Il presidente americano ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio per colpire le forze russe e nordcoreane ma solo nella regione russa di Kursk. Lo scrive Axios, secondo cui la decisione di Biden è stata comunicata all'Ucraina circa tre giorni fa. "I missili parleranno da soli", ha commentato Zelensky. "Punto di svolta", ha detto il ministro degli Esteri ucraino Sybiha. Per Mosca "Biden continua a gettare benzina sul fuoco". Attacco russo a Odessa: almeno 10 morti
Mosca, arrestato agente ucraino: "Preparava attentati"
Un agente ucraino che stava preparando bombe per attacchi terroristici in tre regioni della Russia è stato arrestato nella regione di Kaluga. Lo ha riferito il Centro per le pubbliche relazioni dell'FSB secondo Ria Novosti. "E' stato arrestato un cittadino russo, nato nel 1976, che, nell'interesse dei servizi speciali ucraini, stava assemblando ordigni esplosivi fatti in casa, che sarebbero stati successivamente progettati per essere utilizzati per effettuare attacchi terroristici nelle regioni di Belgorod, Bryansk e Tula", dice il comunicato. Secondo gli investigatori, i servizi speciali ucraini hanno reclutato l'uomo nell'ottobre dello scorso anno. Ha attrezzato un laboratorio per la produzione di esplosivi nella sua casa di campagna. Le bombe fabbricate venivano passate attraverso i nascondigli ad altri agenti che stavano pianificando di compiere attacchi terroristici durante le elezioni presidenziali di marzo. Gli attentati avrebbero dovuto svolgersi negli edifici del dipartimento di polizia e della Camera degli ufficiali a Belgorod e negli uffici di due società energetiche a Bryansk. Inoltre, gli aggressori intendevano far saltare in aria una sottostazione di distribuzione del gas a Tula.
Baerbock: "Kiev deve poter neutralizzare minacce all'origine"
Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha approvato l'annuncio secondo cui il presidente americano Joe Biden è favorevole all'uso di missili a lungo raggio contro determinati bersagli in Russia. Intervenendo sull'emittente rbb Inforadio, Baerbock ha sottolineato l'importanza di consentire all'Ucraina di neutralizzare le minacce all'origine. "Gli ucraini non dovrebbero stare ad aspettare l'arrivo di razzi attraverso il confine, dovrebbero poter distruggere direttamente le rampe di lancio", ha dichiarato.
Trump jr: "Biden vuole la terza guerra mondiale"
"Sembra che il complesso militare-industriale voglia assicurarsi di far scoppiare la terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite. Bisogna bloccare quei trilioni di dollari". Così Donald Trump jr, figlio del presidente eletto, attacca su X la decisione di Joe Biden di autorizzare Kiev a usare gli Atacms contro la Russia.
Cremlino: "Il colloquio con Scholz richiesto da Berlino"
Il colloquio tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo, Vladimir Putin, avvenuto venerdì scorso si è svolto su iniziativa della parte tedesca. Lo ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riportano le agenzie russe.
Peskov sui missili: "Biden getta benzina sul fuoco"
L'amministrazione americana uscente di Joe Biden continua a "gettare benzina sul fuoco e a provocare una maggiore escalation in merito al conflitto" in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle notizie sull'autorizzazione di Washington a Kiev di utilizzare contro la Russia i missili Atacms. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Il Cremlino sui missili: "Ulteriore aumento delle tensioni"
Se dovesse essere confermato il permesso americano a Kiev di utilizzare i missili Atacms contro la Russia, ciò significherebbe "un ulteriore aumento delle tensioni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Peskov ha aggiunto che l'uso di missili Atacms o altri vettori a lungo raggio forniti da Paesi occidentali da parte dell'Ucraina per colpire il territorio russo fa rischiare un coinvolgimento diretto di questi Paesi nel conflitto, perché sarebbero azionati da "specialisti militari" occidentali. "Questi attacchi non sono effettuati dall'Ucraina, ma da quei Paesi che danno il permesso, perché il puntamento e la manutenzione non sono effettuati dalle forze ucraine, bensì da specialisti militari dai Paesi occidentali", ha affermato Peskov, ricordando quanto detto in passato dal presidente Vladimir Putin. "Questo cambia radicalmente le modalità del loro coinvolgimento nel conflitto", ha aggiunto il portavoce.
