Continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. Il ministero della Difesa siriano ha annunciato che l'esercito lancerà presto un contrattacco. Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo". Secondo le Ong ci sarebbero già centinaia di vittime, decine sono civili, tra cui un bimbo. Secondo il governo libanese, il leader dell'Hts Abu Mohammad al-Jolani è stato ucciso in un raid
Continua l'avanzata dei ribelli jihadisti (CHI SONO) che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. I jihadisti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hrs) e le fazioni alleate contro il regime di Bashar al-Assad stanno avanzando nella provincia centrale siriana di Hama. Il ministero della Difesa siriano ha annunciato che l'esercito lancerà presto un contrattacco. E, secondo il governo libanese, il leader dell'Hts Abu Mohammad al-Jolani è stato ucciso in un raid aereo compiuto da caccia russi su Aleppo.
Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo" in Siria. Secondo il leader di Damasco, "il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi".
Negli scontri tra miliziani e militari ci sono già centinaia di morti, anche a causa dei nuovi bombardamenti russi. E sono migliaia i civili che stanno scappando. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti, il bilancio delle vittime dell'offensiva dei ribelli jihadisti sale a 412 vittime. Il bilancio di cinque giorni di scontri e attacchi aerei "ha raggiunto le 412 vittime", ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, tra cui 214 ribelli di Hayat Tahrir al-Sham e delle fazioni alleate che hanno lanciato l'offensiva, 137 forze filogovernative e 61 civili, 17 dei quali oggi.
Intanto l'esercito siriano ha annunciato di aver espulso i ribelli islamici sostenuti dalla Turchia da due aree della provincia di Hama, nel centro del paese arabo, dove erano arrivati come parte di un'importante offensiva contro le posizioni controllate dal governo del presidente Bashar al-Assad. "L'Iran appoggerà con forza il governo e l'esercito siriani contro i gruppi terroristici": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, citato dall'agenzia Irna.
Per approfondire:
- Perché l’attacco ad Aleppo in Siria è legato al cessate il fuoco in Libano? L’analisi
- Guerra in Siria, chi sono i ribelli jihadisti che hanno conquistato Aleppo
- Papa Francesco: "Prego per la Siria, guerra si è riaccesa. Rispettare tregua in Libano"
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Blinken chiama Ankara: "Urge de-escalation in Siria"
Il segretario di Stato americano ha chiamato il ministro degli esteri turco per discutere "della necessità di allentare l'escalation" in Siria, dove i gruppi ribelli filo-turchi hanno inferto un duro colpo al regime di Bashar al-Assad, prendendo il controllo di diversi territori nei giorni scorsi. Durante il colloquio, Anthony Blinken ha sottolineato al suo omologo turco, Hakan Fidan, "la necessità di allentare la tensione e di proteggere le vite e le infrastrutture dei civili", secondo un comunicato stampa del Dipartimento di Stato americano
Mosca: uccisi 320 miliziani e distrutti 60 veicoli in Siria oggi
L'esercito governativo siriano e le forze aerospaziali russe continuano a respingere i ribelli a Idlib, Hama e Aleppo e hanno ucciso almeno 320 miliziani e distrutto oltre 60 veicoli da combattimento nell'ultima giornata. Lo ha affermato Oleg Ignasyuk, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti opposte in Siria - divisione del ministero della Difesa russo - citato dalla Tass. "Durante la giornata, sono stati lanciati missili e bombe su aree di dispiegamento di miliziani e sui loro depositi di armi e munizioni, postazioni di artiglieria e difesa aerea e centri di controllo. Almeno 320 militanti sono stati uccisi e 63 veicoli corazzati e altri veicoli da combattimento sono stati distrutti", ha affermato.
Chi sono i ribelli jihadisti che hanno conquistato Aleppo
La guerra civile in Siria sta conoscendo in questi giorni una improvvisa recrudescenza. Le forze ribelli che si oppongono al governo guidato da Bashar al-Assad hanno lanciato un’offensiva contro l’esercito regolare descritta dalla BBC come "la più ampia da anni". E sabato hanno preso il controllo di Aleppo, la seconda città più grande del Paese già al centro di violentissimi combattimenti in passato. Ecco chi sono i ribelli jihadisti. LEGGI L’ARTICOLO
Mosca: 'Aiutiamo esercito Assad contro ribelli in 3 province'
L'esercito russo ha affermato che sta aiutando l'esercito siriano a "respingere" le forze ribelli in tre province del nord della Siria, sostenendo così il governo guidato dall'alleato di Mosca Bashar al-Assad. "L'esercito arabo siriano, con l'assistenza delle Forze aerospaziali russe, sta continuando la sua operazione per respingere l'aggressione terroristica nelle province di Idlib, Hama e Aleppo", ha affermato l'esercito russo in un comunicato sul suo sito web.
