Australia, Youtube viene incluso nel divieto ai minori di 16 anni

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Il governo australiano includerà anche YouTube tra le piattaforme che dal prossimo 10 dicembre saranno vietate ai minori di 16 anni: era stata inizialmente esclusa dalla legge approvata lo scorso novembre sul divieto dei social media a bambini e adolescenti, perché il governo le aveva riconosciuto la presenza di un maggior numero di contenuti a scopo educativo

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Anche YouTube sarà soggetta a restrizioni per i giovani australiani. La misura è stata annunciata dal primo ministro Anthony Albanese in un comunicato congiunto con la ministra delle Telecomunicazioni Anika Wells. Quelle del governo australiano sono tra le restrizioni più severe per le piattaforme digitali nel mondo, che prevedono penali fino a 50 milioni di dollari a quelle che non impongono i nuovi limiti di età. Meta, Tik Tok e Snapchat avevano criticato duramente l'esonero dalle nuove misure concesso a YouTube, sostenendo che il sito offre servizi simili ai loro e non dovrebbe essere trattato differentemente. E infatti è arrivata una stretta anche per il canale di video. I giovani potranno continuare ad accedere ma non potranno aprire un account né uplodare contenuti. 

Come verrà applicata la legge?

A giugno l’agenzia statale che si occupa di sicurezza online aveva chiesto di eliminare l’eccezione, citando un dato raccolto dall’agenzia stessa secondo cui il 37 per cento dei ragazzi tra i 10 e i 15 anni aveva detto di aver trovato su YouTube video giudicati pericolosi. Di una legge simile si parla in molti Paesi e da tempo, ma l’Australia è stato il primo ad approvarla. Non si sa come dovrebbe essere applicata: il governo aveva proposto un’identità digitale gestita dal governo stesso ma sta valutando altre opzioni, e comunque molte tecniche di verifica sono facilmente aggirabili. Ci sono dubbi anche sull’efficacia: molti esperti sostengono sia meglio sensibilizzare i ragazzi a un uso consapevole piuttosto che imporre divieti difficilmente applicabili.

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