Chi è Pierbattista Pizzaballa, cardinale italiano che potrebbe succedere a Papa Francesco

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Introduzione

Pierbattista Pizzaballa ha compiuto 60 anni il 21 aprile scorso, nel giorno in cui si è spento, a 88 anni, Papa Bergoglio (LO SPECIALE - I VIDEO - GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Insieme al segretario di Stato Pietro Parolin e al presidente della Cei Matteo Zuppi, il patriarca di Gerusalemme dei Latini è tra i porporati italiani considerati "favoriti" per il soglio pontificio. Ecco chi è

Quello che devi sapere

Chi è Pierbattista Pizzaballa

  • Il cardinale Pierbattista Pizzaballa è nato il 21 aprile 1965 a Cologno al Serio (Bergamo). Dal 24 ottobre 2020 ricopre il ruolo di Patriarca Latino di Gerusalemme mentre in occasione del concistoro del 30 settembre 2023 Papa Francesco lo ha nominato cardinale con il Titolo di Sant'Onofrio. Membro dei dicasteri per le Chiese Orientali e per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, rappresenta una voce della comunità martoriata dai conflitti in Terra Santa

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Chi è Pierbattista Pizzaballa

Una vocazione precoce

  • Come ricordato dalla madre, Maria Tadini, la vocazione a 9 anni ha spinto Pizzaballa ad entrare in seminario da ragazzino, dopo aver conosciuto a Rimini padre Giovanni Bianchi. Nel 1985 entra nell’ordine dei frati minori di Ferrara mentre cinque anni più tardi viene ordinato sacerdote a Bologna

La partenza per la Terra Santa

  • La permanenza in Italia è però breve e dopo una parentesi a Roma, nell’ottobre 1990 padre Pizzaballa vola in Terra Santa dove baserà, per i successivi 25 anni, la sua opera pastorale. Nella regione “crocevia” di fedi e culture, insanguinata da conflitti decennali, il sacerdote bergamasco diventa un profondo conoscitore delle problematiche mediorientali. Dopo gli studi filosofici-teologici consegue la Licenza in Teologia Biblica allo “Studium Biblicum Franciscanum” di Gerusalemme e cura la pubblicazione del Messale Romano in ebraico, lingua che parla fluentemente insieme a italiano e inglese

Custode di Terra Santa

  • Per padre Pizzaballa il luglio 1999 segna l’inizio del suo servizio ecclesiastico presso la Custodia in Terra Santa prima come Vicario Generale del Patriarca Latino di Gerusalemme Michel Sabbah poi dal 2008 come consultore nella Commissione per i rapporti con l’Ebraismo del Pontificio Consiglio Promozione Unità dei Cristiani. Tra il 2004 e il 2010 Pizzaballa ricopre il ruolo di Custode di Terra Santa e appena ricevuto l’incarico fa il suo ingresso in luoghi simbolo della cristianità dalla chiesa di San Salvatore al Santo Sepolcro, da Betlemme a Nazareth

La visita di Papa Francesco

  • Nel maggio 2014 padre Pizzaballa accoglie Papa Francesco in visita in Terra Santa. "La visita è stata significativa per sottolineare la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese d’Oriente", ha ricordato in una recente conferenza stampa. Due anni più tardi Bergoglio lo nomina Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme rimasto sede vacante dopo il ritiro di Fouad Twal

Papa Francesco e Gaza

  • Ricordando Papa Francesco, il cardinale Pizzaballa ha lodato il sostegno alla popolazione palestinese e alla comunità cattolica della Striscia di Gaza sconvolte dalla guerra scoppiata nell’ottobre 2023 tra Israele e Hamas. Proprio alla parrocchia di Gaza, il 19 aprile, due giorni prima di morire, Bergoglio ha destinato la sua ultima telefonata come faceva quasi ogni sera alle 19. "Gaza rappresenta un po' tutto quello che è stato il cuore del suo pontificato", ha sottolineato il patriarca che definisce "il lavoro per la giustizia senza diventare parte del conflitto" un asse portante del pontificato di Francesco

Il messaggio di Netanyhau

  • Dopo la morte del Papa ha fatto discutere la mancanza di un messaggio ufficiale da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che ha espresso le condoglianze “alla Chiesa e alla comunità cattolica nel mondo” 3 giorni dopo il lutto. Pizzaballa ha evitato di commentare il ritardo sottolineando però come le autorità locali "non erano sempre contente delle dichiarazioni di Bergoglio" pur riconoscendole “rispettose”

Pizzaballa: "Unità nella Chiesa e nel mondo"

  • Prima di partire per Roma, il cardinale Pizzaballa ha tracciato in conferenza stampa con i giornalisti le priorità del conclave. "Le sfide sono essenzialmente sempre le stesse: l’evangelizzazione, il come testimoniare la nostra appartenenza a Cristo nel mondo di oggi", ha detto il patriarca di Gerusalemme che poi aggiunge: "C’è bisogno di unità nella Chiesa ma anche nel mondo più in generale. Stiamo assistendo a un’eccessiva frammentazione"

Il cardinale Pizzaballa tra i favoriti

  • Secondo i bookmaker inglesi tra i porporati italiani Parolin è il cardinale che ad oggi ha le maggiori possibilità di elezione in un “testa a testa” con il filippino Luis Antonio Tagle. Ad abbassare in parte le quotazioni su Pizzaballa è soprattutto il fattore anagrafico: 60 anni, 10 in meno della media del collegio cardinalizio. In caso di elezione, Pizzaballa diventerebbe il secondo bergamasco dopo Angelo Roncalli, eletto nel 1958 con il nome di Papa Giovanni XXIII

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Il cardinale e l'ex portiere

  • Il cardinale bergamasco è cugino dell’ex portiere dell’Atalanta Pier Luigi Pizzaballa che per molti appassionati di sport e collezionismo è diventato una sorta di celebrità per via della sua figurina “introvabile”. “Anch’io, come tutti, facevo la raccolta delle figurine. E anch’io, come tutti, Pizzaballa non l’ho mai trovato”, aveva rivelato in un’intervista al Corriere della Sera

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