I media israeliani riferiscono che domani il presidente Usa e quello francese annunceranno il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano e nel nord dello Stato ebraico. Fonti Israele: accordo su cessate il fuoco trasmesso oggi a governo di Beirut. "Il recente mandato di arresto emesso dalla Cpi contro il premier israeliano Netanyahu e l'ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra", ha detto la Guida suprema dell'Iran
Cnn: 'Ok Netanyahu in linea principio a tregua in Libano'
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha approvato l'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah "in linea di principio" durante una consultazione sulla sicurezza con funzionari israeliani ieri sera. Lo ha affermato una fonte a conoscenza della questione citata dalla Cnn online. Israele ha ancora delle riserve su alcuni dettagli dell'accordo, che si prevedeva sarebbero stati trasmessi al governo libanese oggi, ha proseguito la fonte.
Media, attacchi israeliani con droni a Tiro
I droni israeliani hanno colpito due auto mobili con altrettanti droni a Tiro, nel Libano meridionale. Lo riporta al Jazeera, mentre una serie di altri raid hanno interessato Beirut, tra cui tre attacchi aerei nel quartiere Haret Hreik, nella periferia della capitale libanese.
Media, Israele accetta Parigi nell'accordo di tregua
"Israele ha acconsentito alla partecipazione della Francia al comitato che supervisionerà l'accordo di tregua con il Libano". Lo riferisce Sky news Arabia. Finora, durante i colloqui, Israele ha rifiutato di includere Parigi nell'accordo di cessate il fuoco e di integrarla nel meccanismo internazionale di controllo delle violazioni a seguito delle tensioni tra i due Paesi.
Idf, ucciso a Gaza il comandante di Jabalya est a Gaza
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che il comandante del battaglione est Jabalya di Hamas, Ahmed Abd Halim Abu Hussein, è stato ucciso in un attacco aereo nel nord della Striscia di Gaza. Secondo l'Idf, nell'operazione è stato eliminato anche un altro terrorista che aveva preso parte al massacro del 7 ottobre nel sud di Israele. Abu Hussein era responsabile della pianificazione di numerosi lanci di razzi e mortai contro Israele e le truppe operative a Gaza.
Gaza, 44.235 persone uccise in più di 13 mesi di guerra
Sono almeno 44.235 le persone che uccise in più di 13 mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Lo rende noto il ministero della Salute della Striscia di Gaza controllato da Hamas, aggiungendo che il bilancio include i 24 morti dell'ultimo giorno. Il ministero inoltre ha affermato che 104.638 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.
Tajani, Iran contrario o vuole allungare tempi su tregua Libano
Sul possibile accordo per un cessate il fuoco in Libano "l'Iran mi pare che sia un po' contrario o quantomeno vuole allungare i tempi, vediamo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ai microfoni del Tg2 al suo arrivo ad Anagni per il G7 Esteri. "Intanto ho incontrato stamane il ministro degli Esteri libanese che ha ribadito la solidarietà e l'impegno a difesa dei nostri militari e ha dichiarato inaccettabili gli attacchi di Hezbollah. Per noi è importante che le autorità libanesi siano dalla parte della legittimità dell'azione dei nostri militari, e contiamo di essere sempre più protagonisti in futuro per la costruzione e la difesa della pace in Libano", ha aggiunto.
Tajani a Bou Habib, forte impegno Italia per cessate fuoco
"Con il Ministro libanese Abdallah Bou Habib ho confermato il forte impegno dell'Italia per un cessate il fuoco e a tutela della presenza dell'Unifil. Abbiamo discusso della fondamentale importanza dei negoziati diplomatici per raggiungere la pace". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un post su X.
Ministro dell'Egitto: "Frustrante avere a che fare con Paese che si sente sopra la legge"
L'Egitto sta ''lavorando molto duramente con gli Stati Uniti e con il Qatar per un accordo che preveda il cessate il fuoco completo per Gaza, l'ingresso di aiuti, il rilascio di tutti gli ostaggi e di alcuni detenuti palestinesi''. Ma anche se ''siamo stati molto vicini a un accordo'' è stato ''molto frustante avere a che fare con un Paese che si sente al di sopra della legge''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Abdelatty intervenendo ai Med Dialogues in corso a Roma.
''La supremazia militare non porta la pace a Israele e ai Paesi vicini'', ha aggiunto, sottolineando che la stabilità regionale passa dal ''riconoscimento dei diritti del popolo palestinese e libanese''. Ma ''quello che sta accadendo da Gaza da oltre un anno è vergognoso, l'Egitto sta facendo tutto il possibile per mettere fine a questa spirale di morte e di violenza'', ha dichiarato.
Cinque palestinesi uccisi in attacco israeliano a Jabalia
Cinque persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano su Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera, mentre l'agenzia di stampa palestinese Wafa aggiunge che diverse altre persone sono rimaste ferite nell'attacco.
