Il Pontefice ha rivolto un pensiero durante l'Angelus all'ennesimo conflitto riesploso in Medio Oriente, con gli scontri tra le forze del governo siriano e i ribelli jihadisti. Poi ha parlato della fragile tregua in Libano, invitando tutti a rispettarla, auspicando uno stop alle armi anche a Gaza. Infine l'appello per la pace in Ucraina: "Guerra e freddo concomitanza tragica"
Papa Francesco rivolge un pensiero all'ennesimo focolaio di guerra, mai sopito in realtà, che è esploso in Medio Oriente, con gli scontri in Siria. "Preghiamo per la Siria dove purtroppo la guerra si è riaccesa causando molte vittime. Sono molto vicino alla Chiesa in Siria, preghiamo", ha detto durante l'Angelus. Il Pontefice ha poi rivolto un pensiero al Libano dopo il cessate il fuoco, a Gaza e alla guerra in Ucraina.
Papa: bene cessate il fuoco in Libano, lo rispettino tutti
"Mi rallegro per il cessate il fuoco che è stato raggiunto nei giorni scorsi in Libano e auspico che esso possa essere rispettato da tutte le parti, permettendo così alle popolazioni interessate al conflitto, sia libanese sia israeliana, di tornare presto e in sicurezza a casa, anche con l'aiuto prezioso dell'esercito libanese e delle forze di pace delle Nazioni Unite", ha sottolineato il Papa all'Angelus, aggiungendo: "La mia speranza è che lo spiraglio di pace che si è aperto", con il cessate il fuoco tra Israele e Libano, "possa portare al cessate il fuoco su tutti gli altri fronti, soprattutto a Gaza".
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Papa: dolore per Ucraina, guerra e freddo concomitanza tragica
Papa Francesco ha rinnovato anche il suo appello per la pace in Ucraina: "Esprimo la mia preoccupazione e il mio dolore per il conflitto che continua a insanguinare la martoriata Ucraina. Assistiamo da quasi due anni ad una tremenda sequenza di morti, di feriti, di violenze e di distruzioni" e "i bambini, le donne, gli anziani ne sono le prime vittime". "Pensiamo che l'inverno è alle porte e rischia di esacerbare le condizioni di milioni di sfollati. Saranno mesi difficilissimi per loro", ha commentato Papa Francesco sottolineando che "la concomitanza di guerra e freddo è tragica". "Mentre ci prepariamo al Natale e mentre attendiamo la nascita del Re della Pace si dia a queste popolazioni una speranza concreta". Il Papa ha quindi ribadito che "la ricerca della pace è una responsabilità non di pochi ma di tutti. Se prevalgono l'assuefazione e l'indifferenza agli orrori della guerra tutta la famiglia umana è sconfitta". "Non stanchiamoci di pregare per quella popolazione così duramente provata ed imploriamo a Dio il dono della pace", ha concluso.