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Guerra Siria, oltre 400 morti da attacco jihadista. Assad: "Elimineremo ribelli"

©Getty

Continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. Il ministero della Difesa siriano ha annunciato che l'esercito lancerà presto un contrattacco. Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo". Secondo le Ong ci sarebbero già centinaia di vittime, decine sono civili, tra cui un bimbo. Secondo il governo libanese, il leader dell'Hts Abu Mohammad al-Jolani è stato ucciso in un raid

Media: Assad tornato a Damasco, ieri a Mosca ha visto Putin

I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. Il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin.

Al Terra Santa College di Aleppo danni, non ci sono vittime

Non ci sono né vittime né feriti e i frati francescani di Aleppo "stanno tutti bene". Lo riferiscono all'Ansa fonti locali vicine ai francescani, dopo il raid che ha colpito il Terra Santa College. L'istituto si trova all'interno del compound del convento di Aleppo, vicino alla chiesa dove stasera era in programma la celebrazione della messa vespertina della prima domenica d'Avvento.

Tajani: “Collegio francescano Aleppo colpito da raid russo”

"Il Collegio francescano Terra Sancta di Aleppo è stato colpito da un attacco russo che ha causato gravi danni. Faccio appello a tutte le parti in conflitto in Siria perché sia tutelata la popolazione civile. Continuiamo ad assicurare ogni possibile assistenza agli italiani in Siria". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.


Testimone italiano: raid vicino palazzo governatore Aleppo

"Poco fa un raid aereo ha preso di mira il centro di Aleppo, vicino al palazzo del  governatorato. Non sappiamo se ci sono morti o feriti. Il bilancio invece dell'attacco all'ospedale universitario di stamani parla adesso di 12 civili morti e 23 feriti. L'ambasciata francese stava organizzando un convoglio sperando di uscire da Aleppo ma per oggi non è possibile, sembra siano in aumento gli scontri nelle aree fuori dalla città". A dirlo è Davide Chiarot, operatore della Caritas Italiana che vive non lontano dal centro di Aleppo nella Comunità del Movimento dei Focolari. Si trova in Siria da due anni. 

Ong: almeno 48 civili uccisi in Siria, anche un bimbo

Almeno 48 civili su un totale di 372 vittime sono stati uccisi da quando mercoledì si sono intensificati gli scontri tra i ribelli anti-regime e l'esercito siriano. Lo afferma l'Osservatorio siriano per i diritti umani. L'organizzazione afferma che tra i civili è stato ucciso un bambino durante gli attacchi ad Al-Atareb; 4 studenti universitari hanno perso la vita per i razzi lanciati da Hayat Tahrir al-Sham in un dormitorio studentesco ad Aleppo. Quattro persone sono morte negli attacchi aerei russi su un campo profughi a Idlib e 16 nei raid aerei sulla rotonda di Al-Basel, 23 in varie zone di Idlib e nelle zone di Al-Atareb. 

Netanyahu: monitoriamo la Siria, difendiamo interessi di Israele

"Monitoriamo costantemente ciò che accade in Siria, siamo determinati a difendere gli interessi vitali dello Stato di Israele e a preservare i successi della guerra. Facciamo rispettare in modo molto rigoroso l'accordo di cessate il fuoco in Libano. Ogni violazione avrà una risposta immediata e forte dall'Idf". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in visita oggi insieme con il Ministro della Difesa Israel Katz la base di reclutamento di Tel Hashomer. "Siamo qui con i nuovi arruolati nella brigata corazzata. C'è un grande aumento nel reclutamento. C'è un'enorme energia, e questa energia appartiene alla generazione della vittoria, noi vinceremo", ha dichiarato. 

Attacchi russi su Idlib, otto civili uccisi e 50 feriti

Almeno otto civili sono stati uccisi dai raid aerei della Russia, alleata di Damasco, a Idlib, bastione di ribelli che hanno lanciato una vasta offensiva contro le forze governative. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Gli attacchi aerei russi hanno preso di mira oggi uno dei campi per sfollati" nella citta' di Idlib, "uccidendo otto civili tra cui due bambini e una donna, e ferendone piu' di 50", ha denunciato la stessa fonte. 