Katz incontra il responsabile del Pentagono per la regione, focus sulla tregua in Libano
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha incontrato a Tel Aviv il vice assistente segretario alla Difesa degli Stati Uniti per la politica in Medio Oriente, Dan Shapiro. L'incontro - ha riferito l'ufficio di Katz al Times of Israel - si è incentrato in particolare sulla fine dei combattimenti tra Israele e Hezbollah in Libano.
Al-Maliki: "Anp unica autorità legittima per Gaza, no alla condivisione dei poteri"
''L'Autorità nazionale palestinese è l'unica autorità legittima che ha il diritto di governare a Gaza'' e questo ''non credo sia il momento di parare di condivisione di potere o responsabilità''. Lo ha detto l'inviato speciale e consigliere per gli Affari internazionali del presidente dell'Anp Mahmoud Abbas Riyad al-Maliki che, incontrando i giornalisti a margine dei Med Dialogues in corso a Roma. ''E' il momento che tutte le funzioni palestinesi siano gestite dell'Anp con il supporto della comunità internazionale, sia a Gaza, sia in Cisgiordania'', ha aggiunto.
Il capo della diplomazia dell'Anp ha aggiunto che ''dopo che la guerra finirà saremo in grado di ricostruire Gaza''. Maliki ha sottolineato che ''ci sono sfide importanti'', la prima delle quali sono ''le elezioni, perché i palestinesi devono eleggere il loro presidente e tutti devono avere la possibilità di partecipare al voto e hanno il diritto di formare un governo''.
Due morti in un attacco israeliano fuori da ospedale nel nord di Gaza
Due palestinesi sono stati uccisi e un numero imprecisato di persone è rimasto ferito in seguito a un attacco dell'esercito israeliano avvenuto davanti all'ospedale indonesiano, nel nord di Gaza. Lo rende noto al Jazeera.
Al-Maliki: "L'Italia applichi il mandato d'arresto per Netanyahu"
L'Italia deve ''rispettare la giurisdizione'' della Corte penale internazionale e arrestare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu se dovesse venire in territorio italiano. Lo ha detto il ministro degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Riyad al-Maliki che, incontrando i giornalisti a margine dei Med Dialogues in corso a Roma, ha ''chiesto al governo italiano di essere chiaro nel rispettare la decisione della Corte penale internazionale''.
''Se non lo facesse applicherebbe un doppio standard nei confronti di Netanyahu'', ha aggiunto, affermando che al primo ministro israeliano verrebbe riconosciuto ''il diritto di abusare del diritto internazionale''.
Il ministro del Libano Bou Habib: "Aiuto dell'Europa per difenderci"
Per raggiungere la pace in Libano, ci deve essere un cessate il fuoco immediato, deve finire l'occupazione del territorio libanese e ulteriori truppe devono essere dispiegate nel sud. Lo ha detto il ministro degli Esteri del Libano, Abdallah Bou Habib, in apertura della decima edizione dei Med Dialogues a Roma. All'inizio del suo discorso, ha evidenziato i legami storici tra il Medio Oriente e il Mediterraneo in termini culturali, di interessi, di cooperazione ma anche di sfide e conflitti, sottolineando "l'opportunità di cooperare insieme in questo mondo globale". Bou Habib ha espresso una "ferma condanna" degli attacchi all'Unifil, "da qualunque parte vengono compiuti", definendo "ingiustificato" quello che ha recentemente colpito il contingente italiano. "Ribadiamo la necessità di rispettare la sicurezza e l'incolumità di tutte le truppe", ha sottolineato il ministro libanese. Secondo Bou Habib, il Libano ha bisogno dell'aiuto e del sostegno dell'Occidente per costruire forze armate e di sicurezza in grado di difendere e proteggere i suoi territori. "I nostri sforzi per costruire forti istituzioni militari e di sicurezza non si sono concretizzati. Affinchè ciò accada, abbiamo bisogno del vostro supporto per costruire forze armate e di sicurezza per difendere e proteggere i nostri territori. Le sfide rimanenti richiedono sforzi collettivi nazionali e internazionali per costruire un solido apparato di sicurezza libanese. Il nostro obiettivo principale e' di dare potere all'autorità nazionale legittima come garante della sicurezza e della pace. In questo contesto, l'attuazione simmetrica e completa della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è la chiave per la stabilità", ha aggiunto il capo della diplomazia libanese. Ha poi assicurato che Beirut è "pronta a soddisfare i propri obblighi stipulati nella risoluzione 1701". Cio' significa letteralmente che "non ci saranno armi senza il consenso del governo del Libano e nessuna autorità diversa da quella del governo del Libano", ha insistito Bou Habib.