Media: "La Germania fornirà all'Ucraina 4.000 droni kamikaze"
La Germania intende iniziare a rifornire l'Ucraina di 4.000 droni kamikaze ad elevata autonomia e potenti contromisure elettroniche per non essere rilevati, secondo quanto scrive il tabloid tedesco Bild, ripreso anche dall'Ukrainska Pravda, che cita fonti e lo stesso ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. Si tratta, scrive l'Ukrainska Pravda, di armi prodotti dalla Helsing e bollati dalla Bild come "mini-Taurus", con riferimento ai potenti missili da crociera a lungo raggio Taurus, di cui Berlino non ha autorizzato la consegna a Kiev. "Una caratteristica speciale del drone - scrive il giornale ucraino - è il software moderno, che lo aiuta a 'orientarsi' sul terreno utilizzando numerosi marcatori e a volare verso il bersaglio anche in condizioni meteorologiche difficili" e a "sfuggire all'alle apparecchiature di guerra elettronica. Una volta che il drone ha identificato il bersaglio e l'operatore lo ha confermato, è poi in grado di effettuare l'uccisione autonomamente, anche se si perde la comunicazione".
Francia: "Aperti al via libera per colpire i target russi"
La Francia conferma l'apertura all'ipotesi di dare il via libera all'Ucraina di usare le sue armi per colpire obiettivi militari in territorio russo. "Abbiamo detto apertamente che questa era un'opzione che avremmo preso in considerazione, ossia quella di consentire di colpire un obiettivo da dove la Russia sta attualmente aggredendo il territorio ucraino. Quindi niente di nuovo su questo fronte", ha evidenziato il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot al suo arrivo al Consiglio Esteri.
Lituania: "L'Ue ha fallito, la de-escalation non funziona"
"Credo che siamo arrivati a un punto in cui è giusto dire che la strategia del modo in cui abbiamo aiutato l'Ucraina durante il periodo di tre anni, quasi 1000 giorni, è fallita. Una pace attraverso la de-escalation è una strategia fallimentare e che non ha funzionato. Ne abbiamo bisogno di una nuova. Abbiamo bisogno di una strategia che venga dalla forza. La stessa strategia che e' stata richiesta dagli Stati baltici, dall'Ucraina stessa, da altri che sostengono davvero l'Ucraina". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "E quando parlo di forza, parlo di armi. Parlo di una vera rimozione di tutte le restrizioni e di una strategia effettivamente vincente. Dalla strategia vincente, potremmo arrivare a un punto in cui tutte le telefonate, tutto avrebbe effettivamente senso, perchè ora non ce l'hanno, perchè siamo ancora nella modalità strategia di de-escalation e questa è fallita. Quindi spero che possiamo porre fine a tutto questo e tornare davvero con una nuova forza con le nuove amministrazioni e trovare una soluzione effettiva e un supporto effettivo all'Ucraina che aiuterebbe l'Ucraina a vincere", ha aggiunto.
Filorussi: "Cannonata ucraina su minibus nel Donetsk, 10 feriti"
Dieci persone sono rimaste ferite oggi quando un colpo di artiglieria ucraino si è abbattuto su un minibus nella città di Gorlovka, nella parte della regione di Donetsk occupata dai russi. Lo ha riferito il sindaco, Ivan Prikhodko, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Guterres: "Inaccettabili gli attacchi russi ai civili e alle infrastrutture energetiche"
Antonio Guterres "condanna con forza i massicci raid" con cui la Russia la notte scorsa ha preso di mira "infrastrutture energetiche" in Ucraina. Con una dichiarazione del portavoce Stephane Dujarric, il segretario generale dell'Onu afferma che "attacchi diretti contro i civili e strutture civili sono proibiti dalla legge umanitaria internazionale. Ogni attacco di questo tipo è inaccettabile e deve essere immediatamente interrotto".
