Ammorbidendo la sue posizione precedenti, il fondatore di Microsoft ha provato a minimizzare l'allarmismo, chiedendo di reindirizzare gli sforzi verso il miglioramento della vita nei Paesi in via di sviluppo
"Il cambiamento climatico avrà gravi conseguenze, soprattutto sulle popolazioni dei Paesi più poveri, ma non porterà alla fine dell'umanità". Lo ha detto Bill Gates, opponendosi così alla "prospettiva apocalittica" descritta da molti. Ammorbidendo la sue posizioni precedenti, Gates - riporta il New York Times - cerca di minimizzare l'allarmismo e di reindirizzare gli sforzi verso il miglioramento della vita nei paesi in via di sviluppo.
"Prospettiva apocalittica sottrae risorse a cose più efficaci"
Pur definendo il cambiamento climatico un "problema molto importante" che va risolto, Gates ritiene che le "prospettive apocalittiche stanno spingendo al comunità a concentrarsi troppo sull'obiettivo di tagliare le emissioni a breve termine". Questo - ha spiegato - porta a sottrarre risorse alle "cose più efficaci che dovremmo fare per migliorare la vita in un mondo che si sta riscaldando".