
Il presidente ucraino è in Francia alla vigilia del vertice dei "volenterosi" sull'Ucraina. "Siamo al lavoro per ridisegnare la sicurezza in Europa", ha detto Zelensky al termine del bilaterale con il presidente francese. Macron: la Russia "mostra la sua volontà di guerra e di voler continuare l'aggressione". "Se qualcuno pensa, sbagliando, che ci può attaccare senza conseguenze, incontrerà la risposta fiera di questa alleanza, la nostra reazione sarà devastante". Così il segretario generale della Nato Rutte
Macron: "Russia accetti tregua 30 giorni senza precondizioni"
Mosca deve accettare il cessate il fuoco di 30 giorni concordato a Riad "senza precondizioni". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, in una dichiarazione ai giornalisti dopo l'incontro all'Eliseo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La Russia - denuncia Macron - continua giorno dopo giorno" ad attaccare l'Ucraina, "mostra la sua volontà di guerra e di continuare l'aggressione, ci aspettiamo l'impegno di Mosca" per il cessate il fuoco.
Macron: "Russia mostra volontà di continuare aggressione"
"La Russia continua, giorno dopo giorno" a moltiplicare i bombardamenti sull'Ucraina, "mostrando la sua volontà di guerra e di voler continuare l'aggressione": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nella conferenza stampa all'Eliseo, ricevendo per una cena di lavoro il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Macron: "Obiettivo permettere a Ucraini di resistere"
"L'obiettivo è permettere agli ucraini di continuare a resistere sul terreno" ha detto il presidente francese Emmanuel Macron dopo il bilaterale con Volodymyr Zelensky alla vigilia del vertice ddella "coalizione dei volenterosi". "La Russia non può avere da ridire su questo sostegno".
Trump, stop al tracciamento dei bambini ucraini deportati in Russia
L’amministrazione americana ha interrotto i finanziamenti a un progetto che documentava presunti crimini di guerra russi, inclusa la deportazione di bambini ucraini. Il database, usato anche dalla Corte penale internazionale, rischia ora di essere perso o compromesso. LEGGI QUI
Spese Difesa, quali Paesi le hanno aumentate di più dall'inizio della guerra in Ucraina?
Tra i partiti italiani si discute sul tema del riarmo europeo. Il governo insiste sulla necessità di impegnare l’Onu nella salvaguardia dell’Ucraina, protetta magari da un articolo 5bis della Nato. "Qualcuno pensa di usare soldi dei contribuenti italiani per carri armati stranieri? No grazie", ha scritto Salvini sui social. La spesa italiana nel settore e le posizioni di maggioranza e opposizione sono stati i temi al centro di una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO


Zelensky è arrivato a Parigi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Parigi in vista del vertice sull'Ucraina. Lo ha riferito il suo portavoce.

Kiev, Mosca ha attaccato almeno 8 impianti energetici dal 18/3
La Russia ha attaccato almeno otto impianti energetici ucraini da quando ha annunciato la pausa dai raid il 18 marzo. Lo ha affermato l'alto funzionario presidenziale ucraino Ihor Zhovkva citato da Sky News.
In dichiarazioni trasmesse dalla TV ucraina, Zhovkva ha anche affermato che non sono state discusse precondizioni con i funzionari statunitensi durante le discussioni sulla tregua del Mar Nero.
Kiev, da Mosca falsità, nessun raid su siti energetici
"Le dichiarazioni del ministero della Difesa russo sulla presunta violazione da parte dell'Ucraina delle condizioni di cessate il fuoco relative agli impianti energetici sono false". Lo scrive lo stato maggiore ucraino su Facebook. "Il 25 e 26 marzo, le forze ucraine non hanno lanciato attacchi con droni contro le strutture energetiche russe nelle regioni di Kursk e Bryansk, né contro le strutture energetiche nel territorio della Crimea temporaneamente occupato dai russi. Il dipartimento militare" russo "diffonde accuse false e infondate per prolungare la guerra, continuare la falsa propaganda e i tentativi di ingannare il mondo".
