Guerra Israele e Siria, Hamas mostra video di una 19enne israeliana ancora ostaggio
Liri Albag, 19 anni, nel video afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni, indicando che è stato girato di recente. Il ministro della Difesa Katz ha confermato la ripresa dei negoziati indiretti con Hamas in Qatar per il rilascio degli ostaggi. A Damasco la ministra degli Esteri tedesca Baerbock e il suo omologo francese Barrot hanno incontrato il nuovo capo siriano al-Jolani
Al-Jolani: "Cristiani parte integrante della Siria, ammiro il Papa"
Il leader siriano Abu Mohammed al Jolani si è espresso così nella visita del 31 dicembre con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Il loro incontro a Damasco è raccontato dallo stesso Faltas sulle pagine dell'Osservatore Romano. LEGGI QUI
Hamas pubblica video dell'ostaggio Liri Albag, ancora viva
Hamas ha diffuso un video che mostra l'ostaggio Liri Albag, 19 anni, ancora in vita. Lo rendono noto i media israeliani. Il video, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, ma Albag afferma di essere stata trattenuta per oltre 450 giorni, indicando che è stato girato di recente. Albag, una soldatessa addetta alla sorveglianza a Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Una di loro è stata salvata e un'altra è stata trovata morta. Gli altri cinque — Albag, Karina Ariev, Agam Berger, Naama Levy e Daniella Gilboa — sono ancora ostaggi.
Hamas ha già diffuso in precedenza video simili degli ostaggi in suo possesso, che Israele considera una forma di guerra psicologica. La famiglia di Albag ha chiesto ai media di non pubblicare il video o immagini tratte da esso. La maggior parte dei media israeliani evita di trasmettere i video pubblicati da Hamas, a meno che le famiglie degli ostaggi non lo richiedano espressamente.
Hamas diffonde video di giovane soldatessa ostaggio
Hamas ha diffuso un video della 19enne ostaggio Liri Albag. Nel video, della durata di tre minuti e mezzo, Albag afferma di essere detenuta da oltre 450 giorni, a indicare che sarebbe stato girato di recente. Lo ha reso noto il Times of Israel. Soldatessa di sorveglianza di stanza alla postazione di Nahal Oz, era stata rapita insieme ad altri cinque da terroristi di Hamas il 7 ottobre del 2023. Una è stata salvata e un'altra è stata recuperata morta dopo essere stata uccisa durante la prigionia. Gli altri cinque - Karina Ariev, Agam Berger, Naama Levy e Daniella Gilboa - sono ancora ostaggi.
Jolani: "Cristiani parte integrante Siria, ammiro il Papa"
"Non considero i siriani cristiani una minoranza ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano". Lo ha detto il nuovo leader siriano Abu Mohammed al Jolani a Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, che racconta il loro incontro il 31 dicembre a Damasco sulle pagine dell'Osservatore Romano. Jolani ha anche colto l'occasione per esprimere "innanzitutto grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco". "E' un vero uomo di pace — ha sottolineato —, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà".
Difesa civile Gaza: 19 morti in attacchi israeliani
I soccorritori della Striscia di Gaza hanno dichiarato che almeno 19 persone, tra cui otto bambini, sono state uccise negli attacchi israeliani nel territorio palestinese.
La Siria riapre da martedì voli internazionali su Damasco
La Siria annuncia la ripresa dei voli internazionali da e per Damasco a partire da martedì prossimo, 7 gennaio. "Annunciamo che inizieremo a ricevere voli internazionali da e per l'aeroporto internazionale di Damasco a partire da martedì", riferisce l'agenzia di stampa statale Sana, citando Ashhad al-Salibi, direttore dell'Autorità per l'aviazione civile e il trasporto aereo. Aerei umanitari internazionali sono già atterrati in Siria e sono ripresi anche i voli interni.
Gaza, salgono a 45.717 i morti in offensiva Israele, 59 in 24 ore
È salito a 45.717 il numero delle persone che sono state uccise e a 108.856 quello dei feriti nella Striscia di Gaza da quando è iniziata l'offensiva militare israeliana in risposta all'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre del 2023. Lo rende noto il ministero della Sanità di Gaza City.
