Non solo Jimmy Kimmel, chi sono gli altri finiti nel mirino di Trump e della destra Usa

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Ansa/Getty

Introduzione

La cacciata di Jimmy Kimmel da Abc non "sarà l’ultima sorpresa". Un monito rivolto ai grandi media americani, dopo che il conduttore di Jimmy Kimmel Live! (in onda dal 2003) è stato sospeso, a tempo indefinito, per aver accusato il presidente Usa Donald Trump di voler sfruttare a suo favore la morte dell’attivista di ultradestra Charlie Kirk e mettendo in luce come il suo killer, Tyler Robinson, venisse da una famiglia convintamente repubblicana.

 

A far crescere la tensione è direttamente Brendan Carr, il presidente della Federal Communications Commission (Fcc), nominato proprio da Trump. "Non abbiamo ancora finito" con i cambiamenti nell'ecosistema dei media, ha assicurato, parlando "di uno spostamento enorme" che attende "l'ecosistema mediatico", le cui "conseguenze continueranno a manifestarsi". Nel mirino ci sarebbe un altro programma di punta di Abc, The View, e altri due volti tra i più popolari: Jimmy Fallon e Seth Meyers.

Quello che devi sapere

Trump contro i media a lui sgraditi, il primo è stato Stephen Colbert

Kimmel era nel mirino di Trump già da tempo e il presidente non aveva mai cercato di nasconderlo. Lo aveva detto ai tempi della prima "epurazione" dai network di un conduttore a lui sgradito, Stephen Colbert (in foto). A luglio la Cbs aveva fatto sapere che dal prossimo anno, finita la stagione in corso, sospenderà The Late Show with Stephen Colbert, sulla carta per un problema di ascolti. In molti avevano però pensato a pressioni della Casa Bianca: Colbert non si era mai risparmiato nel criticare Trump durante i suoi monologhi di apertura. "Si dice che Jimmy Kimmel sarà il prossimo ad andare via dalla lotteria del Late Night", aveva commentato ai tempi Trump sul suo social Truth.

 

Per approfondire: Jimmy Kimmel Live!, lo show sospeso dopo i commenti su Charlie Kirk: cosa ha detto

Trump contro i media a lui sgraditi, il primo è stato Stephen Colbert

Cosa ha detto a Jimmy Kimmel

Le frasi incriminate di Kimmel (in foto), come detto, sono legate all’omicidio di Charlie Kirk. "Abbiamo toccato nuovi minimi lo scorso fine settimana, con la gang Maga che sta disperatamente cercando di descrivere questo ragazzo che ha ucciso Charlie Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro e sta facendo di tutto per ottenere vantaggi politici dall'accaduto", ha detto il conduttore. Poi aveva ironizzato sul modo di Trump di compiangere l’attivista. Aveva mostrato un video in cui i giornalisti chiedevano al presidente come si sentisse dopo la morte di Kirk. Lui aveva risposto di stare bene e subito dopo aveva iniziato a parlare della costruzione di una sala da ballo alla Casa Bianca. "Questo non è il modo in cui un adulto elabora il lutto per l'omicidio di qualcuno che chiama amico, è il modo in cui un bambino di quattro anni piange un pesciolino rosso", aveva commentato Kimmel.

 

Per approfondire: Usa, tutti i conduttori a fianco di Kimmel

Cosa ha detto a Jimmy Kimmel
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Gli interessi economici e la pressione della Fcc

Il presidente Fcc aveva criticato l'intervento di Kimmel e minacciato la revoca delle licenze tv. Intimidazione che ha spinto alcuni proprietari di emittenti affiliate ad Abc, tra cui i grandi gruppi Nexstar Media Group e Sinclair, a comunicare che avrebbero smesso di trasmettere lo show, inducendo la rete a congelare il programma. "Affermazioni offensive e inaccettabili", ha spiegato Nexstar. Che però ha un disperato bisogno dell'approvazione della Fcc per la sua acquisizione da 6,2 miliardi di dollari dell'emittente Tegna. Così Disney, proprietaria di Abc, ha dato il ben servito a Kimmel.

