Lo ha ribadito il presidente francese durante la sua quarta visita, da quando è a capo dell'Eliseo, in Cina. Macron, tra l'altro, ha sottolineato anche che Francia e Cina devono superare le loro "differenze", rilevando che "a volte ci sono divergenze, ma è nostra responsabilità superarle per il bene comune"
La Cina detiene la "capacità decisiva" per poter influenzare il cessate il fuoco in Ucraina. E' quanto sostiene il presidente francese Emmanuel Macron ed è proprio questo uno dei temi che ha affrontato durante l'incontro con il suo omologo Xi Jinping presso la Grande sala del popolo, a Pechino. Il capo dell'Eliseo ha anche ribadito che Francia e Cina devono superare le loro "differenze", rilevando che "a volte ci sono divergenze, ma è nostra responsabilità superarle per il bene comune".
L'appello del presidente francese
Macron, nel corso dell'incontro in Cina, ha rinnovato il suo appello a Xi affinché sostenga la posizione dell'Europa sull'Ucraina e ha anche posto l'attenzione contro i rischi legati alla "disintegrazione dell'ordine mondiale" e alla instabilità delle catene di approvvigionamento globali, di cui le terre rare rappresentano un risvolto fondamentale. Il tutto, chiedendo più investimenti cinesi in Francia per contribuire ad instaurare relazioni commerciali sempre più equilibrate. I due Paesi, secondo Macron, hanno individuato "un percorso verso la convergenza su alcune questioni" e, nonostante possibili "disaccordi", ha ribadito la necessità di avere "la responsabilità di superarli", in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina ed Europa. "Siamo di fronte al rischio di disintegrazione dell'ordine internazionale che ha portato la pace nel mondo per decenni. In questo contesto, il dialogo tra Cina e Francia è più essenziale che mai", ha sottolineato ancora il leader dell'Eliseo.
La quarta visita in Cina
Il meeting con Xi rappresenta per Macron la quarta visita in Cina da quando è diventato presidente nel 2017 e si inserisce in un quadro in cui la Francia si prepara ad assumere la presidenza del G7 nel 2026. Proprio sul tema, Macron ha invitato Xi a lavorare insieme con il G7 su una governance economica basata sulle regole. Tutto ciò nonostante le tensioni tra Pechino ed i suoi partner europei siano aumentate a causa dei crescenti squilibri commerciali e di investimento della Cina e della sua crescita spinta soprattutto dalle esportazioni. I controlli sulle spedizioni di terre rare, i minerali alla base della produzione in settori che vanno dalle auto alla difesa, con la Cina che domina la produzione mondiale, ha infatti aumentato i contrasti.