Solo nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 59 palestinesi e altri 273 sono rimasti, si legge in una nota. ''Un certo numero di vittime sono ancora sotto le macerie e per le strade che le ambulanze e i soccorritori non possono raggiungere'', afferma il ministero.
Raid Idf su campo profughi Nablus, un morto e 9 feriti
L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha annunciato la notte scorsa che un'operazione militare israeliana in un campo profughi di Nablus, nella Cisgiordania occupata, ha provocato un morto e nove feriti, quattro dei quali sono in gravi condizioni. Un giovane di 18 anni, Mohammad Medhat Amin Amer, "è stato ucciso dai proiettili dell'occupazione (israeliana) nel campo di Balata", si legge in un comunicato del ministero della Sanità dell'Autorità palestinese. Nove persone sono rimaste ferite, "di cui quattro sono in gravi condizioni", prosegue la nota
Usa, Trump nomina vice inviato speciale per pace in M.O
Il presidente eletto Donald Trump ha nominato il suo vice inviato speciale per la pace in Medio Oriente: Morgan Ortagus. Gia' portavoce del Dipartimento di Stato sotto l'allora Segretario di Stato Mike Pompeo durante il primo mandato di Trump alla Casa Bianca, Ortagus e' stata in passato una voce critica nei suoi confronti. Con l'occasione della sua nomina viene anche rimproverata con ironia del presidente rieletto che non nasconde il suo scetticismo. "Morgan mi ha combattuto per tre anni, ma spero che abbia imparato la lezione", ha scritto Trump in un post su Truth Social. Ortagus lavorera' nel team di Steven Witkoff, magnate immobiliare di New York e amico intimo di Trump, gia' nominato inviato in Medio Oriente a novembre.
Siria: ministro Difesa al lavoro per un esercito unificato
Il ministro della Difesa siriano ad interim, Marhaf Abu Qasra, ha inaugurato un incontro con i leader militari per avviare il processo di dissoluzione delle fazioni e di integrazione in un esercito unificato. "Il Ministero della Difesa siriano inizia a tenere sessioni organizzative con i leader militari per avviare il processo di integrazione delle fazioni", ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. La questione dell'unificazione delle forze armate e' uno degli aspetti piu' complicati a cui deve far fronte il nuovo governo istituito dopo il rovesciamento del presidente Bashar al-Assad.
Primo contatto dell'Ue con la nuova leadership siriana
Primo contatto dell'Ue con la nuova leadership siriana. A Damasco la ministra degli Esteri tedesca Baerbock e il suo omologo francese Barrot hanno incontrato il nuovo capo siriano al-Jolani. "I due ministri degli Esteri portano alla Siria il messaggio dell'Europa che chiede garanzie", afferma su X l'Alta rappresentante dell'Ue Kallas.
Israele, concluso il primo round di colloqui su Gaza a Doha
Il team israeliano incaricato delle trattative con Hamas ha dichiarato di aver concluso il primo round di colloqui a Doha. Lo scrive The Times of Israel, ricordando che il mandato approvato dal premier Benyamin Netanyahu non è così ampio come richiesto dai negoziatori degli ostaggi, ma è sufficiente per fare progressi. Hamas aveva annunciato ore prima la ripresa in serata dei negoziati indiretti fra le parti nella capitale del Qatar, precisando che l'obiettivo riguardava il cessate il fuoco a Gaza, il ritiro dell'esercito israeliano e il ritorno degli sfollati. In una conferenza stampa questa sera, Basem Naim, un importante leader politico di Hamas, ha ribadito la "serietà e positività del suo gruppo e il suo impegno a raggiungere un accordo" per un cessate il fuoco "il prima possibile", riporta Anadolu
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Iran, l’arresto di Cecilia Sala è un caso di diplomazia degli ostaggi? Cosa sappiamo
La pratica consiste nell’arresto arbitrario (o comunque con motivi deboli) di cittadini stranieri da parte dell’Iran, per poi utilizzarli come leva per ottenere favori da parte degli Stati di nazionalità dei fermati oppure per arrivare alla liberazione di detenuti iraniani all’estero. LEGGI L'APPROFONDIMENTO
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