Secondo il Federal Bureau of Investigation, l’uomo che a Capodanno ha travolto la folla a Bourbon Street e ha poi aperto il fuoco uccidendo 14 persone non ha alcun complice e ha agito da solo. I familiari di Jabbar: "Nessun segno di radicalizzazione. Qualcuno o qualcosa gli ha annebbiato la mente". Esclusa una connessione con l'esplosione di un pick-up della Tesla di fronte alle Trump Towers a Las Vegas
Il terrorista che ha ucciso almeno 14 persone e ne ha ferite una trentina la notte di Capodanno a New Orleans ha agito da solo, ma la strage poteva avere dimensioni ancora più spaventose dato che Shamsud-Din Jabbar aveva piazzato due ordigni rudimentali nella zona dell'attacco. Esclusa la presenza di complici in Louisiana, l'Fbi continua ad indagare tuttavia se ci sia una connessione con l'esplosione di un pick-up della Tesla di fronte alle Trump Towers a Las Vegas. Legame per ora escluso dall'Agenzia, anche se è emerso che Jabbar e il conducente del furgoncino, Matthew Alan Livelsberger, erano entrambi militari, l'ultimo ancora in servizio, e per un periodo erano stati nella stessa base della North Carolina, nonché dispiegati entrambi in Afghanistan oltre ad aver usato la stessa app, Turo, per noleggiare i rispettivi veicoli. Secondo quanrto riporta la Bbc, che cita l'ufficio del coroner della contea di Clark, Livelsberger, si è tolto la vita con un colpo alla testa prima dell'esplosione. La Casa Bianca ha reso noto che il presidente uscente Joe Biden e la first lady andranno il 6 gennaio a New Orleans per incontrare le famiglie delle vittime dell'attentato, i membri della comunità locale e le autorità del posto.
Fbi: "Rischio nuovi attentati sul modello di New Orleans"
Oggi l'Fbi e il dipartimento per la sicurezza interna americana hanno chiesto alle forze dell'ordine di tutti gli Stati Uniti di attuare misure di massima allerta per il rischio di nuovi attentati sul modello di New Orleans. Agenzia e dipartimento hanno inviato un memo a circa 18.000 dirigenti della polizia locale e sceriffi avvertendo di essere "iper vigili" anche se non c'è una minaccia specifica.
Fratello di Jabbar: "Nessun segno di radicalizzazione"
Intanto la famiglia di Jabbar sostiene di non aver mai visto segni di radicalizzazione in lui e che l'uomo che conoscevano è completamente diverso da quello che ha travolto la folla a Bourbon Street. "Era gentile, pacato", ha detto il fratello Abdur Jabbar, 24 anni, alla Cnn. "È incredibile che fosse capace di qualcosa del genere". Anche il padre, Rahim, ha affermato di non aver mai visto un segno di radicalizzazione: "Qualcuno o qualcosa gli ha annebbiato la mente". Poi Abdur ha aggiunto che Jabbar, padre di tre figli con due ex mogli, non ha mai lasciato intendere che qualcosa lo preoccupasse o che fosse in difficoltà finanziarie: i due non sono mai stati vicini ma dopo l'ictus che ha colpito il padre due anni fa hanno ricucito i rapporti.
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Cinque anni fa un rapporto allertò sul rischio attentati
Secondo quanto rivela il New York Times, cinque anni fa un rapporto confidenziale sulla sicurezza avvertiva che la zona turistica di Bourbon Street era "l'obiettivo perfetto per un attentato con un veicolo". La valutazione, preparata da una società di sicurezza nel novembre 2019, metteva in guardia dal fatto che i dissuasori progettati per impedire ai veicoli di entrare in Bourbon Street "non sembravano funzionare" e le barriere dovevano essere sostituite. Funzionari di polizia hanno risposto che la città aveva iniziato i lavori per sostituire le vecchie barriere a novembre, in vista del Super Bowl del mese prossimo, e che i lavori erano ancora in corso quando è avvenuto l'attacco.