
"Siamo in una fase complessa e in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo" ha detto la premier italiana
Nuovo contatto telefonico tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La telefonata, avvenuta nella serata di ieri secondo fonti europee, si inserisce nel contesto dei preparativi per la prossima visita della premier italiana alla Casa Bianca. Il colloquio si colloca all’interno del più ampio confronto tra Bruxelles e l’amministrazione Trump sul delicato tema dei dazi commerciali.
Nel colloquio "coordinato" visita di Meloni a Washington
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la premier Giorgia Meloni "hanno coordinato questa visita" a Washington, ha detto la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, interpellata sul colloquio telefonico. "Come abbiamo già detto più volte, qualsiasi contatto con l'amministrazione statunitense è ben accetto. Lo ha detto la presidente stessa. Certo, la competenza negoziale spetta alla Commissione, ma i contatti" con l'amministrazione Trump "sono estremamente positivi e quindi la presidente e la premier si sono coordinate", ha sottolineato la portavoce.
Meloni: "Fase complessa, ora lucidità"
"Abbiamo a cuore i produttori e la nostra priorità è sempre stata quella di facilitare il loro accesso ai mercati, promuovere la qualità italiana e ridurre le barriere che ostacolano la nostra capacità di crescere" ha detto invece in un videomessaggio all'Assemblea Generale del Consorzio per la Tutela del Grana Padano la premier. "Continueremo in questa direzione - ha proseguito - anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo. Ma tra le tante incertezze di questo tempo io posso offrirvi una certezza: il Governo, la sottoscritta, il Ministro Lollobrigida continueranno ad essere" "al fianco di chi produce, difende la nostra identità", "di chi tiene alta la bandiera del nostro marchio nel mondo, perché l'unica cosa che abbiamo a cuore è fare l'interesse dell'Italia e degli italiani".
