Guerra Israele Medio Oriente, Ong: "Ribelli jihadisti alle porte di Hama in Siria"
L'Iran è pronto a valutare l'invio di truppe in Siria se il governo di Damasco richiederà formalmente aiuto per far fronte all'offensiva dei ribelli. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Seyed Abbas Araghchi. Violata la tregua in Libano: le forze israeliane hanno colpito 6 villaggi nel sud del Paese, in risposta al lancio di razzi da parte dei miliziani islamici. I ribelli jihadisti filo-turchi sono "alle porte""di Hama, la quarta città della Siria
Smotrich, Idf resterà a Gaza per periodo prolungato
"L'Idf rimarrà a Gaza per un periodo prolungato per garantire la sicurezza". Lo ha affermato il ministro delle Finanze israeliano e leader dell'estrema destra, Bezalel Smotrich, in un'intervista alla radio pubblica Kan. Per il leader di Sionismo religioso, il controllo operativo a lungo termine su Gaza è stato definito come un obiettivo di guerra ed è essenziale per prevenire minacce a Israele. La governance militare di Gaza, ha aggiunto, costerà "qualche centinaio di milioni di shekel" e non i 25 miliardi stimati, ha sostenuto Smotrich.
Israele: arrestato un comandante polizia Israele in Cisgiordania
E' Avishai Mualem, comandante dell'Unita' centrale della polizia israeliana in Cisgiordania, l'ufficiale di alto rango arrestato con il sospetto di corruzione. E' quanto ha rivelato il tribunale distrettuale di Gerusalemme che finora aveva tenuto coperto il nome. Oltre a lui, e' stato fermato per essere interrogato il capo della polizia penitenziaria, Kobi Yaakobi, mentre un altro ufficiale, un sovrintendente, è stato arrestato e poi mandato ai domiciliari. Anche Yaakobi è stato rilasciato ma sottoposto a misure restrittive. Molti dettagli del caso restano coperti dalla censura giudiziaria, ma riguarderebbe tentativi dei funzionari di avvantaggiare il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir con informazioni riservate in cambio di promozioni. L'accusa in particolare sarebbe di corruzione di pubblico ufficiale, abuso di fiducia, divulgazione di informazioni riservate e abuso di autorità di polizia.
Siria: media, Israele teme che armi chimiche finiscano a ribelli
Israele teme che missili e armi chimiche possano finire nelle mani dei ribelli siriani alla luce della loro conquista di basi militari durante l'offensiva in corso in Siria contro l'esercito regolare. La stessa preoccupazione riguarda anche le milizie filo-iraniane arrivate nel Paese per combattere al fianco delle truppe del presidente Bashar al-Assad. L'accesso a simili armamenti sensibili rappresenterebbe una minaccia significativa per lo Stato ebraico. E' quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, secondo il quale l'Idf ritiene che in caso lo scenario si
avveri, lo Stato ebraico dovrà intervenire con "misure preventive" in "un'operazione che potrebbe avere un impatto sulla Siria e sull'intero Medio Oriente". Haaretz ricorda che dopo la rimozione dalla Siria della maggior parte delle armi chimiche dieci anni fa grazie a un accordo internazionale, nelle mani di Assad restano le conoscenze accumulate negli anni. Ieri, il portavoce dell'Idf Daniel Hagari, in un'intervista a Sky News Arabic, ha avvertito che le forze armate israeliane stanno "monitorando attentamente quanto sta accadendo in Siria".
Riappare ambasciatore Iran ferito in attacco cercapersone
riapparso in pubblico l'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, che era rimasto ferito nell'attacco a metà settembre con l'esplosione di migliaia di cercapersone di Hezbollah. Lo riferisce Times of Israel. Tornato nel Paese dei Cedri nei giorni scorsi dopo essersi sottoposto a cure nella Repubblica islamica, Amani ha visitato il luogo a Beirut dove il 27 settembre è stato ucciso in un raid israeliano il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, insieme ad altri alti esponenti del gruppo sciita filo-Teheran. Israele dovrebbe ricevere per il suo atto "la più alta onorificenza per sabotaggio, terrorismo, sangue e uccisione di civili", ha commentato l'ambasciatore.
Libano a Usa e Francia, fate rispettare tregua a Israele
I vertici libanesi hanno esortato Usa e Francia a fare pressioni su Israele affinché' rispetti il cessate il fuoco, dopo decine di operazioni militari sul suolo libanese che Beirut ha denunciato come violazioni. E' quanto riferisce Reuters, citando due importanti fonti politiche libanesi. Washington e Parigi fanno parte del meccanismo di controllo dell'applicazione della tregua. Il primo ministro ad interim libanese Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri, stretto alleato di Hezbollah, hanno parlato con funzionari della Casa Bianca e della presidenza francese ieri sera e hanno espresso preoccupazione per la tenuta della tregua. Ieri sia Francia che Usa hanno avvertito che ci sono state violazioni e hanno esortato tutte le parti a rispettare il cessate il fuoco.