Siria, media Turchia: Assad bombarda ospedale Aleppo

Gli aerei da guerra del regime di Damasco hanno colpito l'ospedale universitario di Aleppo, la citta' che i ribelli di Hayat Tahrir al Sham hanno sottratto al controllo dei militari fedeli al presidente Bashar Al Assad. A riferirlo sono i media turchi, che parlano di almeno 5 morti e mostrano anche video condivisi sul canale web dei ribelli. Gli stessi media turchi pubblicano video di Hayat Tahrir al Sham in cui si vedono 30 militari di Damasco prigionieri dei miliziani nella localita' di Hanaser. 

Damasco: “Rinforzi a Hama per la controffensiva”

Ulteriori rinforzi delle forze armate siriane sono arrivati nella provincia di Hama, al confine con Aleppo e Idlib, per sostenere l'offensiva dell'esercito nella zona: lo ha dichiarato il comando generale siriano in un comunicato, ripreso dalla Tass. "Ulteriori rinforzi militari delle nostre forze armate, tra cui uomini, armi pesanti e lanciarazzi, sono arrivati nel nord di Hama per sostenere l'offensiva delle nostre forze armate in questa zona", ha detto il comando generale in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Facebook.

Siria: “Almeno 370 morti dall'inizio dell'offensiva”

Almeno 372 persone sono state uccise, tra cui almeno 20 civili, da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Bashar al-Assad mercoledì scorso, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, la ong basata nel Regno Unito che monitora da anni il conflitto siriano. Lo riferisce il Guardian. Il bilancio delle vittime include anche il personale militare. La tv di Stato siriana ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza fornire prove o dettagli.

Francescano ad Aleppo: “Acqua scarseggia, si sentono spari”

Ad Aleppo "l'acqua comincia a scarseggiare". Lo ha detto all'Ansa padre Bahjat Karahach, il superiore dei francescani ad Aleppo. "In alcuni punti di distribuzione hanno fornito del pane alla gente. La nostra mensa per i poveri è rimasta sospesa ieri ed oggi perché non è ancora chiaro come sarà possibile procurarci il gas". "Alcuni spari e bombardamenti si sentono ogni tanto", "questo spinge molti a cercare di uscire dalla città" ma "sull'unica strada rimasta che collega la città il viaggio è lunghissimo, alcuni sono rimasti bloccati per più di 24 ore". "Noi continuiamo a restare accanto al nostro popolo”. 


Raid russi a Idlib: “8 civili morti”

L'Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che i raid russi sulla città siriana di Idlib per contrastare l'avanzata dei ribelli jihadisti hanno ucciso otto civili. 

Re di Giordania: “Noi per la sovranità e integrità della Siria”

Il re di Giordania Abdullah II ha dichiarato che il suo Paese "è al fianco dei fratelli in Siria e delle sue integrità territoriale, sovranità e stabilità". Il sovrano lo ha detto in una conversazione telefonica con il primo ministro iracheno, Mohammed Shia al-Sudani.

Crisi in Siria, il ministro degli Esteri iraniano è a Damasco

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è arrivato a Damasco, prima tappa di un tour regionale per discutere degli sviluppi nella regione. Il diplomatico iraniano terrà colloqui specifici sui recenti attacchi dei gruppi ribelli contro il governo siriano di Bashar al Assad, sostenuto da Iran e Russia. Teheran accusa gli Stati Uniti e Israele di essere coinvolti negli attacchi lanciati dal gruppo di opposizione Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e dalle forze alleate. Secondo l'agenzia iraniana Irna, Araghchi domani è atteso in Turchia.

Raid russi su Aleppo, 5 uccisi nei pressi dell'università

Cinque morti vengono segnalati da una ong a seguito di raid russi nei pressi dell'università di Aleppo, la città siriana conquistata ieri dai ribelli jihadisti. Il capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani Rami Abdel Rahman ha dichiarato all'Afp che "quattro attacchi aerei russi hanno preso di mira la piazza nei pressi dell'università di Aleppo, uccidendo almeno cinque persone", senza specificare se si trattasse di civili o di combattenti di Hayat Tahrir al-Sham e fazioni alleate.

Assad promette: “Elimineremo con la forza il terrorismo”

Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo" in Siria. Citato dall'agenzia Sana, il presidente siriano, che non si sa dove si trovi al momento, lo ha detto in una conversazione telefonica con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell'Abkhazia, in Georgia. Secondo il leader di Damasco, "il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi".

