che garantisse l'accordo del Belgio", ha spiegato il premier, auspicando di "vederne uno oggi, ma non l'ho ancora visto".

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Merz: "Dopo 25 anni su Mercosur è ora di firmare"

"Il secondo grande tema che dobbiamo decidere oggi e domani è l'approvazione da parte dell'Unione europea dell'accordo concluso con il Sud America, l'accordo Mercosur. A titolo di promemoria: su questo accordo si negozia ormai da 25 anni; ora è il momento di arrivare a una decisione - ha detto Merz - Se l'Unione europea vuole restare credibile nella politica commerciale a livello mondiale, allora le decisioni devono essere prese adesso, e la decisione può essere una sola: che l'Europa dia il suo consenso e che la presidente della Commissione e il presidente del Consiglio si rechino domani in Sud America per firmare questo accordo". Anche secondo Ursula von der Leyen "è di enorme importanza il via libera per il Mercosur" che "svolge un ruolo centrale nei nostri accordi commerciali".

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