Fonti governo: al vertice a P.Chigi “piena concordanza” sull'Ucraina
Clima "positivo" e "totale concordanza" sulle varie questioni trattate. Fonti di governo riassumono così il vertice di circa un'ora dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha chiamato a Palazzo Chigi i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani (in collegamento perché impegnato in Friuli Venezia Giulia), e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla vigilia del nuovo summit dei "volenterosi" cui la premier parteciperà domani a Parigi. Accanto alla questioni legate a Kiev Tajani, sempre secondo quanto si apprende, avrebbe affrontato in una riunione coi diplomatici anche il tema dei dazi americani sui prodotti europei, pronti a scattare dal 2 aprile. Il titolare della Farnesina avrebbe sottolineato la necessità di coordinarsi con la Ue per mettere a punto azioni di risposta. L'obiettivo, avrebbe ribadito Tajani, è scongiurare una guerra commerciale che, se affrontata in modo imprudente, potrebbe danneggiare tutte le parti in causa. Il leader di Forza Italia con i suoi collaboratori avrebbe inoltre precisato il senso delle sue dichiarazioni sui "populisti quaquaraquà", finite al centro della diatriba con la Lega di Salvini nei giorni scorsi: i quaquaraquà sono ovunque - il senso del ragionamento del ministro - e sono quelli che non colgono la delicatezza del momento, parlano senza conoscere le cose e le implicazioni di atteggiamenti inopportuni. Tajani ha rinnovato l'appello alla moderazione, e un invito alla interlocuzione positiva con i partner europei.
Tajani: “Militari in Ucraina solo se con Onu”
"Non inviare militari in missione che non siano delle Nazioni unite, è l'unica condizione per noi per inviare militari" in Ucraina. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo il vertice, in collegamento, con Palazzo Chigi in preparazione dell'incontro di Parigi. Tajani ha aggiunto: "Rimane l'opzione, sorta di art.5 bis della Nato per garantire la sicurezza europea e per proteggere l'Ucraina". Il "dibattito è in corso ma siamo concordi, ne abbiamo parlato con il Presidente del Consiglio, il vicepresidente Salvini, ministro della Difesa Crosetto". C'è "condivisione sulla posizione che terrà il Presidente del Consiglio".
Reeves: "Mondo è pericoloso, altri 2,2 mld per la difesa"
Il governo laburista britannico annuncia "investimenti per altri 2,2 miliardi di sterline" per la difesa e il riarmo in aggiunto al già annunciato incremento del bilancio militare dal 2,2 al 2,5% del Pil dal 2027. Lo ha detto la cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, presentando ai Comuni la finanziaria di primavera. Reeves ha parlato di un "un mondo che cambia" e di pericoli crescenti sullo sfondo della guerra fra Russia e Ucraina. Gli investimenti, ha detto, serviranno a finanziare forniture più agili di droni e armi varie, a beneficio delle industrie belliche del Regno, ma anche a modernizzare il deterrente nucleare.
Kallas vola in Asia centrale in vista del summit con l'Ue
Domani 27 marzo l'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza della Commissione europea, Kaja Kallas, presiederà la 20a riunione ministeriale Ue-Asia centrale ospitata quest'anno dal Turkmenistan ad Ashgabat, con Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan. Oltre alla preparazione del primo vertice Ue-Asia centrale che si terrà a Samarcanda, in Uzbekistan (3-4 aprile), le discussioni si concentreranno su una vasta gamma di questioni, tra cui l'impatto regionale della guerra della Russia contro l'Ucraina, i trasporti e la connettività digitale, le materie prime critiche, l'energia e l'acqua, il commercio, i contatti interpersonali, l'istruzione e la ricerca. Prima dell'incontro, l'Alto rappresentante si incontrerà bilateralmente con i ministri degli Esteri del Turkmenistan, Raşit Meredow, e del Tagikistan, Sirojiddin Muhriddin, nonché con il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov. La HR/VP si recherà quindi a Tashkent, in Uzbekistan, dove incontrerà il ministro degli Esteri Bakhtiyor Saidov e il presidente Shavkat Mirziyoyev. Kallas si recherà poi ad Almaty, in Kazakistan, dove venerdì 28 marzo incontrerà il ministro degli Esteri del Kazakistan, Murat Nurtleu e vedrà inoltre bilateralmente il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev.
