Secondo la sala stampa vaticana, Bergoglio oggi ha continuato la terapia farmacologica. Per quanto riguarda la ventilazione, ha ricevuto la somministrazione dell'ossigeno con i naselli, ad alto flusso. Oggi nessun bollettino. Secondo l’ultimo aggiornamento dei medici di lunedì sera "le condizioni cliniche continuano ad essere stabili. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati. Per tali motivi i medici hanno deciso di sciogliere la prognosi
La situazione clinica di Papa Francesco "resta stabile, mentre i medici confermano i lievi miglioramenti, all'interno di un quadro che per loro rimane complesso", ha riferito questa sera la Sala stampa vaticana. Il Pontefice continua la terapia farmacologica, la fisioterapia respiratoria e la fisioterapia motoria attiva. Il Santo Padre - ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma da quasi un mese - ha trascorso una notte tranquilla e il suo umore è buono. Bergoglio stamattina ha seguito in collegamento video gli Esercizi spirituali e poi ha pregato nella Cappellina vicino alla sua camera. Nel tardo pomeriggio è stato comunicato che prosegue le terapie, e ha continuato ad avere la ventilazione ad alti flussi, con le cannule dell'ossigeno al naso. Sempre la Sala stampa ha spiegato che la prognosi, sciolta ieri, "è stata tenuta riservata dai medici fino a che c'era una situazione di instabilità dovuta alle infezioni respiratorie: raggiunta una soglia di stabilità si sentono di poter dire che il Papa non è in imminente pericolo a causa delle infezioni contratte nelle vie respiratorie". Al momento non ci sono indicazioni certe su quanto durerà ancora il ricovero, ancora necessario per le terapie in ambiente ospedaliero cui il Pontefice dev'essere ulteriormente sottoposto. Stasera non ci sarà alcun bollettino medico dal Gemelli ma solo aggiornamenti forniti dal Vaticano, mentre secondo fonti vaticane un nuovo punto stampa con i medici "è possibile ma non imminente". Il bollettino medico di lunedì sera ha confermato che le condizioni del Pontefice rimangono stabili e la prognosi è stata sciolta.
Il quadro clinico resta complesso
"Le condizioni cliniche del Papa - ha spiegato il bollettino dei medici di ieri sera - continuano ad essere stabili. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall'obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica. Per tali motivi i medici nella giornata di oggi hanno deciso di sciogliere la prognosi". Il fatto che i medici abbiano sciolto la prognosi significa che Bergoglio non è in imminente pericolo di vita a causa dell'infezione (ai bronchi e ai polmoni) per la quale è stato ricoverato. Ma il quadro resta complesso e permangono altri pericoli, anche a causa dell'età, e per questo deve restare in ospedale, per proseguire le cure in un ambiente protetto. Per la stessa ragione anche le visite sono ridotte, "solo quelle strettamente necessarie", spiegano dal Vaticano. I medici infatti sottolineano, nel bollettino, che "in considerazione della complessità del quadro clinico e dell'importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero".
