Filippine, migliaia in strada a Manila per le proteste anti corruzione: scontri e arresti
Dopo un'inizio di manifestazione apparentemente pacifico le violenze sono esplose per le strade della capitale filippina. I manifestanti hanno dato fuoco a veicoli e distrutto vetrine mentre gli agenti di polizia sono intervenuti in assetto anti sommossa usando anche gas lacrimogeni. Le proteste sono scoppiate in seguito a uno scandalo di corruzione legato a progetti "fantasma" di controllo delle inondazioni
PROTESTE A MANILA
- È sfociata in violenti scontri e arresti la manifestazione in corso a Manila, nelle Filippine, dove migliaia di persone sono scese in piazza per esprimere la loro rabbia per uno scandalo di corruzione che coinvolge progetti "fantasma" di controllo delle inondazioni, che secondo quanto riferito sono costati ai contribuenti miliardi di pesos
FIAMME E CAOS NELLA CAPITALE
- Container e camion sono stati dati alle fiamme e la polizia è intervenuta in assetto antisommossa rispondendo con gas lacrimogeni contro i manifestanti che protestano contro la corruzione del governo e il crescente divario economico tra cittadini. Si tratta della più grande manifestazione contro la corruzione degli ultimi anni
INIZIO PACIFICO
- La giornata di proteste a Manila era cominciata in modo pacifico, con slogan e bandiere e un corteo che ha attraversato i luoghi simbolo della capitale
BANDIERE E STRISCIONI
- Molti sventolavano la bandiera filippina, mentre altri portavano uno striscione nero decorato con il Jolly Roger di One Piece, il simbolo del teschio e delle ossa incrociate della popolare serie manga e anime giapponese
MANIFESTANTI CONTRO LA POLIZIA
- Poi la rabbia dei manifestanti ha preso il sopravvento. Secondo quanto raccontato dal quotidiano Inquirer, alcuni manifestanti, vestiti di nero e con il volto coperto, si sono diretti verso il ponte Mendiola, determinati a superare la linea della polizia antisommossa sulla strada che porta al Palazzo Malacañan, residenza del presidente
DATA SIMBOLICA
- In poco tempo le strade intorno al palazzo presidenziale di Manila si sono trasformate in un campo di battaglia e decine di persone sono state arrestate. La protesta cade in una data simbolica: il 21 settembre è infatti l’anniversario dall'imposizione della legge marziale dell’ex presidente e dittatore Ferdinand Marcos, padre dell'attuale presidente Marcos Jr
AGENTI FERITI
- I manifestanti hanno lanciato pietre contro la polizia mentre almeno un veicolo è stato dato alle fiamme, innescando gli scontri con gli agenti che hanno tentato di disperdere i rivoltosi: almeno 10 persone sono state arrestate, scrive Inquirer, mentre alcuni agenti di polizia hanno riportato lievi ferite durante gli scontri
I MOTIVI DELLE PROTESTE
- La rabbia per i cosiddetti "progetti fantasma" è cresciuta nel Paese del Sud-est asiatico da quando il presidente Ferdinand Marcos li ha messi al centro dell'attenzione nel discorso sullo stato della nazione di luglio, dopo settimane di inondazioni mortali
PRESIDENTE: “NON BIASIMO MANIFESTANTI MA PROTESTE SIANO PACIFICHE”
- Lunedì, Marcos ha dichiarato di non biasimare "nemmeno un po'" le persone per le proteste, pur chiedendo che le manifestazioni rimanessero pacifiche
PROTESTE ANCHE IN ALTRI PAESI
- Le Filippine sono sono l’ultimo Paese a essersi unito all’ondata di proteste anti corruzione che negli scorsi mesi ha raggiunto l’Asia meridionale e il Sud-Est asiatico. I manifestanti sono scesi in piazza anche in Indonesia, Thailandia e Nepal per denunciare la corruzione e il divario tra i pochi ricchissimi e milioni di famiglie in difficoltà