Media: "Operazione Idf vicino Nablus, spari dentro l'ospedale" (2)
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, l'Idf ha fatto irruzione nell'ospedale di Tubas, Cisgiordania, arrestando diversi residenti palestinesi, tra cui un medico, dopo averli aggrediti. L'esercito, riferisce Wafa, ha circondato l'ospedale, dopo aver bombardato un'auto all'ingresso del villaggio di Aqaba, uccidendo due palestinesi.
Media: "Operazione Idf vicino Nablus, spari dentro l'ospedale"
Le forze dell'Idf stanno operando a Tubas e in altri villaggi della zona di Nablus, in Cisgiordania, dove hanno arrestato presunti terroristi nelle vicinanze dell'ospedale della città. Fonti ;;palestinesi hanno riferito che c'è stato uno scontro a fuoco all'interno dell'ospedale dove una persona è stata ferita dai militari israeliani. Lo riferisce Ynet.
Hamas: "Bilancio Gaza è di 44.502 morti e 105.454 feriti"
Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 44.502 persone sono state uccise in quasi 14 mesi di guerra nella Striscia. Il bilancio include 36 morti nelle ultime 24 ore, secondo il ministero, secondo il quale i feriti finora sono 105.454.
Katz: "Se tregua crolla penetreremo più in profondità"
Se il cessate il fuoco dovesse crollare, Israele penetrera' piu' in profondita' in Libano e non farà più distinzioni tra esercito regolare ed Hezbollah. E' l'avvertimento lanciato dal ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. "Se torniamo in guerra, agiremo con maggiore forza e penetreremo più a fondo e... non ci sarà immunità per lo Stato del Libano", ha affermato durante un tour del confine settentrionale di Israele, aggiungendo che "fino ad ora, abbiamo fatto una distinzione tra Libano e Hezbollah... non sarà più cosi'".
Tajani: "Abbiamo nominato un ambasciatore italiano in Yemen"
"Per sostenere il governo legittimo in Yemen, nell'ultimo Consiglio dei ministri abbiamo deciso di nominare un ambasciatore d'Italia per dare un segnale di vicinanza alle autorità legittime del Paese che sono alleate dei Paesi del Golfo, mentre come sapete la guerra tra Houthi e Arabia Saudita è durata molto tempo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Bruno Vespa all'Assemblea generale di Alis. "Quando l'Iran si renderà conto che non sarà conveniente continuare ad attaccare allora smetteranno anche gli Houthi", ha spiegato Tajani.
Katz: "Se torniamo in guerra andremo più a fondo in Libano"
Se l'esercito libanese non farà rispettare la propria parte dell'accordo di cessate il fuoco si ritornerà in guerra e Israele si spingerà più a fondo in Libano: lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz. "L'esercito libanese deve far rispettare la propria parte dell'accordo di cessate il fuoco, tenere Hezbollah lontano, oltre il fiume Litani e smantellare tutte le sue infrastrutture", ha affermato Katz. "Se non lo faranno e il cessate il fuoco finirà, allora la realtà sarà molto chiara. Se torniamo in guerra, agiremo con forza, andremo più a fondo in Libano", ha avvertito.
Idf: "A Gaza eliminati terroristi coinvolti nell'7 ottobre"
Durante le operazioni in corso nel centro della Striscia di Gaza, l'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso diversi terroristi in attacchi mirati. "Tredici mesi dopo, stiamo ancora eliminando i terroristi che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre", ha riferito l'Idf su X. "L'Idf continuera' ad operarsi per localizzare ed eliminare i terroristi che conducono attivita' terroristiche contro i civili di Israele e coloro che sono coinvolti nel massacro del 7 ottobre", assicurano le forze armate israeliane. In base alle informazioni diffuse dall'Idf su X, con tanto di foto dei presunti terroristi, gli ultimi uccisi a Gaza sono stati Abd Abu-Awad Yusri, Maaz al-Hur, Marzouk al-Hur, Abd al-Razzeq, Maad Abu-Garboua, Ahmed Zahid e Omar Abu-Abdallah.
Idf: "Raid contro una cellula di terroristi in Cisgiordania"
L'Idf ha riferito di aver effettuato un attacco con droni contro una cellula di uomini armati nel villaggio di Aqabah, nella Cisgiordania settentrionale. ll ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese ha reso noto che nel raid ci sono stati due morti e un ferito.
