Usa-Colombia, Trump attacca presidente Petro e taglia aiuti: “E' leader narcos”

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Immediata la reazione del capo di Stato sudamericano che ha accusato il tycoon di essere "ingannato" dai suoi consiglieri: "Il principale nemico del narcotraffico in Colombia nel XXI secolo sono stato io, che ho scoperto le sue connessioni con il potere politico del Paese", ha dichiarato su X

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Sale la tensione tra Washington e Bogotà con Donald Trump che ha accusato il presidente colombiano di essere "il leader dei narcotrafficanti" e annunciato lo stop di tutti gli aiuti americani al Paese. "Gustavo Petro è un leader del narcotraffico illegale che incoraggia fortemente la produzione massiccia di droga, in grandi e piccole piantagioni, in tutta la Colombia", ha tuonato il tycoon su Truth accusando il capo di Stato sudamericano di non intervenire "contro il più grande business" del suo Paese. Poi il tycoon ha annunciato che "i pagamenti e i sussidi su larga scala dagli Stati Uniti - che non sono altro che una truffa a lungo termine nei confronti dell'America - non saranno più effettuati". Si tratta di centinaia di milioni di dollari in fumo per Bogotà che era già stata penalizzata dalla chiusura, da parte di questa amministrazione, di molti programmi di Usaid.

La reazione di Petro

Immediata la reazione di Petro che ha accusato Trump di essere "ingannato" dai suoi consiglieri. "Il principale nemico del narcotraffico in Colombia nel XXI secolo sono stato io, che ho scoperto le sue connessioni con il potere politico del Paese", ha dichiarato su X. "Consiglio a Trump di informarsi meglio sulla Colombia, distinguendo tra narcos e politici democratici", ha aggiunto, dopo aver sottolineato che sotto il suo governo "la crescita dei coltivazioni di coca è stata quasi azzerata".

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Botta e risposta

Nelle scorse settimane, il Dipartimento di Stato ha revocato ufficialmente il visto di Petro, accusato di “azioni sconsiderate e incendiarie”. La mossa segue una manifestazione a New York, il mese scorso, durante la quale Petro aveva invitato i soldati statunitensi a “disobbedire agli ordini di Trump” dopo aver accusato gli Stati Uniti di aver violato la sovranità della Colombia e ucciso un uomo, Alejandro Carranza, non legato al traffico di droga in un attacco contro una nave il 16 settembre. Due giorni fa Trump ha annunciato che avrebbe rimpatriato in Colombia ed Ecuador "due narcoterroristi" sopravvissuti ad una attacco degli Stati Uniti contro la loro nave.  Poche ore dopo che la Colombia ha denunciato un'invasione delle sue acque da parte degli Stati Uniti, inoltre, il capo del Pentagono ha annunciato un altro attacco contro una presunta imbarcazione adibita al traffico di droga e l'uccisione di tre "narcoterroristi". 

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