Siria, ministro Esteri Iran ad Assad: con voi contro terrorismo
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha ribadito il "sostegno globale al governo, alla nazione e all’esercito siriano nella lotta al terrorismo" per "proteggere la stabilità e la sicurezza regionale". E' quanto riferisce l'agenzia di stampa iraniana Irna in merito alla visita a Damasco del capo della diplomazia di Teheran che ha incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad.
Roma a Mosca: evitare raid a strutture religiose e civili
Dopo il raid aereo russo ad Aleppo che ha colpito il Terra Sancta College provocando danni materiali, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto all’ambasciatrice d’Italia a Mosca, Cecilia Piccioni, di compiere un passo presso le autorità russe. Lo riferisce la Farnesina in una nota. L’ambasciatrice domani verrà ricevuta al ministero degli Affari Esteri della Federazione per un incontro già programmato e presenterà la richiesta di rafforzare le procedure per evitare che nuovi attacchi militari possano per errore colpire altri istituti religiosi o comunque installazioni civili ad Aleppo e nella regione in cui sono in atto combattimenti.
Damasco: 'Uccisi decine di terroristi e di loro leader'
"Aerei da guerra congiunti siriano-russi hanno preso di mira questa sera con un attacco aereo un raduno di leader terroristi e un folto gruppo di loro membri nei pressi dello stadio Al-Hamdaniya, nel governatorato di Aleppo, provocando l'uccisione di decine di terroristi e di loro leader". Lo scrive l'agenzia ufficiale siriana Sana nel suo account X, citando fonti militari.
Farnesina, primi italiani evacuati da Aleppo a Damasco con Onu
A seguito dell’ingresso ad Aleppo del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham (Hts), le Nazioni Unite hanno avviato un’evacuazione verso Damasco, ancora in fase iniziale. E' quanto riferisce la Farnesina in una nota, precisando che un primo gruppo di auto, con a bordo anche alcuni italiani, è arrivato in città, mentre altri pullman messi a disposizione dell’Onu sono in attesa di partire con un convoglio cui dovrebbero unirsi alcuni connazionali con auto private. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha potuto parlare questo pomeriggio con uno degli italiani partiti da Aleppo che è stato accolto a Damasco nelle strutture della nostra sede diplomatica dall’ambasciatore Stefano Ravagnan. Un limitato numero di religiosi ha deciso di restare ad Aleppo, contando sui buoni rapporti stabiliti dai francescani con tutte le comunità. L'ambasciatore Ravagnan è in costante contatto con loro e con il vescovo di Aleppo. Il ministro segue con attenzione gli sviluppi della crisi e l’ambasciata d’Italia a Damasco è in contatto costante con i connazionali - in maggioranza con doppia cittadinanza - per agevolare la loro partenza in sicurezza dalla città. L’Unità di Crisi della Farnesina, attivata tempestivamente, sta seguendo l’evoluzione della situazione e monitorando il convoglio.
La recrudescenza delle violenze ad Aleppo ha provocato lo sfollamento di circa 10 mila persone, che si aggiungono alle centinaia di migliaia arrivate in Siria nelle ultime settimane, rientrate dal Libano dopo gli scontri fra Israele ed Hezbollah.
Perché l’attacco ad Aleppo in Siria è legato al cessate il fuoco in Libano?