Papa Francesco: "Prego per la Siria, guerra si è riaccesa. Rispettare tregua in Libano"

Papa Francesco rivolge un pensiero all'ennesimo focolaio di guerra, mai sopito in realtà, che è esploso in Medio Oriente, con gli scontri in Siria. "Preghiamo per la Siria dove purtroppo la guerra si è riaccesa causando molte vittime. Sono molto vicino alla Chiesa in Siria, preghiamo", ha detto durante l'Angelus. Il Pontefice ha poi rivolto un pensiero al Libano dopo il cessate il fuoco, a Gaza e alla guerra in Ucraina. LEGGI L’ARTICOLO 

Ufficiale ribelli: “Rovesciamo il regime di Assad, via l'Iran”

Un ufficiale dei ribelli siriani ha dichiarato in un'intervista alla tv israeliana Channel 12 che "l'intera provincia di Idlib e i suoi sobborghi sono stati conquistati, così come Aleppo, tranne alcune zone, e stanno avanzando verso la regione di Hama". "Abbiamo esaminato gli eventi nel sud del Libano e li abbiamo seguiti, così come la questione dell'accordo di tregua, e abbiamo capito la possibilità che i membri di Hezbollah possono trasferirsi dal Libano in Siria. Pertanto, non c'era altra scelta (che attaccare)", ha detto l'ufficiale. "Vogliamo evitare che ci sia una presenza permanente dei miliziani sciiti arrivati dal Libano, che si trovano in Siria e che sono schierati accanto al regime di Assad. Vogliamo ostacolare il piano dell'Iran di rimanere in Siria". Secondo l'ufficiale del gruppo dei ribelli, "questo è il momento giusto". "Non permetteremo agli iraniani di stabilirsi nelle nostre regioni. La rivoluzione siriana ha ricevuto supporto dall'Iran e dalla Russia, e ha invaso le nostre aree con il sostegno internazionale, in un contesto di silenzio internazionale. Perciò, il nostro obiettivo è rovesciare il regime di Assad". Channel 12 riferisce anche che l'esponente dell'opposizione siriana Fahd al-Masri, attualmente residente a Parigi, ha chiesto "alla leadership israeliana di lanciare attacchi intensivi a partire da oggi contro le posizioni e le forze delle milizie identificate con l'Iran in territorio siriano. È necessario colpire questi siti a Homs, a Damasco e al confine con il Libano. Ciò contribuirà a ripulire le terre siriane. Dalla presenza libanese e dalla presenza militare di Hezbollah e dalle armi della piovra iraniana”.

Media: "I jihadisti siriani sono addestrati da Kiev"

Le milizie jihadiste siriane filo-turche che hanno preso il controllo di Aleppo sono state addestrate dalle forze speciali ucraine dell'intelligence militare di Kiev (Gur), sull'uso delle tattiche sviluppate sul fronte ucraino e sull'uso dei droni: è quanto scrive il sito in lingua inglese Kyiv Post, che cita "social media islamici". In particolare, gli addestratori apparterrebbero al cosiddetto gruppo Khimik. A quest'ultimo, scrive il Kyiv Post, era già stata attribuita la paternità di un attacco contro una base militare russa a sud-est di Aleppo lo scorso 15 settembre, in cui furono distrutti diversi droni d'attacco e altri ordigni e munizioni. "Si è ipotizzato che questi addestratori delle forze speciali ucraine stiano fornendo supporto agli attuali attacchi antigovernativi, anche se non c'è alcuna verifica indipendente di questo coinvolgimento. L'ipotesi di un coinvolgimento ucraino è da vedere in un contesto più ampio, in cui le forze di Kiev prendono di mira le forze russe all'estero. Includendo quindi il supporto alla milizia islamica contro il gruppo Wagner e gli altri mercenari inviati dai russi in Mali lo scorso luglio". A supportare questa ipotesi, scrive ancora il giornale ucraino, le parole dl capo del Gur, Kyrylo Budanov, che nel maggio del 2023 disse: "Continueremo a uccidere i russi ovunque e in qualunque momento fino alla completa vittoria dell'Ucraina".

Amman: "Preoccupazione per la stabilità della Siria"

La Giordania ha manifestato preoccupazione per la situazione in Siria, rifiutando qualsiasi azione che minacci la sicurezza e la stabilità del Paese vicino. Il ministro degli Esteri di Amman, Ayman Safadi, ha ribadito il sostegno del regno all'"integrità territoriale" e alla sovranità della Siria, chiedendo maggiori sforzi diplomatici per raggiungere una soluzione politica che ponga fine al conflitto in corso. 

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