Forbes, von der Leyen è la donna più potente al mondo, Meloni quarta. La classifica 2025

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Introduzione

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è confermata per il quarto anno consecutivo in cima alla classifica della rivista statunitense Forbes delle donne più potenti del mondo. Resta immutato anche il secondo posto, ancora occupato da Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea. Novità invece per quanto riguarda il terzo posto, sul quale sale Sanae Takaichi, prima ministra del Giappone. Fuori dal podio la premier italiana. Ecco le altre posizioni

Quello che devi sapere

Giorgia Meloni al quarto posto

In questa speciale classifica, quindi, sono presenti anche donne italiane. La prima è la premier Giorgia Meloni, l’anno scorso sul gradino più basso del podio e nel 2025 classificatasi al quarto posto. Forbes l'ha descritta così: “Giorgia Meloni ha assunto la guida del governo italiano il 22 ottobre 2022, diventando la prima donna a ricoprire la carica di presidente del Consiglio nella storia repubblicana; oltre al ruolo istituzionale, è anche leader di Fratelli d’Italia, il partito della destra nazionale che contribuì a fondare nel 2012”. La rivista statunitense specifica inoltre come “il suo percorso politico è iniziato molto presto: a soli quindici anni aderì al movimento giovanile del Movimento Sociale Italiano, formazione nata dall’eredità politica dei sostenitori di Benito Mussolini e spesso definita di ispirazione 'neofascista'. Nel panorama europeo Meloni è considerata una delle figure più influenti dell’area nazional-conservatrice e ha portato avanti una linea programmatica imperniata su valori sociali tradizionali, forte contenimento dell’immigrazione e un’impostazione economica orientata al protezionismo”.

 

Per approfondire: Da Trump a Meloni, la classifica di Politico delle 28 persone più influenti in Europa

L’altra italiana: Margherita della Valle al 49° posto

In classifica presente anche un’altra italiana, Margherita della Valle, al 49° posto. Ma chi è? Come sottolinea Forbes, l’imprenditrice italiana è diventata amministratrice delegata permanente di Vodafone nel 2023, dopo aver guidato temporaneamente il gruppo dalla fine del 2022, entrando così nel ristretto novero delle dieci donne alla guida delle cento maggiori società quotate del Regno Unito. La sua lunga carriera all’interno del colosso delle telecomunicazioni era iniziata nel 1994 e l’aveva portata a ricoprire ruoli sempre più centrali, prima nella direzione finanziaria del ramo italiano e poi nella stessa funzione per la divisione europea, fino alla nomina a direttrice finanziaria del gruppo nel 2018. Durante la sua leadership è stata varata la maxifusione con Three UK, un’operazione da 14 miliardi di dollari autorizzata dalle autorità britanniche nel dicembre 2024 e portata a termine nel maggio 2025, che ha dato vita al principale operatore mobile del Paese, in grado di raggiungere circa 27 milioni di utenti.

 

Per approfondire: Giappone, Sanae Takaichi eletta prima donna premier del Paese

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A concludere la top ten

Dopo Ursula von der Leyen, Christine Lagarde, Sanae Takaichi e Giorgia Meloni, a chiudere il gruppo di vertice è Claudia Sheinbaum, alla guida del Messico, che si colloca al quinto posto ed è l’ultima politica della top ten. Dalla sesta alla decima posizione sono presenti, invece, diverse figure di spicco del mondo dell’impresa come Julie Sweet, presidente e amministratrice delegata di Accenture; Mary Barra, leader di General Motors; Jane Fraser, prima donna alla guida di una grande banca di Wall Street, cioè Citigroup; Abigail Johnson, a capo di Fidelity Investments, uno dei colossi mondiali dell’asset management e, infine, Lisa Su, figura centrale di AMD, leader dei semiconduttori.

Protagoniste della politica internazionale

Oltre alle prime dieci posizioni, il panorama istituzionale resta molto rappresentato: nella classifica, infatti, compaiono, tra le altre, Kristalina Georgieva (17ª, Fondo monetario internazionale), Nirmala Sitharaman (24ª, titolare del Tesoro in India), Rachel Reeves (39ª, responsabile dell’economia britannica) e Susie Wiles (66ª, alla guida dello staff della Casa Bianca). Seguono Judith Suminwa Tuluka (78ª, Repubblica Democratica del Congo), Netumbo Nandi-Ndaitwah (79ª, Namibia), Inga Ruginiene (81ª, Lituania), Mette Frederiksen (84ª, Danimarca), Ngozi Okonjo-Iweala (92ª, WTO) e Mia Mottley (99ª, Barbados).

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Manager e leader dell’economia globale

Il settore economico rimane il più affollato: oltre alle dirigenti in top ten, quattro manager controllano i bilanci di giganti tecnologici mondiali. Ci sono Ruth Porat (12ª, Nvidia), Amy Hood (16ª, Microsoft), Colette Kress (37ª, Nvidia) e Susan Li (41ª, Meta). Anche il boom dell’intelligenza artificiale incide sulla graduatoria: Sarah Friar, direttrice finanziaria di OpenAI, conquista la 50ª posizione, ruolo cruciale nel maxipiano di investimenti dell’azienda. Più in basso, alla 73ª, compare Daniela Amodei, cofondatrice e presidente di Anthropic, diventata miliardaria dopo la valutazione record della società fondata con il marito Dario.

Arti, intrattenimento e cultura pop

Non mancano personalità dello spettacolo. Taylor Swift si colloca al 21° posto, mentre Oprah Winfrey e Beyoncé raggiungono rispettivamente la 30ª e la 33ª posizione. Debutta in graduatoria Kim Kardashian (71ª), forte della recente raccolta di capitali per Skims e della partnership NikeSkims. La classifica si chiude simbolicamente con il 100° posto assegnato alle Delon Hunters, gruppo femminile dell’universo K-Pop protagonista dell’animazione Netflix.

 

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