Musk, chiesto impeachment del giudice che ha limitato accesso Doge a dati del Tesoro Usa
MondoIl giudice federale Paul Engelmayer ha deciso di limitare temporaneamente l’accesso del team del Dipartimento per l’efficienza governativa ai sistemi di pagamento del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e ai dati sensibili. Avvisando del rischio di un danno irreparabile, il giudice ha ordinato a Musk ed al sua team di "distruggere immediatamente ogni copia del materiale scaricato dai sistemi del Tesoro, se ne esistono". Il magnate: "E' una follia"
Elon Musk ha chiesto l’impeachment del giudice federale di New York, Paul Engelmayer, il quale ha deciso di limitare temporaneamente l’accesso del team del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge) ai sistemi di pagamento del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e ai dati sensibili. Il giudice, in sostanza, è intervenuto contro “l'incursione” del Doge nei sistemi riservati del Tesoro, vietando all'agenzia guidata da Elon Musk l'accesso ai dati personali e finanziari di milioni di americani conservati in quegli archivi digitali. Avvisando del rischio di un danno irreparabile, Engelmayer ha ordinato a Musk di "distruggere immediatamente ogni copia del materiale scaricato dai sistemi del Tesoro, se ne esistono".
Il commento di Musk alla decisione
La reazione di Musk non si è fatta attendere ed il magnate ha attaccato il giudice attraverso X. "E' una follia": Engelmayer è un "attivista vestito da giudice", ha scritto Musk sul social di sua proprietà. "Come possiamo fermare le frodi e gli sprechi dei soldi dei contribuenti senza vedere come le risorse vengono spese?", ha messo in evidenza ancora. "L'ammontare delle frodi nei pagamenti del governo è ben maggiore di quanto pensate", ha poi aggiunto.
La sentenza
La sentenza, che rimarrà in vigore fino ad una nuova udienza fissata per il 14 febbraio, è arrivata in risposta al ricorso presentato da 19 stati americani contro l'incursione, considerata “senza precedenti”, proprio del team di Musk nei sistemi riservati, dove passano ogni anno trilioni di pagamenti, a cui solitamente hanno accesso un numero ridotto e particolarmente specializzato di dipendenti del Tesoro. Engelmayer ha riconosciuto che gli stati "rischierebbero danni irreparabili senza questa ingiunzione", facendo riferimento al pericolo per il quale "la nuova politica rappresenta per diffusione di informazioni sensibili e confidenziali" oltre che al "rafforzato rischio che i sistemi diventino più vulnerabili di prima agli hacker". La sentenza, in sostanza, proibisce all'amministrazione di Donald Trump di dare accesso a funzionari di nomina politica, a dipendenti speciali del governo, come è Musk e molti membri del suo team, e a dipendenti governativi che non lavorano al Tesoro per penetrare in questi sistemi. Il ricorso dei procuratori generali degli stati dem è stato guidato dalla procuratrice di New York, Letitia James, secondo cui il Doge “non ha alcuna autorità per accedere a questi sistemi e le sue azioni in questo senso mettono in pericolo una grande quantità di fondi per gli stati e i suoi residenti".
