Con un voto di 55 a 45, i democratici hanno bloccato la proposta di legge dei repubblicani per mantenere aperto il governo federale ed evitare lo shutdown. Bocciata dai Repubblicani la proposta per estendere i sussidi dell'Obamacare. La Casa Bianca: "Dem puniscono i loro elettori in favore dei clandestini"
In Usa è ufficialmente shutdown, il primo in sette anni. Lo annuncia anche la Casa Bianca sui suoi canali social mostrando un contatore arrivato a zero con la scritta "Democrat shutdown!". Nella serata di ieri, con un voto di 55 a 45, i democratici del Senato americano hanno bloccato la proposta di legge dei repubblicani per mantenere aperto il governo federale ed evitare lo shutdown scattato a mezzanotte, le 6 di mattina in Italia. I senatori John Fetterman della Pennsylvania e Catherine Cortez Masto del Nevada sono stati gli unici dem a rompere con il loro partito e votare a favore. Da parte loro i Repubblicani, con un voto di 53 a 47, hanno bocciato la proposta dell'opposizione che prevedeva l'estensione dei sussidi dell'Obamacare, destinati a scadere alla fine dell'anno, e l'annullamento di altri tagli all'assistenza sanitaria apportati dal One Big Beautiful Bill di Donald Trump.
La Casa Bianca accusa i democratici
"I democratici hanno bloccato il governo federale perché il presidente Trump non costringerà i contribuenti a pagare l'assistenza sanitaria gratuita per gli immigrati clandestini" ha scritto su Truth la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, dopo che al senato è fallito il voto per evitare lo shutdown. "Pensateci un attimo...I rappresentanti eletti dai democratici stanno punendo i propri elettori per combattere in favore degli immigrati clandestini. Squilibrati", ha attaccato ancora.
Cosa succede adesso
Il governo degli Stati Uniti sta iniziando la procedura di shutdown dopo che legislatori e presidente Donald Trump non sono riusciti a superare l'impasse sul bilancio durante i difficili negoziati incentrati sulle richieste dei democratici relative ai finanziamenti per la sanità. Si tratta della prima chiusura dopo quella più lunga della storia, durata 35 giorni, avvenuta quasi sette anni fa, che bloccherà l'attività di diversi dipartimenti e agenzie federali, con ripercussioni su centinaia di migliaia di dipendenti pubblici.