Il presidente degli Stati Uniti riaccende lo scontro, rilanciando l’ipotesi di un cambio della guardia alla guida della Federal Reserve. Le sue dichiarazioni scuotono i mercati e alimentano nuove incertezze
Jerome Powell torna nel mirino di Donald Trump. Il presidente della Federal Reserve è stato nuovamente oggetto di critiche da parte dell’ex presidente, che ha ventilato l’ipotesi di una sua sostituzione entro pochi mesi. Durante un incontro con membri del Partito Repubblicano, Trump avrebbe chiesto apertamente se fosse arrivato il momento di rimuovere Powell. Secondo fonti citate dal New York Times, una lettera di licenziamento sarebbe già stata predisposta, alimentando nuove tensioni attorno alla guida della banca centrale americana.
Mercati in allerta
Interrogato dai giornalisti, Trump ha confermato il suo scarso apprezzamento per l'operato di Powell, definendolo inadeguato rispetto ad altri banchieri centrali, come quelli europei che hanno già abbassato i tassi più volte. Ha comunque precisato che un licenziamento non è imminente, ma ha lasciato intendere che il cambio potrebbe avvenire entro otto mesi. Ha anche insinuato che Powell sarebbe sotto indagine per presunte irregolarità nella ristrutturazione della sede della Fed a Washington. Le parole di Trump hanno avuto effetti immediati sui mercati: le Borse europee hanno chiuso in territorio negativo, influenzate dal ribasso di Wall Street. Parigi ha perso lo 0,57%, Francoforte lo 0,21%, Londra lo 0,13%, mentre Piazza Affari ha terminato la giornata a -0,40%.