Gantz: "Cessate il fuoco ma mani libere contro Hezbollah"
Il ministro per l'unità nazionale Benny Gantz afferma che Israele dovra' accettare un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah solo se concederà alle IDF la libertà di agire contro il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran, qualora dovesse violare i termini dell'accordo. In un discorso alla conferenza annuale di Ogen, Gantz, ex capo della difesa, afferma che i residenti del nord di Israele "devono essere protetti solo dall'IDF, scrive il Times of Israel. Non dagli osservatori internazionali UNIFIL, non dall'esercito libanese
e non da una forza europea". "Non dobbiamo tornare alla realtà del 6 ottobre", afferma, riferendosi al periodo precedente all'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele, seguito il giorno dopo dall'inizio delle scaramucce quasi quotidiane con Hezbollah sul confine settentrionale. Gantz sostiene che qualsiasi accordo di cessate il fuoco deve basarsi sulla risoluzione 1559 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che esorta il governo libanese a smantellare Hezbollah e a stabilire il pieno controllo del suo territorio, e sulla risoluzione 1701, che chiede alle forze di Hezbollah di ritirarsi dal confine israeliano, a nord del fiume Litani. "Ciò che è chiaro", afferma, "è che qualsiasi accordo deve consentire all'IDF libertà di azione, sia contro minacce immediate che contro un rinnovato rafforzamento di Hezbollah". Afferma che le IDF devono continuare la loro attivita' offensiva contro Hezbollah in un "modo più incisivo, anche contro le infrastrutture libanesi, se necessario" finchè non saranno soddisfatte le condizioni richieste da Israele per un cessate il fuoco.
Eau diffondono i nomi dei presunti assassini del rabbino
Gli Emirati Arabi Uniti pubblicano i nomi e le foto dei tre sospettati dell'omicidio del rabbino Zvi Kogan, lo scrive il Times of Israel. Tutti e tre gli uomini sono uzbeki, secondo il ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti: Olimpi Tohirovich, 28 anni; Makhmudjon Abdurrahim, 28 anni; e Azizi Kamilovich, 33 anni. Gli Emirati Arabi Uniti sottolineano "la determinazione delle autorità di sicurezza competenti ad adottare rapidamente le misure necessarie per scoprire i dettagli dell'incidente, le sue circostanze e i suoi moventi, e a sfruttare le loro capacità umane e professionali, la loro competenza e le loro capacità tecniche che hanno portato all'arresto dei colpevoli".
Lega Araba: "Lo status quo non può sussistere, porterà altro sangue"
"Lo status quo non può sussistere, così temo altro spargimento di sangue negli anni". E' il duro monito sottolineato dal segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheitb intervenendo in apertura dei Med Dialogues a Roma, il quale ha anche ricordato che nel conflitto in corso in Medio Oriente la "parola occupazione è cruciale, perchè non si deve dimenticare che c'è una occupazione in atto" e che la distruzione in corso a Gaza "è il prezzo che i palestinesi pagano ogni giorno e ogni ora per l'occupazione dei territori palestinesi". Il rappresentante della Lega Araba ha rimarcato quindi che "solo il 18% delle terre palestinesi storiche rimane territorio palestinese, sul pretesto dell'autodifesa Israele vuole confiscarlo. Questa è l'agenda, perpetrare l'occupazione, prendere più terre e che venga riconosciuta la sovranità di Israele su tutti questi territtori: ciò è inaccettabile". Il responsabile della Lega Araba ha quindi concluso affermando: "Penso che ci debba essere pace tra Israele e i popoli arabi. E' una convinzione personale. Ma sono profondamente preoccupato per il futuro delle relazioni tra israele e paesi arabi". E ha concluso: "L'obiettivo deve essere una coesistenza pacifica, in sicurezza. Pace e sicurezza per entrambi gli stati. Gli stati arabi non accetteranno mai la cosiddetta pace dimenticando i diritti dei palestinesi".
Idf, colpiti a Beirut sud centri di comando di Hezbollah
L'Idf ha reso noto di aver colpito centri di comando di Hezbollah nel quartiere meridionale di Beirut di Dahiye, baluardo del gruppo filoiraniano in Libano.
Libano, bombardamenti israeliani a sud di Beirut. VIDEO
Ben Gvir, cessate fuoco in Libano sarebbe grave errore
Il ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir chiede al primo ministro Benjamin Netanyahu di respingere la proposta sostenuta dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, definendola "un grave errore", riferisce il Times of Israel. In un post su X, il leader ultranazionalista di Otzma Yehudit avverte che accettare l'accordo di cessate il fuoco significherebbe perdere un'opportunità "storica" per distruggere il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran. Definendolo un "grave errore", esorta Netanyahu ad "ascoltare i comandanti che combattono sul campo proprio ora, quando Hezbollah è sconfitto e desidera ardentemente un cessate il fuoco, è proibito fermarsi". "Non è troppo tardi per fermare questo accordo", aggiunge. "Dobbiamo continuare fino alla vittoria assoluta!" Ben Gvir si è categoricamente opposto a qualsiasi accordo che preveda una cessazione delle ostilità, anche temporanea, sia a Gaza che in Libano, e ha minacciato più di una volta di ritirare il suo partito dalla coalizione nel caso in cui Israele firmasse un accordo di tregua.