Guerra Israele Medio Oriente, Ong: "Ribelli jihadisti alle porte di Hama in Siria"

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L'Iran è pronto a valutare l'invio di truppe in Siria se il governo di Damasco richiederà formalmente aiuto per far fronte all'offensiva dei ribelli. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Seyed Abbas Araghchi. Violata la tregua in Libano: le forze israeliane hanno colpito 6 villaggi nel sud del Paese, in risposta al lancio di razzi da parte dei miliziani islamici. I ribelli jihadisti filo-turchi sono "alle porte""di Hama, la quarta città della Siria

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Siria, si accende il fronte est tra filo-Usa e filo-Iran

Nel contesto dell'inasprimento del conflitto siriano si è riacceso nelle ultime ore il fronte orientale dove sono presenti forze filo-Usa e forze filo-iraniane a sostegno di rispettivi clienti armati locali. Secondo fonti sul terreno, a conferma di quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, le forze filo-Usa guidate dal Pkk curdo e da tribù arabe cooptate dagli americani tentano di conquistare sette località a est del fiume Eufrate sotto controllo delle milizie filo-iraniane e di altri clan tribali vicini invece all'Iran. Gli scontri sono ancora in corso. 

Media: "Idf ha attaccato un villaggio libanese nel sud"

Il media libanese al Manar, vicino a Hezbollah, ha riferito che l'Esercito israelinao (Idf) ha attaccato con un drone il villaggio di Beit Leaf, nel sud del Paese. 

Fonti: "Pressioni Usa su Israele-Libano, non violate la tregua"

Gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Israele e affinché si astenga da "risposte non proporzionate" e sul Libano per evitare che Hezbollah intensifichi gli attacchi mettendo a repentaglio il cessate il fuoco. Lo riferiscono fonti israeliane ai media locali. Ieri sera l'Idf ha lanciato un'ondata di attacchi aerei in Libano dopo che Hezbollah ha sparato due colpi di mortaio nella zona del Monte Dov, per la prima volta da quando è entrata in vigore la tregua. 

Accordo Hamas-Fatah per governare Gaza dopo la guerra (2)

Il movimento islamico palestinese Hamas e Fatah, il partito del presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, hanno concordato di formare un comitato responsabile dell'amministrazione della Striscia di Gaza dopo la guerra, ha appreso l'Afp dai negoziatori di entrambe le parti. Dopo i colloqui al Cairo sotto l'egida delle autorità egiziane, i due gruppi palestinesi hanno approvato un progetto di accordo che dovrà essere convalidato da un decreto presidenziale di Abbas, secondo un membro della squadra negoziale di Hamas e un altro di Fatah. Secondo il testo del progetto visionato dall'Afp il comitato, composto da dieci a quindici personalità non affiliate all'uno o all'altro movimento, avrebbe autorità su tutte le questioni relative agli aiuti umanitari, all'istruzione, alla sanità, all'economia e alla ricostruzione. 

Accordo Hamas-Fatah per governare Gaza dopo la guerra

Hamas e Fatah hanno raggiunto un accordo sulla formazione di un comitato congiunto per amministrare Gaza dopo la guerra. Lo hanno riferito alcune fonti all'Afp. 

Canada inserisce gli Houthi dello Yemen in lista organizzazioni terroristiche

Il Canada inserisce gli Houthi dello Yemen, il gruppo Ansarallah, nell'elenco delle organizzazioni terroristiche. "L'inserimento di Ansarallah nella lista delle organizzazioni terroristiche contribuisce al nostro impegno per combattere il terrorismo a livello globale e ad allineare il Canada con i nostri degli alleati", afferma in una nota il ministro della Pubblica sicurezza, Dominique LeBlanc.

Gli Houthi controllano ampie aree del nordovest dello Yemen, oltre alla capitale Sana'a. Le autorità canadesi sottolineano come il gruppo dal novembre dello scorso anno abbia "contribuito al caos in Medio Oriente con numerosi attacchi" nel Mar Rosso e non solo, oltre a quelli contro Israele. "Ansarallah - si legge nella nota - è anche strettamente legato alla Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione e a Hezbollah", considerati organizzazioni terroristiche dal Canada.

Iran: "Siamo al fianco della Siria contro il terrorismo"

"Come sempre, l'Iran è al fianco del popolo siriano, del governo e dell'Esercito nella loro lotta contro il terrorismo, ed è pronto ad assistere e sostenere la de-escalation regionale attraverso il dialogo e la diplomazia". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un messaggio su X. Il ministro ha parlato di "importanti colloqui" avuti nei giorni scorsi con il presidente siriano Bashar Al-Assad a Damasco e ha definito "diretta e costruttiva" la conversazione di ieri con il suo omologo turco, Hakan Fidan, ad Ankara. "Tutti concordano: nessuno trae vantaggio da un'altra guerra in Siria. Il conflitto comporta una ricaduta del terrorismo garantita al 100% sull'intero vicinato", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran.

Media: "Delegazione Israele andrà al Cairo per colloqui su ostaggi"

Una delegazione israeliana si recherà nei prossimi giorni al Cairo per partecipare ai colloqui finalizzati al rilascio degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo scrivono i media israeliani citando il quotidiano Al-Akhbar vicino a Hezbollah.

