Undici persone sono state accoltellate nel Cambridgeshire a bordo del convoglio che viaggiava da Doncaster a King's Cross. Due feriti sono in pericolo di vita. La polizia aveva arrestato due sospetti, cittadini britannici. Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'accaduto. La polizia esclude per ora la matrice terroristica. Il premier Starmer parla di “fatto terribile e preoccupante”
È stato rilasciato uno dei due uomini fermati ieri per l'accoltellamento avvenuto su un treno nel Cambridgeshire, in Inghilterra. Al momento, due degli 11 feriti sono in pericolo di vita. La polizia dei trasporti britannica aveva inizialmente arrestato due persone (entrambi cittadini britannici). A indagare sulla vicenda è anche l'antiterrorismo, anche se il capo della polizia precisa come non ci siano "evidenze che suggeriscano che si tratti di un attacco terroristico". Il primo ministro Keir Starmer ha commentato: "Fatto terribile e profondamente preoccupante”. Re Carlo si è invece detto "inorridito e sgomento".
Cosa sappiamo
Secondo la Bbc, l'allarme è scattato alle 19:39 a bordo del treno che viaggiava da Doncaster a King's Cross nel Cambridgeshire. Il convoglio è stato fatto fermare alla stazione di Huntingdon dove sono intervenuti decine di agenti armati. La Transport Police ha reso noto che, delle 11 persone ferite, 10 sono state soccorse e portati in ospedale a Cambridge. Una si è presentata più tardi al pronto soccorso. Inizialmente 9 erano state indicate come gravi, ma 4 sono stati poi dimesse e ora solo due sono ritenute in pericolo di vita. La polizia britannica ha confermato che gli operatori intervenuti sul treno hanno pronunciato "Plato", la parola in codice nazionale utilizzata dagli agenti e dai servizi di emergenza quando intervengono in caso di "attacco terroristico". Questa dichiarazione è stata successivamente revocata, e la polizia ha catalogato l'accaduto come un "incidente grave". Le indagini sono supportate dagli agenti antiterrorismo ma la polizia britannica questa mattina ha formalmente escluso la matrice terroristica. Secondo i testimoni l'accoltellamento sarebbe iniziato 10 minuti dopo la partenza da Peterborough. Alcuni feriti sono stati visti feriti correre attraverso il treno per allontanarsi da qualcuno armato di coltello. Un uomo armato è stato poi visto sulla banchina mentre la polizia gli puntava le armi contro. È stato poi colpito con il taser e immobilizzato.
Rilasciato uno dei due fermati
Inizialmente, come detto, erano stati arrestati due uomini di 32 e 35 anni, entrambi cittadini britannici. Poi, secondo quanto riferito da Bbc che cita fonti della polizia ferroviaria, il secondo è stato rilasciato. Rimane invece in stato di arresto un uomo di 32 anni, "l'unico sospettato". "Un uomo di 35 anni di Londra, anch'egli arrestato sul posto, è stato rilasciato senza ulteriori azioni", si legge in un comunicato, "era stato riferito in buona fede agli agenti intervenuti che era coinvolto nell'attacco e, in seguito delle indagini, possiamo confermare che non era coinvolto".
Allerta terrorismo per ora invariata
Resta per ora invariato il livello di allerta sulla minaccia terroristica nel Regno Unito dopo l'attacco di ieri sera. Lo ha confermato il ministro della Difesa John Healey, intervistato da Sky News Uk, mentre le indagini della polizia proseguono, anche con accertamenti a bordo del convoglio, tuttora fermo nella stazione di Huntingdon. Sull'episodio indaga la British Transport Police, coadiuvata dall'antiterrorismo, ma al momento non sono state divulgate ipotesi di sorta sulla matrice e resta coperta dal riserbo investigativo l'identità dei due sospetti aggressori arrestati.
Aggressioni con coltelli in Inghilterra in crescita dal 2011
Le aggressioni con coltelli in Inghilterra e Galles sono in costante aumento dal 2011, secondo i dati ufficiali del governo. Mentre la Gran Bretagna ha alcune delle leggi sulle armi più severe al mondo, il diffuso crimine con coltelli è stato definito una "crisi nazionale" da Starmer. Il governo laburista ha cercato di limitarne l'uso. Quasi 60.000 lame sono state "sequestrate o consegnate" in Inghilterra e Galles come parte degli sforzi del governo per dimezzare i crimini con coltelli entro un decennio, ha detto il ministero dell'interno mercoledì. Portare un coltello in pubblico può già comportare fino a quattro anni di prigione, e il governo ha detto che gli omicidi con coltelli sono diminuiti del 18% nell'ultimo anno. Due persone sono state uccise - una a causa di un errore di fuoco della polizia - e altre ferite in un accoltellamento in una sinagoga a Manchester all'inizio di ottobre, in un attacco che ha scosso la comunità ebraica locale e il Paese.
Vedi anche
Inghilterra, assalto con coltello su treno: "molti feriti". Due fermi
Le testimonianze
"Correte, correte, c'è un tizio che sta letteralmente accoltellando tutti". Così i passeggeri del treno sono stati informati da un viaggiatore di quello che stava succedendo. "Ho pensato subito a una burla di Halloween", spiega il testimone Olly Foster, sfuggito per un soffio all'accoltellamento. Poi il numero delle persone "in preda al panico" si è rapidamente moltiplicato. Fino a trasformarsi in una ressa in cui uno spingeva l'altro alla ricerca della salvezza. In quel momento Foster si è alzato e, sorreggendosi sulla spalliera di un sedile già toccato da altri, si è ritrovato "una mano coperta di sangue". Racconta di aver visto a distanza un anziano intervenire, a costo di farsi ferire, per sottrarre una ragazza a uno degli aggressori. Circa 50 persone sono rimaste alla fine accalcate nell'ultima carrozza o rinchiuse nelle toilette, fino all'arrivo dei soccorsi. Wren Chambers era diretta a Stevenage. Ai giornalisti racconta il suo primo ricordo dell'attacco. Ha il volto allucinato di un uomo con un braccio insanguinato che correva gridando: "Hanno un coltello, scappate". E poi di un'altra persona ferita "allo stomaco", che si tamponava l'addome "chiedendo aiuto" prima di accasciarsi e mormorare: "Mi hanno accoltellato". I suoi jeans e la sua borsa si sono sporcati di sangue. Versione confermata da altri testimoni che hanno assistito all'arrivo del convoglio a Huntingdon, fra cui Dean McFarlane, un dipendente ferroviario: "Ho visto gente scendere da quel treno coperta di sangue".