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John F. Kennedy, i segreti delle spie Usa rivelati nei documenti secretati. Cosa è emerso

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JFK, 60 anni fa l'omicidio che cambiò la storia degli Usa
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JFK, 60 anni fa l'omicidio che cambiò la storia degli Usa
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Introduzione

Le oltre 77.000 pagine sull'assassinio del 35esimo presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pubblicate dall'amministrazione di Donald Trump hanno finora gettato poca luce sull'omicidio. Ma hanno rivelato per la prima volta le identità di persone che hanno lavorato per decenni con i servizi segreti americani senza che lo sapessero neppure i familiari più stretti

Quello che devi sapere

L'annuncio di Trump

  • A metà gennaio 2025, Trump aveva ordinato che venissero declassificati e pubblicati i dossier sugli omicidi del presidente John F. Kennedy, di suo fratello ed ex procuratore generale Robert F. Kennedy e del leader dei diritti civili Martin Luther King. "Tutto sarà rivelato. La gente lo attende da anni, decenni", avevo detto l'inquilino della Casa Bianca nello Studio ovale, firmando il decreto esecutivo per la pubblicazione dei documenti. "Date questa penna", quella usata per la firma, a "Robert F. Kennedy Jr", aveva aggiunto riferendosi al figlio di Bob Kennedy e nipote di Jfk, che ha scelto come suo ministro della Sanità

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L'annuncio di Trump

I sospetti di Kennedy Jr

  • Kennedy Jr si è detto in passato convinto che la Cia abbia giocato un ruolo nella morte di suo zio e che ci siano anche prove di un suo coinvolgimento nella morte di suo padre. "Gli americani meritano trasparenza e la verità. È nel nostro interesse nazionale pubblicare finalmente i dossier degli omicidi senza ritardi", si legge nel provvedimento voluto da Trump. Nel testo, inoltre, l'attuale presidente americano afferma che conoscere quanto accaduto è "nell'interesse pubblico"

Per approfondire: Le polemiche dopo la nomina di Kennedy Jr alla Sanità

I tre omicidi eccellenti

  • Com’è noto, il presidente Kennedy fu assassinato a Dallas nel novembre 1963. La polizia fermò come sospettato Lee Harvey Oswald, ucciso due giorni dopo da un colpo di arma da fuoco sparato da Jack Ruby. Una catena di eventi che ha alimentato, appunto, teorie cospirazioniste. Robert F. Kennedy invece fu ucciso nel 1968 a Los Angeles dopo aver vinto le primarie presidenziali della California. A sparargli Sirhan Sirhan, a cui nel 2023 dopo 55 anni di carcere è stata negata la richiesta di libertà vigilata, perché l'uomo è stato ritenuto ancora troppo pericoloso. Nel 1968 venne ucciso anche Martin Luther King da James Earl Ray, che confessò di essere il killer e poi ritrattò, cercando di venir prosciolto fino alla morte nel 1998

"Non ci sono nuove rivelazioni"

  • In ottemperanza all'ordine esecutivo di Trump, il 20 marzo gli archivi nazionali degli Stati Uniti hanno quindi reso pubblico l'ultimo lotto di 1.123 documenti relativi all'assassinio di Jfk del novembre 1963. Un caso che alimenta ancora oggi teorie cospirative a 60 anni di distanza. Sebbene gran parte dei documenti sulla morte di Kennedy fosse già stata diffusa, le nuove pubblicazioni mostrano alcune informazioni che prima erano state oscurate. Pur volendoci del tempo prima che i ricercatori esaminino tutta la documentazione, stando a quanto riporta la Cnn non ci sono indicazioni che i file contengano nuove rivelazioni che smentiscano la versione ufficiale, secondo cui Kennedy fu ucciso da un solo uomo, Lee Harvey Oswald. Anche secondo Tom Samulok, ex vicedirettore dell'Assassination Records Review Board, un comitato governativo formato negli anni Novanta per studiare i documenti relativi a Jfk, "non ci sono indicazioni che i file contengano nuove rivelazioni"

La storia della famiglia North

  • Eppure in questi giorni, come sottolinea il Washington Post, alcune famiglie hanno scoperto per la prima volta che i loro genitori, nonni o coniugi hanno partecipato allo spionaggio Usa a vari livelli: come informatore della Cia che raccoglieva notizie sui sostenitori di Fidel Castro, come agente sul campo che piazzava microspie in un'agenzia cinese oppure come studioso alla ricerca di informazioni top secret da un funzionario sovietico. Uno dei casi più clamorosi è quello di Dorothy North, californiana di 76 anni, che solo questa settimana ha appreso che il suo defunto marito era stato per anni un asset della Cia, descritto in un fascicolo come una "fonte di lunga data di valore eccezionale". Per Dorothy è stato "uno shock". 

Un informatore dei servizi segreti

  • Di giorno, Robert North insegnava alla Stanford University, impegnandosi a formare la prossima generazione di diplomatici, aprendo la strada all'uso dei computer per analizzare le relazioni internazionali e scrivendo libri su come gli atteggiamenti delle persone possono influenzare il comportamento di organizzazioni e Paesi. Ma fuori dalle aule del college, North forniva ai funzionari statunitensi informazioni di intelligence molto preziose. Secondo un promemoria della Cia datato 24 ottobre 1962, nel mezzo della crisi missilistica a Cuba, North si recò a Miami e parlò con 25 ex sostenitori di Castro. Il professore riferì poi all'agenzia di intelligence che molti di quei cubani sospettavano che un uomo, Manuel Ray, fosse un "possibile comunista dormiente", un agente sotto copertura a cui era stato ordinato di rimanere fermo fino a quando non fosse stato attivato per una missione. Ray è morto nel 2013

Per approfondire: Morto Clint Hill, l'agente che cercò di salvare Kennedy

Un veterano e patriota americano

  • Dorothy ha descritto il marito, morto nel 2002, come accomodante, empatico e gentile. L'unico sospetto che ha avuto sui suoi legami con i servizi americani le venne quando notò che dopo alcuni dei suoi viaggi agenti dell'Fbi facevano visita a Robert per interrogarlo. Ma decise di non chiedergli mai nulla. Ora che la sua identità è stata rivelata al mondo, la moglie spera che "non cambi il modo in cui le persone vedono suo marito", che era un veterano della Seconda guerra mondiale e combatté contro i soldati giapponesi nella battaglia di Saipan del 1944. Era anche un patriota, ha sottolineato Dorothy, e probabilmente considerava il suo lavoro nell'intelligence un modo per aiutare il suo Paese.

Per approfondire:

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