Crosetto vede delegazione Flotilla: "Se forza il blocco navale, pericoli non gestibili"

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La delegazione italiana ha fatto sapere che la missione solidale per portare aiuti umanitari nella Striscia "va avanti". Duro il commento sulla spedizione del ministero degli Esteri israeliano: "Hanno respinto tutte le proposte di scaricare gli aiuti, le navi sono una provocazione al servizio di Hamas". Telefonata Meloni-Trump

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Prosegue la missione della Global Sumud Flotilla, flotta composta da 42 navi che oggi hanno lasciato le coste di Creta e sono entrate in acque internazionali in direzione della striscia di Gaza raggiungibile, secondo gli organizzatori, "entro una settimana". "Siamo a circa 350 miglia da Gaza, a tre giorni e mezzo-quattro di navigazione", ha detto da una delle imbarcazioni Annalisa Corrado, eurodeputata Pd. Resta aperto intanto il canale di dialogo con le autorità politiche italiane per l'eventuale consegna degli aiuti come testimoniato dall’incontro avvenuto nel pomeriggio a Roma tra una delegazione del Global Moviment for Gaza e il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Ho ribadito le mie preoccupazioni, se la Flotilla forza il blocco navale si espone a pericoli elevatissimi e non gestibili", così il ministro stando a quanto riporta l'Adnkronos. Crosetto ha poi ribadito l'importanza del dialogo per "evitare azioni che mettano a rischio vite, in primis di attivisti italiani" e lo sforzo delle istituzioni "affinché prevalga il senso responsabilità". La premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Trump dove hanno affrontato gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. (GUERRA IN MEDIORIENTE - SEGUI IL LIVE).

Crosetto: "Rischio effetti drammatici"

"L'obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali", ha sottolineato Crosetto al termine dell'incontro con la portavoce della Flotilla, Maria Elena Delia, e con altre esponenti. Secondo il ministro il pericolo maggiore deriva dalla manovra di "barche civili che si pongono l'obiettivo di forzare un dispositivo militare". "La priorità mia e del governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi", ha aggiunto Crosetto che si è detto certo si possano ottenere "risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi e mezzi". "Speriamo che le cose vadano nel verso giusto, c'è sempre tempo per ripensarci", ha detto in mattinata il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo la fumata nera dei giorni scorsi sulla consegna degli aiuti via Cipro. "Io sono sempre pronto a parlare anche con chi mi attacca", ha aggiunto il vicepremier.

Portavoce Flotilla: "Missione continua verso Gaza"

Dopo l'incontro con il rappresentante del governo, Delia ha ribadito che "la missione della Global Sumund Flotilla va avanti e continua verso Gaza". "Oggi siamo in ascolto", ha detto la portavoce italiana dell'iniziativa prima di vedere a Roma la segretaria del Pd Elly Schlein, aggiungendo poi che la missione solidale con decine di navi salpate a inizio settembre da diversi porti del Mediterraneo "non ha avuto molte defezioni". "Abbiamo incontrato le portavoci italiane della Flotilla e ribadito il nostro supporto, così come l'auspicio che il canale di dialogo tra Flotilla e Patriarcato latino rimanga aperto per assicurare l'obiettivo di far arrivare gli aiuti a Gaza creando un corridoio umanitario permanente e tutelando l'incolumità degli attivisti a bordo", ha detto dopo l'incontro la leader dem Schlein che al governo chiede di fare "tutto quanto in suo potere per proteggere l'incolumità di questa missione pacifica e umanitaria". Sulla stessa linea è il commento del leader M5S Giuseppe Conte che ha incontrato la delegazione italiana della Flotilla guidata da Maria Elena Delia. "Rispettiamo la loro decisione di continuare a navigare verso Gaza in acque territoriali palestinesi e non israeliane, come in troppi continuano a dire. Chi ha intrapreso questa meritevole missione ha tutto il nostro sostegno perché mira solo a ottenere il rispetto del diritto internazionale e la garanzia della propria sicurezza", ha detto l'ex premier. La missione della Flotilla ha raccolto supporto anche tra i vip di Hollywood. "Ciascuno di noi deve prendere posizione ad un certo punto. Dobbiamo supportare le persone che fanno cose altruiste, altrimenti vuol dire che ci meritiamo il mondo in cui viviamo", ha detto l'attore Richard Gere a margine dello show di Giorgio Armani a Brera.

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Israele: "Provocazione al servizio di Hamas"

Sulla prosecuzione della missione navale duro è il commento del ministero degli Esteri di Israele che, in un post su X, ha definito l'azione della Flotilla "una provocazione" che fa il gioco di Hamas. "La flottiglia ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas", si legge nell'account ufficiale su X. Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva lanciato un appello agli attivisti ad accettare "la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme" a consegnare gli aiuti alla popolazione di Gaza. Restano ancora aperti i canali diplomatici con l'ambasciatore italiano in Israele, Luca Ferrari, che oggi è stato ricevuto in udienza dal presidente della Repubblica, Isaac Herzog.

Flotilla segue rotta di sud-est, non escluso sbarco in Egitto

Dopo giorni di cattive condizioni del mare intorno all'isola di Creta, le imbarcazioni hanno preso il largo in direzione di sud-est, monitorate costantemente dai droni che tuttavia si sono mantenuti ad alta quota senza lanciare attacchi. Non è escluso che possa trattarsi di velivoli radiocomandati turchi vista la relativa vicinanza dalle coste della penisola anatolica. A seguire a distanza la Flotilla è anche la fregata della Marina militare italiana inviata nei giorni scorsi dal governo. La rotta indica un progressivo avvicinamento al litorale di Gaza così come alle coste egiziane dove resta, seppur remota, l'ipotesi di un approdo alternativo a poca distanza dalla Striscia che possa permettere di scaricare a terra gli aiuti. I carichi verrebbero trasportati dai camion con altre organizzazioni che già operano sul territorio palestinese tramite l'apertura temporanea del valico di Rafah, un'opzione al momento esclusa da Israele.

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