Mozione Azione: confermare aiuti militari a Kiev e 2% Pil a difesa
Il gruppo di Azione ha depositato, alla Camera e al Senato, una mozione per il sostegno militare all'Ucraina e per il potenziamento delle politiche di difesa nazionali ed europee. In particolare, per assicurare aiuti militari in linea con quelli garantiti finora e "non inferiori allo 0,15 del Pil annuo" e parallelamente "innalzare entro il 2025 le spese per la difesa dell'Italia al 2% del Pil". Il documento è stato illustrato dal segretario di Azione, Carlo Calenda, in una conferenza stampa a Palazzo Giustiniani. Nelle premesse, si riportano i dati del Kiel Institute sull'entità degli aiuti bilaterali dell'Italia all'Ucraina, dall'inizio dell'invasione russa a Kiev, pari a "complessivi 2,26 miliardi e ulteriori 6,76 miliardi di contributi per gli aiuti forniti direttamente dall'Ue". E si aggiunge che "sono stati mediamente di poco inferiori allo 0,15% del Pil annuo, comprendendo sia il sostegno militare sia gli impegni di solidarietà umanitaria e finanziaria" paragonandoli a quelli dei Paesi europei (aiuti bilaterali e intermediati dall'Unione europea) pari a 132,3 miliardi e degli Stati Uniti, pari a 114,2 miliardi. Da qui il primo impegno chiesto al governo dalla mozione: "rendere disponibili per il sostegno militare all'Ucraina stanziamenti almeno in linea con quelli assicurati finora dall'Italia, in modo bilaterale o attraverso il bilancio Ue, al governo di Kyiv e in ogni caso non inferiori allo 0,15 del Pil annuo". Inoltre si chiede di "cooperare con gli altri Paesi europei 'volenterosi' e con il Regno Unito" per garantire "tempestivamente" munizioni di artiglieria di grosso calibro e missili agli ucraini. Sulle spese per la difesa italiana, Azione chiede di aumentarle entro l'anno al 2% del Pil e a "operare perché sia rapidamente attivato lo strumento, individuato nel Consiglio europeo del 6 marzo, di un prestito garantito dal bilancio Ue per il finanziamento dell'incremento della spesa per la difesa, fino agli obiettivi stabiliti in ambito Nato". In alternativa, ricorrere alla clausola di salvaguardia di cui all'articolo 26 del Regolamento Ue 2024/1263 del 29 aprile 2024. Infine, è previsto un impegno a "partecipare attivamente al percorso di costruzione di un sistema di difesa europea e di progressiva integrazione politica, industriale e militare tra gli Stati membri, favorendo il ripristino di un rapporto sempre più stretto con il Regno Unito".
Rutte: "Trump impegnato per Nato forte, ma Ue faccia di più"
"Il partenariato transatlantico è il fondamento della nostra Alleanza, e questo non cambierà. Gli Stati Uniti hanno ribadito più volte il loro impegno per una Nato forte. Anche il presidente Donald Trump ha confermato questa posizione, ma ha anche chiarito che l’Unione europea deve assumersi maggiori responsabilità". Lo afferma il segretario generale della Nato, Mark Rutte, durante una conferenza stampa in occasione della sua visita a Varsavia. "Abbiamo visto segnali incoraggianti in tutta l’Alleanza. Lo scorso anno, gli investimenti nella difesa sono cresciuti del 20% nell’Unione europea e in Canada. Tuttavia, come ha giustamente osservato il presidente Trump, e io concordo con lui, gli alleati europei e il Canada devono fare di più", continua, indicando la Polonia, che attualmente spende l'equivalente del 4,7% del proprio pil in difesa, come esempio.
Polonia, allarme su munizioni: "bastano per una o due settimane"
In caso di aggressione, la Polonia avrebbe riserve di munizioni sufficienti a difendersi solo "per una o due settimane". E' l'avvertimento lanciato dal capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale polacco (Bbn), il generale Dariusz ukowski, in un'intervista rilasciata al quotidiano polacco Polsat. ukowski, alla guida della Bbn da poco più di un mese, ha spiegato che le forze armate polacche dispongono "solo di una scorta di alcuni tipi di munizioni sufficiente per circa cinque giorni".
Ue, Lahbib: "Guerra Ucraina minaccia diretta"
Avere "quattrocentocinquanta milioni di cittadini vuol dire 450 milioni di ragioni per essere meglio preparati. Le attuali minacce che l’Europa si trova ad affrontare sono più complesse che mai e sono tutte interconnesse: negli ultimi tre anni in Ucraina abbiamo visto un campo di battaglia con proiettili, droni, aerei da combattimento, trincee e sottomarini. Sì, la sicurezza europea è direttamente minacciata da questo". Lo sostiene la commissaria europea alla Preparazione per le crisi Hadja Lahbib, in conferenza stampa a Bruxelles, presentando la strategia Ue per la prontezza.
Calenda: "Mozione per conferma aiuti e aumento spesa militare per difesa Ue"
‘’Oggi quello che noi presentiamo è una mozione che dice esattamente questo. Sull'Ucraina, confermare gli aiuti che abbiamo dato, siamo tra i paesi che ne hanno dati di meno, rispettare gli impegni che hanno preso tutti i presidenti del consiglio e quindi portare la spesa militare al 2% perché dobbiamo fare da soli. Tre, continuare a lavorare con i volenterosi per dare all'Ucraina quei materiali bellici che gli servono per resistere. Quattro, essere pienamente dentro il processo di costruzione di una politica di difesa comune e quindi attendere a un esercito comune’’. Lo ha detto Carlo Calenda alla presentazione della mozione di Azione sul sostegno militare in Ucraina e sull’incremento della spesa per la difesa europea.