Secondo una valutazione degli analisti israeliani a seguito dell’attacco delle forze jihadiste filo-turche ad Aleppo, ci sarebbe un legame tra questi due eventi. LEGGI L’ARTICOLO
Roma a Mosca: evitare raid su religiosi e civili in Siria
Dopo il raid aereo russo ad Aleppo che ha colpito il Terra Sancta College provocando danni materiali, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto all'ambasciatrice d'Italia a Mosca Cecilia Piccioni di compiere un passo presso le autorità russe. L'ambasciatrice - fa sapere la Farnesina - domani verrà ricevuta al ministero degli Esteri della Federazione russa per un incontro già programmato e presenterà la richiesta di rafforzare le procedure per evitare che nuovi attacchi militari possano per errore colpire altri istituti religiosi o comunque installazioni civili ad Aleppo e nella regione in cui sono in atto combattimenti
Farnesina: primi italiani evacuati da Aleppo con l'Onu
A seguito dell'ingresso ad Aleppo del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham, le Nazioni Unite hanno avviato un'evacuazione verso Damasco, ancora in fase iniziale. Un primo gruppo di auto, con a bordo anche alcuni italiani, è arrivato in città, mentre altri pullman messi a disposizione dell'Onu sono in attesa di partire con un convoglio cui dovrebbero unirsi alcuni connazionali con auto private. Il ministro degli Esteri Tajani ha potuto parlare questo pomeriggio con uno degli italiani partiti da Aleppo che è stato accolto a Damasco nelle strutture della nostra sede diplomatica dall'ambasciatore Ravagnan. Lo fa sapere la Farnesina
Teheran: "Situazione difficile, ma Assad affronterà con successo ribelli"
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, in visita a Damasco domenica, ha affermato che la situazione in Siria è "difficile", ma che il governo del presidente Bashar al-Assad affronterà con successo i ribelli, come ha fatto in passato
Ong: filo-turchi strappano a curdi città chiave nord Siria
I combattenti filo-turchi hanno strappato alle forze curde una città strategica del nord della Siria, in combattimenti paralleli alla grande offensiva ribelle nella provincia di Aleppo. I combattenti "hanno preso il controllo della città di Tal Rifaat" e di diversi villaggi nelle vicinanze, ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, avvertendo che circa 200.000 curdi siriani nella provincia settentrionale di Aleppo sono stati "assediati da fazioni pro-Turchia".
Assad: “Importante sostegno alleati di fronte terrorismo”
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha sottolineato "l'importanza del sostegno degli alleati" di fronte agli "attacchi terroristici". Il leader di Damasco ha incontrato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, volato nella capitale siriana per consulti sulla situazione nel Paese alla luce dell'offensiva lanciata all'inizio della settimana da ribelli jihadisti nel nord. Iran e Russia sono i principali alleati di Assad.
Londra accusa Assad: “Ha creato le condizioni per escalation”
La Gran Bretagna ha incolpato il presidente Bashar al-Assad per l'"escalation" della guerra civile siriana che ha visto la città di Aleppo cadere nelle mani delle forze ribelli. Lo riporta il Guardian. "Il regime di Assad ha creato le condizioni per l'attuale escalation attraverso il suo continuo rifiuto di impegnarsi in un processo politico e la sua dipendenza da Russia e Iran", ha affermato il ministero degli Esteri britannico in una dichiarazione che chiede negoziati e che entrambe le parti "proteggano vite civili e infrastrutture".
Osservatorio: "Le vittime in Siria salgono a 412"
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti, il bilancio delle vittime dell'offensiva dei ribelli jihadisti sale a 412 vittime. Il bilancio di cinque giorni di scontri e attacchi aerei "ha raggiunto le 412 vittime", ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, tra cui 214 ribelli di Hayat Tahrir al-Sham e delle fazioni alleate che hanno lanciato l'offensiva, 137 forze filogovernative e 61 civili, 17 dei quali oggi.
Media Iran: Assad ha incontrato il ministro degli Esteri Araghchi
Secondo l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il ministro degli Esteri della Repubblica islamica dell'Iran Seyyed Abbas Araghchi, in visita a Damasco, ha incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad.
Capo dei Frati minori: “Siamo molto preoccupati per Aleppo”
"L'occupazione di Aleppo e la guerra civile in Siria preoccupa molto, soprattutto chi ha avuto la possibilità di visitarla e di incontrare la gente e ascoltare il loro grido di pace". Lo scrive su X padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell'ordine dei francescani minori, che un anno fa ha visitato i confratelli in Siria. Qualche giorni fa aveva mandato loro una lettera: "Dopo aver visitato le vostre terre l'anno passato, sento ancor più forte la ferita che la guerra apre di nuovo. Penso in primo luogo a voi, fratelli amati, e vi prego di aver cura di voi come potete, perché lo stress e il trauma di questi momenti non sono mai da sottovalutare. Penso alla vostra gente e ai fedeli, dagli adulti ai giovani ai piccoli. Ricordo la vivacità e la speranza, insieme alle fatiche di fronte a un futuro che appare troppo incerto", il messaggio del Capo dei frati minori ai confratelli che vivono in Siria.