Elezioni in Cile, i candidati alle presidenziali e lo scenario politico

Mondo
©Getty

Il 16 novembre 2025 gli elettori sono chiamati a rinnovare il Parlamento ed eleggere il nuovo capo di Stato: se nessuno otterrà la maggioranza assoluta, ci sarà un ballottaggio il 14 dicembre. Ecco qual è la situazione nel Paese

ascolta articolo

Il 16 novembre 2025 in Cile sono in programma le elezioni parlamentari e quelle presidenziali. Per quanto riguarda l’elezione del prossimo capo dello Stato, qualora nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta al primo turno si terrà un ballottaggio il 14 dicembre. Il mandato presidenziale dura 4 anni e la persona che occupa la carica non può essere immediatamente rieletta. L’attuale capo di Stato è Gabriel Boric, in carica dall’11 marzo 2022.

Chi sono i candidati alla presidenza

Sono 8 le candidature accettate dal Servizio elettorale del Cile in vista del voto del 16 novembre: a correre per la presidenza sono Jeannette Jara del Partito comunista, Evelyn Matthei di Chile Vamos (partito della destra tradizionale), José Antonio Kast del Partito repubblicano (estrema destra), il libertario Johannes Kaiser e Franco Parisi del Partido de la Gente. Ci sono poi tre candidati indipendenti: Marco Enríquez-Ominami, Harold Mayne-Nicholls ed Eduardo Artés.

Lo scenario politico in Cile

Secondo gli ultimi sondaggi pubblicati da Bloomberg, a essere in testa nelle intenzioni di voto a fine ottobre era Jeannette Jara del Partito comunista, forte di oltre il 33% dei consensi. Dietro di lei invece è serrata la corsa al secondo posto, che darebbe accesso al ballottaggio in caso fossero confermate le previsioni della vigilia: il candidato libertario Johannes Kaiser risulta infatti in crescita nelle intenzioni di voto, arrivando al 16,8% dal 13,4% di inizio mese. Una crescita che lo potrebbe portare a tallonare l’altro candidato José Antonio Kast, che è accreditato del 20,1% dei consensi ma in netto calo rispetto a settembre (24,7%). Si tratta di una contesa che potrebbe essere decisiva per l’elezione del prossimo presidente: i sondaggi dicono infatti che Jeannette Jara perderebbe di 6 punti percentuali un eventuale ballottaggio contro Kast, e di 5 quello con Kaiser.

Leggi anche

Elezioni in Tanzania, presidente Hassan vince con il 97,66% dei voti

I profili dei tre favoriti

Jeannette Jara è diventata la candidata unica del fronte della sinistra e dell’estrema sinistra dopo aver vinto le primarie della coalizione. Avvocata ed ex ministra del Lavoro del governo Boric, secondo El Pais ha ricevuto il sostegno anche dei cristiano-democratici e di altri piccoli partiti di sinistra esterni alla coalizione di governo. José Antonio Kast è invece il leader del Partito repubblicano, è emerso nello scenario politico come il volto dell’estrema destra alle elezioni presidenziali del 2021 e si è assicurato il sostengo del Partito cristiano-sociale, ma adesso vede la sua egemonia su quell’area politica in discussione. A contendergliela, come detto, è Johannes Kaiser: deputato ed ex membro del partito di Kast, ha fondato il Partido Nacional Libertario ed è visto in crescita nei sondaggi.

I temi della campagna elettorale

Al centro della campagna elettorale - si legge sul sito del Parlamento europeo - ci sono state l’immigrazione e la criminalità, sebbene il Cile sia uno dei Paesi considerati più sicuri nell’area dell’America Latina e dei Caraibi. La politica nazionale in Cile ha conosciuto una polarizzazione a partire dalla fine dello scorso decennio, e le scorse elezioni parlamentari nel 2021 hanno portato a un Parlamento fortemente frammentato e senza una chiara maggioranza. Mentre l’Estallido Social, il movimento di protesta che ha scosso il Paese tra il 2019 e il 2020, aveva contribuito a far eleggere alla presidenza l’attuale capo di Stato, Gabriel Boric.

Leggi anche

Elezioni in Olanda, vince il partito D66 del liberale Rob Jetten

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

Mondo: I più letti