Media: "Accordo Fatah-Hamas per comitato per amministrare la Striscia di Gaza" (2)

Al-Araby Al-Jadeed scrive di avere una copia del documento concordato al Cairo con l'accordo per la costituzione del comitato, composto da palestinesi, per il dopoguerra a Gaza.

Ieri il Cairo aveva confermato la presenza di delegazioni di Fatah e Hamas nella capitale egiziana per colloqui con l'obiettivo di "arrivare rapidamente a un'intesa" riguardo "la gestione delle attività quotidiane nella Striscia di Gaza sotto controllo totale dell'Autorità palestinese".

Gaza finì nel 2007 in mano a Hamas. Israele, che porta avanti una campagna militare contro il gruppo nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, rifiuta qualsiasi futuro ruolo per Hamas a Gaza.

Media: "Da soldati Israele detenzioni arbitrarie e abusi a Hebron"

Soldati israeliani di stanza nella città occupata di Hebron, in Cisgiordania, hanno intensificato una campagna di detenzioni arbitrarie, violenze e abusi contro i palestinesi: è quanto emerge da interviste del Guardian ai residenti colpiti e da una nuova ricerca del gruppo per i diritti umani B'Tselem. Tre persone hanno raccontato di essere state sequestrate per strada mentre svolgevano le loro attività quotidiane con dubbi pretesti, come foto di bandiere palestinesi trovate sui loro telefoni cellulari o accuse di lancio di pietre, riporta oggi il quotidiano britannico. I tre sono stati ammanettati, bendati e portati nelle vicine postazioni militari, dove sono stati sottoposti ad abusi mentali e fisici per ore. Un uomo di 60 anni, Bader a-Tamimi, ha detto di essere stato colpito al torso e sbattuto contro un muro dopo aver chiesto ai soldati di smettere di distruggere la merce nel suo negozio di souvenir. Quanto constatato dal Guardian conferma i risultati di un nuovo rapporto del B'Tselem basato su più di 20 testimonianze simili raccolte a Hebron, dove si trova una forte presenza dell'esercito israeliano, tra maggio e agosto. Secondo il gruppo, infatti, dal 7 ottobre 2023 c'è stato un cambiamento nella portata, nel tipo e nella gravità della violenza inflitta dalle forze israeliane ai palestinesi in Cisgiordania. In più di un incidente, i soldati hanno registrato o trasmesso in streaming gli abusi, apparentemente noncuranti delle ripercussioni. Il rapporto ritrae quello che il direttore esecutivo del B'Tselem con sede a Gerusalemme, Yuli Novak, ha definito un "quadro scioccante delle norme comportamentali violente dei soldati israeliani".

Media: "Accordo Fatah-Hamas per comitato per amministrare la Striscia di Gaza"

Fatah e Hamas hanno concordato l'istituzione di un comitato congiunto per la gestione della Striscia di Gaza, dopo una proposta con la mediazione dell'Egitto. Lo scrive il giornale israeliano Haaretz, secondo cui l'accordo è arrivato i colloqui al Cairo che si sono conclusi ieri e prevede che la commissione si occupi degli aiuti umanitari, anche della distribuzione, dell'amministrazione civile di Gaza e della supervisione della ricostruzione della Striscia e del valico di Rafah, al confine tra l'enclave palestinese e l'Egitto.

E' atteso un decreto da parte del leader palestinese Mahmoud Abbas per la creazione del comitato, che sarà subordinato al governo palestinese per quanto riguarda le questioni amministrative, finanziarie e giuridiche. Sarà composto, secondo la stampa araba, da dieci, quindici persone, anche tecnici.

Onu: in Siria quasi 50mila sfollati in pochi giorni

L'escalation del conflitto nel nord-ovest della Siria ha causato la fuga di quasi 50mila persone nel giro di pochi giorni. Lo ha dichiarato l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), evidenziando una situazione in rapida evoluzione. "Al 30 novembre, più di 48.500 persone erano sfollate, un forte aumento rispetto alle 14mila registrate il 28 novembre", ha dichiarato l'Ocha, il cui responsabile Tom Fletcher ha espresso preoccupazione sulla X per la situazione di 'decine di migliaia di persone' in procinto di fuggire. 



Libano, 9 morti nei raid israeliani in villaggi nel sud

Il ministero della sanità libanese ha riferito che i raid israeliani di stanotte su due villaggi del sud hanno provocato almeno nove morti. In particolare nel villaggio di Haris si contano 5 morti e 2 feriti, secondo un primo bilancio. A Tallousa altre 4 vittime e un ferito, si riporta in un comunicato. 

Onu: 580 mila persone rientrano a casa in Libano

Nelle prime ventiquattro ore seguite all'inizio del cessate il fuoco, quasi 580 mila persone hanno cominciato a rientrare a casa. Lo riporta l'International Organization for Migration. Quasi il 90 per cento degli sfollati ha lasciato i rifugi. Restano nei campi di accoglienza piu' di 22 mila persone. 

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