Weinstein, annullato processo su accusa di stupro: resta colpevole di aggressione sessuale

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La giuria non è riuscita a mettersi d'accordo sugli abusi dell'ex produttore di Hollywood contro l'aspirante attrice Jessica Mann, dopo che ieri si sono verificate tensioni in camera di consiglio perché la relazione tra i due era considerata ambigua dai giurati

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La giuria del processo contro Harvey Weinstein non è riuscita a mettersi d'accordo sul reato di stupro a carico dell'ex produttore di Hollywood e il giudice ha dichiarato annullato il processo relativo a questo capo di accusa. Ieri, invece, i giurati avevano riconosciuto Weinstein colpevole di aggressione sessuale

Tensioni in camera di consiglio

La notizia è arrivata dopo che oggi il capo dei giurati si è rifiutato di tornare in camera di consiglio affermando di sentirsi minacciato da altri membri del pool. In gioco c'era il terzo capo di imputazione contro l'ex produttore, quello che riguardava le accuse da parte dell'aspirante attrice Jessica Mann. Questa parte del processo era rimasta in sospeso per via delle tensioni che si erano create ieri all'interno della camera di consiglio. 

Il caso di Mann

La giuria aveva trovato accordo sulle prime due imputazioni per aggressione sessuale, perciò Weinstein era stato giudicato colpevole per l'accusa dell'ex assistente di Project Runway Miriam Haley e non colpevole per quella della modella polacca Kaja Sokola. Il caso di Mann è più complesso: la donna aveva raccontato in aula di aver avuto una relazione complicata con Weinstein, fatta di coercizione e paura, anche se in parte consensuale. La natura ambigua del loro rapporto era stata oggetto di particolare attenzione da parte della difesa e della giuria, che aveva chiesto più volte di riascoltare la sua testimonianza durante le deliberazioni.

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