Guerra Russia-Ucraina, gli scenari. Tra sforzi diplomatici e offensive sul campo
Lo stanziamento di migliaia di soldati nordcoreani a fianco di Mosca, il nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina approvato dall’Unione europea, l’intensificarsi degli attacchi russi con l’arrivo dell’inverno, le voci e le smentite sull'atomica in mano a Kiev, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca che si avvicina (e con lui un nuovo approccio degli Stati Uniti al conflitto).
Restano molti i fronti aperti nell’ambito della guerra in Ucraina che - come ricordano molte organizzazioni umanitarie – il 19 novembre raggiungerà i suoi mille giorni: era il 24 febbraio 2022 quando Vladimir Putin dava ufficialmente il via alla sua "operazione militare speciale" contro l’Ucraina. L'Europarlamento terrà una sessione plenaria straordinaria per celebrare "coraggio e audacia del popolo ucraino", con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento. GLI SCENARI
Ucraina, missile russo sulla città di Sumy: almeno 10 morti. VIDEO
Borrell: "Il maxi raid è una risposta di Putin al tentativo di dialogo"
Vladimir Putin "in risposta a qualsiasi tentativo di parlare per negoziare ha lanciato l'attacco più pesante contro le infrastrutture civili in particolare le infrastrutture elettriche. E' stato l'attacco più pesante in mesi usando un numero elevato di droni contro tutte le infrastrutture civili in particolare l'elettricità. Quindi non sembra che sia disposto a negoziare". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
Media: "Biden ha autorizzato uso Atacms solo nel Kursk"
Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio per colpire le forze russe e nordcoreane solo nella regione russa di Kursk. Lo scrive Axios. La fonte ha affermato che la decisione di Biden è stata comunicata all'Ucraina circa tre giorni fa e che la motivazione alla base di questa decisione è quella di dissuadere la Corea del Nord dall'inviare altre truppe in Russia per la guerra contro l'Ucraina. I funzionari statunitensi sperano che, se le truppe nordcoreane a Kursk venissero colpite, Pyongyang potrebbe rivedere la decisione di inviare truppe in Russia e il contrattacco russo a Kursk fallirebbe.
Governatore: "Drone ucraino uccide giornalista nel Kursk"
La direttrice di un giornale locale della regione russa di Kursk è stata uccisa in un attacco di un drone ucraino sulla sua auto, secondo quanto ha affermato il governatore, Alexei Smirnov. La giornalista, Yulia Kuznetsova, direttrice di Narodnaya Gazeta, stava trasportando in un luogo sicuro l'archivio della pubblicazione quando la sua auto è stata colpita, ha precisato il governatore, citato dalle agenzie russe. Nell'attacco sono anche rimasti feriti un dipendente del giornale e un agente di polizia.
Kiev, sale a 11 morti e 89 feriti il bilancio del raid a Sumy
Le autorità ucraine hanno rivisto al rialzo il bilancio delle vittime e dei feriti causati dall'attacco missilistico a Sumy di ieri sera: 11 persone sono morte e 89 sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sono due bambini e tra i feriti ci sono 11 bimbi. Lo riporta il Guardian. Volodymyr Artyukh, capo dell'amministrazione militare di Sumy, ha affermato che si tratta di "una tragedia che la Russia ha portato nella nostra terra".
Ucraina, la Cina chiede il cessate il fuoco e una soluzione politica
La Cina ha ribadito il suo appello per una soluzione pacifica della guerra in Ucraina, dopo che Washington ha autorizzato Kiev a usare missili americani a lungo raggio contro obiettivi militari all'interno della Russia. "La cosa più urgente è promuovere il raffreddamento della situazione il prima possibile", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian in un briefing abituale, in risposta alla richiesta di un commento sulla decisione degli Stati Uniti. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese ha poi chiesto "un cessate il fuoco tempestivo e una soluzione politica".