 

Alcuni sospettano che lo stop al programma sia un "dazio" pagato per il disco verde all'operazione, analogamente al precedente caso Cbs-Colbert in vista della fusione della sua casa madre Paramount con Skydance: i 16 milioni pagati per risolvere una causa per diffamazione con Trump riguardo un'intervista di 60 Minutes con l'ex vicepresidente Kamala Harris. Colbert aveva definito quei soldi "una grande mazzetta"

Occhi puntati su Nbc, con Jimmy Fallon e Seth Meyers

Adesso si guarda avanti. "Con l'uscita di Kimmel restano Jimmy Fallon e Seth Meyers, due perdenti, su Nbc. I loro rating sono orribili", sentenzia Trump, esortando il network a seguire la strada di Abc e Cbs.

Occhi puntati su Nbc, con Jimmy Fallon e Seth Meyers
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Trump minaccia la revoca delle licenze per chi è "contro" di lui

Anche se si continuano a citare gli ascolti, in realtà Trump - dal volo di ritorno dal suo viaggio di Stato nel Regno Unito - ha minacciato chiaramente la revoca delle licenze delle reti televisive che sono "contro" di lui. "Ho letto da qualche parte che le reti sono al 97% contro di me... eppure ho vinto facilmente, tutti e 7 gli Swing States. Mi danno solo cattiva stampa. Eppure hanno una licenza. Penso che forse la loro licenza dovrebbe essere revocata", ha detto, precisando che la decisione "spetterà" al suo stretto alleato Brendan Carr.

Trump minaccia la revoca delle licenze per chi è "contro" di lui

"Certe tv sono il braccio del partito democratico"

Sempre parlando dall’Air Force One, Trump ha rincarato la dose: "Certe tv, se vai indietro nel tempo, credo che non abbiano avuto un conservatore ospite da anni o qualcosa del genere. Se vai a guardare, tutto quello che fanno è attaccare Trump. Hanno una licenza. Non è permesso che facciano questo. Sono un braccio del Partito Democratico". Lo schema è ben collaudato e tocca anche ambiti al di fuori dei media: si pensi soltanto al tentativo in corso di far cadere il membro della Fed Lisa Cook, accusata da Trump di frode.

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Karen Attiah licenziata dal Wp per le frasi su Kirk

Che l’atmosfera nel panorama editoriale americano sia tesissima lo dimostrano anche altri episodi, non solo riguardanti il piccolo schermo. Sempre legato alla questione Kirk è il licenziamento in tronco di Karen Attiah (in foto), editorialista di The Washington Post che sui suoi social aveva definito l’attivista di ultradestra come "un uomo bianco che sposava odio e violenza". La testata, di proprietà di Jeff Bezos, ha interrotto il suo contratto, formalmente per "grave negligenza" e per "aver messo in pericolo fisicamente" i suoi colleghi.

Karen Attiah licenziata dal Wp per le frasi su Kirk

Licenziato anche Matthew Dowd di MSNBC

Prima ancora di Attiah, anche l’analista politico di MSNBC Matthew Dowd (in foto) è stato licenziato per i suoi commenti sulla vicenda Kirk. "È stato una delle figure più divisive, soprattutto tra i più giovani, che costantemente diffonde una sorta di discorso d’odio, mirato a determinati gruppi. E torno sempre a questo: pensieri carichi d’odio portano a parole cariche d’odio, che poi portano ad azioni cariche d’odio. E penso che questo sia l’ambiente in cui ci troviamo. Non puoi fermarti a questi pensieri terribili che hai e poi dire queste parole terribili senza aspettarti che si verifichino azioni terribili. Ed è questo, purtroppo, l’ambiente in cui viviamo", aveva detto.

 

Per approfondire: Cosa dicono gli spari negli Usa del nostro mondo virtuale

Licenziato anche Matthew Dowd di MSNBC
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