Usa, Trump revoca le linee guida su obbligo aborti d'emergenza per le donne a rischio

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Le linee guida dell'era Biden imponevano agli ospedali di effettuare aborti d'urgenza alle donne la cui salute è in pericolo, anche negli Stati in cui l'aborto è limitato o vietato

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La salute delle donne è sempre più a rischio negli Stati Uniti. L'amministrazione Trump ha appena revocato le linee guida dell'era Biden che imponevano agli ospedali di effettuare aborti d'urgenza alle donne la cui salute è in pericolo, anche negli Stati in cui l'aborto è limitato o vietato. L'amministrazione Biden aveva emanato la direttiva nel luglio 2022 - settimane dopo che la Corte Suprema aveva annullato la storica sentenza del 1973 Roe contro Wade, che sanciva la fine del diritto nazionale all'aborto - per chiarire che una legge federale che garantisce l'assistenza d'urgenza alle pazienti in pericolo aveva la precedenza sui divieti statali contro l'interruzione di gravidanza. 

Il caso Adriana Smith

La decisione dell'amministrazione Trump non è inaspettata, ma probabilmente metterà a disagio gli operatori sanitari, soprattutto se operano in stati con divieti severi sull'aborto, ha affermato Kelly Gillespie, direttrice del Center for Health Law Studies presso la St. Louis University. Le linee guida dell'era Biden avevano lo scopo non solo di proteggere le pazienti in gravidanza, ma anche di fornire chiarezza agli operatori sanitari negli stati con leggi severe in materia di interruzione della gravidanza. Intanto, in Georgia e non solo fa discutere il caso di Adriana Smith, la donna incinta cerebralmente morta ma costretta a restare attaccata a un respiratore perché la legge sull'aborto del Paese, una delle più restrittive degli Usa, non le permette di abortire ma la obbligherà a essere sottoposta a un parto cesareo a fine luglio. Una decisione su cui neanche la famiglia della 30enne ha potuto avere voce in capitolo.

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