Nyt: Mosca e Teheran pro-Assad "potrebbero non bastare"
"Russia e Iran, i più stretti alleati di Damasco, sono impegnati a sostenere il presidente siriano Bashar al-Assad, inviando aerei da guerra ed esprimendo il loro sostegno diplomatico, mentre le forze governative tentavano di respingere una sorprendente avanzata dei ribelli". Lo scrive il New York Times chiedendosi, in un'articolata analisi a firma di DiViviana Yee, se la retorica unita all'invio di armi "sarà abbastanza per fermare i ribelli, soprattutto perché nessuno dei due Paesi si e' impegnato a inviare truppe di terra". Secondo i media statali siriani e l'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra - entrambi citati dal Nyt - i jet da combattimento russi e siriani hanno finora colpito obiettivi in tutto il territorio conquistato dai ribelli nel nord-ovest della Siria, uccidendo sia civili che combattenti. "Tuttavia, prosegue la giornalista, i ribelli sembrano continuare la loro avanzata attraverso Aleppo, un tempo la più grande città della Siria, e le aree circostanti, combattendo le forze pro-Assad per conquistare altro territorio nella provincia di Hama, nella Siria occidentale" e "non è chiaro quanto supporto possano fornire gli alleati, oggi indeboliti, della Siria". Secondo il giornale, insomma, gia' il fatto che questo mosaico di forze ribelli, in pochissimi giorni, sia riuscito a prendere il controllo di una vasta distesa di territorio governativo sta confermando "le debolezze della partnership che aveva aiutato al-Assad a sopravvivere ad anni di conflitto". Russia e Siria, hanno sostenuto il dittatore siriano, con aiuti diplomatici e militari gia' dal 2011, da quando cioè la ribellione comincio' a minacciare nel 2011 il suo governo autocratico.
Tajani: "Tregua difficile da mantenere ma fare di tutto"
"La tregua regge e deve reggere. È difficile da mantenere ma dobbiamo fare di tutto affinché continui questo cessate il fuoco (in Libano) per arrivare poi a una tregua a Gaza". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto a margine dell'Assemblea Generale Alis, all'Auditorium della Conciliazione a Roma.
Katz: "No distinzioni tra Hezbollah e Libano se tregua non regge"
L'esercito israeliano ''non farà distinzione'' tra i miliziani di Hezbollah e i militari libanesi nel caso in cui l'accordo per il cessate il fuoco non dovesse reggere. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz all'emittente Channel 12 sostenendo che ''l'esercito libanese ha la responsabilità di far rispettare l'accordo sul cessate il fuoco''.
"Se il cessate il fuoco crolla, il Libano non avrà più deroghe. Faremo rispettare l'accordo con la massima risposta e tolleranza zero. Se finora abbiamo fatto distinzioni tra Libano e Hezbollah, non sarà più così", ha detto Katz.
Raid in Cisgiordania, due morti. Idf: "Erano terroristi"
Due persone sono morte e una terza è rimasta ferita in un attacco compiuto dall'IDF con un drone contro nei pressi del villaggio di Aqabah, nella Cisgiordania settentrionale. Secondo fonti palestinesi, le vittime erano a bordo di un'auto. L'esercito isareliano ha dichiarato di aver preso di mira una cellula terroristica.
Rutte: "Oggi re Giordania ospite Ministeriale Nato"
Nel quartier generale della Nato a Bruxelles "questo pomeriggio accoglieremo Sua Maestà, re Abdullah II di Giordania, nella nostra riunione. E' stato ospite molte volte alla Nato, ma è la prima volta che parteciperà alla Ministeriale Esteri". Lo dice il segretario generale della Nato Mark Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles. La Giordania, aggiunge, "è uno dei partner più importanti della Nato nel Medio Oriente: apriremo presto un ufficio di collegamento ad Amman. Si tratta di un passo importante per rafforzare le nostre relazioni nella regione. Sono grato al re per la sua presenza".
Idf: "In attacchi a Gaza uccisi anche terroristi del 7 ottobre"
L'Idf ha fatto sapere che una recente serie di attacchi nel centro di Gaza sono stati uccisi numerosi terroristi di Hamas, di cui almeno sette che avevano partecipato all'assalto del 7 ottobre. L'esercito ha rivelato i nomi dei terroristi coinvolti nel massacro che sono stati eliminati: Abd al-Razak, della Forza Nukhba, Marzouk Alhor, Abd Abu Awd Yusri, Omar Abu Abdullah, Ahmed Zahad, dellaa Nukhba e Maad Abu Gharbua. L'Idf ha dichiarato che sono state effettuate diverse incursioni nell'area del corridoio Netzarim, durante le quali sono stati demoliti edifici utilizzati da Hamas. Durante i raid sono state trovati arsenali.
Media: "Raid israeliano su strada per aeroporto a Damasco"
Un attacco aereo israeliano ha preso di mira un'auto sulla strada che porta all'aeroporto internazionale di Damasco. Lo riporta l'agenzia di stampa statale siriana Sana.