La presa di potere dei militari è avvenuta mentre i cittadini erano in attesa di conoscere i risultati delle elezioni che si sono tenute domenica 23. Le frontiere sono chiuse e non sono state segnalate vittime
“Il Paese è sotto il controllo totale dell’esercito”. Ad annunciarlo gli stessi militari della Guinea Bissau che hanno sospeso le elezioni, arrestato il presidente e chiuso le frontiere. Il golpe è avvenuto mentre i cittadini aspettavano i risultati ufficiali delle elezioni generali di domenica 23 novembre. Ad incidere sulla situazione anche lo scioglimento anticipato dell’Assemblea nazionale che sarebbe dovuta restare in carica fino al 2027. I militari hanno dato l'annuncio leggendo un comunicato nel quartier generale dell'esercito nella capitale Bissau.
Le dichiarazioni del generale Denis N'Canha
Nel primo pomeriggio, il generale Denis N'Canha ha registrato un videomessaggio seduto a un tavolo e circondato da soldati armati e ha annunciato alla stampa presso il quartier generale dell'esercito che un "Alto Comando per il Ripristino dell'Ordine, composto da tutti i rami dell'esercito", avrebbe assunto "il controllo del Paese fino a nuovo avviso". "Ciò che ci ha spinto a fare questo è stato garantire la sicurezza nazionale e anche ristabilire l'ordine", ha aggiunto il generale, riferendosi alla scoperta da parte della "Direzione Generale dell'Intelligence" di un "piano per destabilizzare il Paese con il coinvolgimento dei signori della droga". La Direzione Generale dell'Intelligence "ha confermato l'introduzione di armi nel Paese per modificare l'ordine costituzionale", ha aggiunto. Il generale ha anche annunciato la sospensione di "tutto il processo elettorale", la chiusura di "frontiere terrestri, aeree e marittime" e l'imposizione di un "coprifuoco".
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L’arresto del presidente uscente
Il presidente Umaro Sissoco Embalo ha dichiarato al giornale Jeune Afrique di essere stato arrestato oggi, intorno alle 13:00, mentre si trovava nel suo ufficio nel palazzo presidenziale. Oltre al presidente, riferisce il settimanale francese, sono stati arrestati il capo di stato maggiore delle forze armate, generale Biague Na Ntan, il vicecapo di stato maggiore, generale Mamadou Touré, e il ministro degli Interni, Botché Candé.
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Fragili elezioni tra divisioni politiche, restrizioni dei cittadini e accuse tra governo e opposizione
I risultati sarebbero stati proclamati nella giornata di domani ma, le dichiarazioni premature dei candidati hanno esasperato un clima già teso e delicato. Il candidato Fernando Dias da Costa si era espresso sostenendo di aver ottenuto un “successo netto al primo turno” mentre il portavoce del presidente Embaló, aveva dichiarato che sarebbe stato lui il vincitore. Nel primo pomeriggio anche la Commissione Elettorale Nazionale è stata attaccata da uomini armati. Alle elezioni presidenziali, che si sono svolte pacificamente, non ha partecipato il principale partito di opposizione, il Paigc con il suo candidato, Domingoes Simoes Pereira. Il Paigc, che ha condotto il Paese all'indipendenza con la forza nel 1974, è stato escluso anche a causa di una presentazione tardiva della domanda dalle elezioni legislative per rinnovare i 102 membri del Parlamento. Le precedenti elezioni presidenziali del 2019 portarono a diversi mesi di crisi post-elettorale: sia Embalo che il suo avversario, Pereira, avevano rivendicato la vittoria.