A quattro anni dal ritorno dei talebani al potere, l'Emirato Islamico dell'Afghanistan continua aiintrodurre divieti e limitazioni alla libertà personale. Questa volta nel mirino dei taliban sono finite anche 18 materie universitarie. Seicentottanta i libri vietati
I libri scritti dalle donne saranno banditi dalle università afghane. Questa è l'ultima decisone presa dal governo talebano che ha subito provveduto a rimuovere i libri scritti da autrici donne dal sistema universitario in Afghanistan. Con il nuovo divieto è stato messo al bando anche l'insegnamento dei diritti umani e i programmi contro le molestie sessuali.
I divieti introdotti e i temi nel mirino dei talebani
Il governo di Kabul ha stilato una lista di 680 libri considerati "preoccupanti" a causa delle "politiche anti-Sharia e anti-talebani". Lo riporta la Bbc. Oltre agli scritti, il nuovo divieto impone la sospensione dell'insegnamento a livello universitario di 18 materie scolastiche.Tra le tematiche bandite, la questione di genere. Sei delle 18 materie vietate riguardano le donne, tra cui: "Il ruolo delle donne nella comunicazione" e "Sociologia femminile". Il governo talebano sostiene di rispettare i diritti delle donne in conformità con la propria interpretazione della cultura afghana e della legge islamica. Zakia Adeli, ex viceministra della Giustizia prima del ritorno dei talebani e uno degli autori i cui libri sono finiti nella lista dei libri proibiti, non ha commentato la decisione: "Considerando ciò che i talebani hanno fatto negli ultimi quattro anni - ha dichiarato - non era assurdo aspettarsi che imponessero dei cambiamenti al programma scolastico". Il decreto è l'ultimo di una serie di restrizioni introdotte dai talebani da quando sono tornati al potere nell'agosto del 2021. Questa settimana, inoltre, è stata vietata la connessione internet in fibra ottica in almeno 10 province su ordine del leader supremo dei talebani per "prevenire l'immoralità", riportano i funzionari.
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La denuncia delle Nazioni Unite
Le nuove misure si inseriscono in un contesto socio-culturale che diventa sempre più fragile. Alle donne, a cui è stato vietato persino di pregare ad alta voce, sono preclusi tutti i percorsi professionali di alta formazione e l'istruzione formale è consentita solo fino alla sesta classe. Le Ong con personale femminile hanno dovuto chiudere i progetti attivi. Nell'ultimo rapporto pubblicato dal Consiglio di sicurezza dell'ONU si legge: "La persistente esclusione di donne e ragazze dall'istruzione secondaria e superiore e le gravi restrizioni ai loro diritti umani e alle libertà fondamentali, tra cui la libertà di movimento, l'accesso all'occupazione e la partecipazione alla vita pubblica, dovrebbero essere motivo di grave preoccupazione per tutti". Le Nazioni Unite si appellano alle autorità talebane di rispettare gli obblighi internazionali dell'Afghanistan di proteggere, promuovere e realizzare i diritti di tutte le donne e le ragazze afghane.