Russia, deputato: "L'uso dei missili non cambierà l'azione in Ucraina"
L'autorizzazione di Washington a Kiev di utilizzare missili americani a lungo raggio per colpire la Russia "non cambierà nulla" nella condotta di Mosca nelle battaglie con l'Ucraina. A riferirlo è un parlamentare russo in un commento all'agenzia pubblica d'informazione Ria Novosti. "Ciò non cambierà il corso dell'operazione, assolutamente nulla. Continueremo a compiere i nostri compiti come abbiamo sempre fatto", ha detto il presidente della commissione del parlamento russo, Andrei Kartapolov. "Questo fattore verrà ovviamente preso in considerazione, ma gli obiettivi fissati da" Vladimir Putin in Ucraina "saranno raggiunti", ha continuato. Nelle scorse ore Joe Biden ha concesso l'autorizzazione a Kiev, un importante cambiamento strategico poche settimane prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. A settembre, Vladimir Putin aveva avvertito che un simile via libera occidentale "significherebbe niente meno che un coinvolgimento diretto dei paesi della Nato nella guerra in Ucraina". Andrei Kartapolov ha spiegato che per contrastare questi missili sarebbe necessario "impedire agli aerei di decollare". "Ci stiamo concentrando attivamente su questo compito, prendendo di mira intensamente le infrastrutture degli aeroporti. Questa è una priorità, perchè se un aereo non decolla, il missile non verrà lanciato", ha sottolineato. Anche se gli ucraini "dichiarano di voler colpire obiettivi militari, spesso colpiscono citta' e centri abitati, il che costituisce un pericolo reale", ha continuato il parlamentare. Per giunta il presidente Putin "ha già indicato cosa ciò significherebbe per i nostri partner occidentali", ha aggiunto Kartapolov. "Penso che non ci sorprenderanno, ne sono convinto", ha detto un altro parlamentare, Vladimir Jabarov, membro della commissione per gli affari internazionali della Camera alta. "Tuttavia, questo è un passo senza precedenti. E' un passo molto importante verso l'inizio della Terza Guerra Mondiale, e gli americani lo faranno sotto la guida di un vecchio che se ne va, che tra due mesi non sarà più responsabile di nulla", ha osservato, avvertendo che "la risposta della Russia sarà immediata".
L'Iran avverte l'Ue su possibili sanzioni per droni a Mosca
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha criticato l'Unione europea (Ue) per sanzioni la cui imposizione sarebbe stata pianificata per oggi contro la flotta navale commerciale iraniana a causa dell'esportazione di droni di fabbricazione iraniana a Mosca per essere utilizzati in Ucraina. "Non esiste alcuna base legale, logica o morale per tale comportamento. Se non altro, costringerà solo a fare ciò che apparentemente cerca di impedire", ha affermato Araghchi, in un messaggio su X, mentre Bruxelles nelle scorse settimane aveva già sanzionato le compagnie aeree iraniane, accusate di avere fornito aerei per il trasporto di missili in Russia. Lo stesso presidente (dell'Ucraina Volodymyr) Zelensky ha confermato che nessun missile balistico iraniano è stato inviato in Russia. Tuttavia, l'Ue si rifiuta di invertire il suo attacco indiscriminato ai passeggeri aerei attaccando le compagnie aeree iraniane, una misura apparentemente motivata dalle nostre inesistenti consegne di missili alla Russia", ha detto il capo della Diplomazia di Teheran, aggiungendo che "ora, l'Ue sta utilizzando lo stesso inesistente pretesto dei missili per colpire anche le nostre linee di navigazione". Il ministro degli Esteri iraniano ha anche lanciato un avvertimento a Bruxelles, affermando che "la libertà di navigazione è un principio fondamentale del diritto del mare. Quando applicata selettivamente da alcuni, tale miopia tende solitamente a ritorcersi contro".