Introduzione
Lo stanziamento di migliaia di soldati nordcoreani a fianco di Mosca, il nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina approvato dall’Unione europea, l’intensificarsi degli attacchi russi con l’arrivo dell’inverno, le voci e le smentite sull'atomica in mano a Kiev, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca che si avvicina (e con lui un nuovo approccio degli Stati Uniti al conflitto).
Restano molti i fronti aperti nell’ambito della guerra in Ucraina che - come ricordano molte organizzazioni umanitarie – il 19 novembre raggiungerà i suoi mille giorni: era il 24 febbraio 2022 quando Vladimir Putin dava ufficialmente il via alla sua "operazione militare speciale" contro l’Ucraina. L'Europarlamento terrà una sessione plenaria straordinaria per celebrare "coraggio e audacia del popolo ucraino", con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento.
Quello che devi sapere
Zelensky: "Con Trump la guerra finirà prima"
- Partendo dal fronte diplomatico, non possono passare inosservati i commenti di Zelensky sull’imminente staffetta Joe Biden-Donald Trump a Washington (l’insediamento sarà il prossimo 20 gennaio 2025): "Sotto l'amministrazione" del tycoon, "la guerra della Russia contro l'Ucraina finirà prima, anche se non esiste una data esatta". In un'intervista a Suspilne, testata del servizio pubblico di Kiev, Zelensky ha assicurato che con Trump si è già sviluppata "un'interazione costruttiva". Il successore di Biden gli avrebbe anche chiesto di partecipare ai negoziati con la Russia, anche se il presidente ucraino sul punto si mostra freddo. "Siamo un Paese indipendente. E noi durante questa guerra abbiamo dimostrato che la retorica del 'siediti e ascolta' non funziona", ha sottolineato. D’altra parte, l’amministrazione di Trump ha annunciato che lavorerà "molto duramente su Russia e Ucraina", perché "la devono smettere".
Per approfondire:
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Lavrov: "Aspettiamo proposte di Trump"
- E mentre resta il giallo sulla telefonata tra Putin e Trump di cui ha parlato nei giorni scorsi The Washington Post, con il Cremlino che parla di "pura finzione", il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov (così come citato dalla Tass) annuncia che aspetterà le proposte del tycoon per la fine della guerra: "Quando un politico dice di non essere per la guerra ma per la pace merita in ogni caso attenzione". Però poi precisa: "Non sappiamo esattamente cosa verrà proposto"
L'Ue sblocca altri 4 miliardi di euro per Kiev
- E in Europa? La Commissione europea ha da poco dato il via libera a un nuovo pagamento di 4 miliardi di euro dall'Ukraine Facility. "Mentre ci avviciniamo al millesimo giorno dell'atroce guerra della Russia, aiuteremo a mantenere in funzione lo stato ucraino mentre il Paese lotta per la sopravvivenza. Siamo qui per il lungo periodo", ha sintetizzato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
La telefonata tra Olaf Scholz e Putin
- Intanto, Berlino e Mosca confermano una telefonata tra i rispettivi leader, a due anni di distanza dall’ultima. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha esortato la Russia a ritirare le truppe, chiedendo di "essere disposta a negoziare con l'Ucraina" per "una pace giusta e duratura" e sottolineando "la determinazione della Germania a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario". Putin ha ribadito la linea che sta tenendo da sempre: un possibile accordo per la fine del conflitto deve "basarsi sulle nuove realtà territoriali", cioè su quanto conquistato finora da Mosca. Il Cremlino ha poi ricordato che Putin, in un discorso al Ministero degli Esteri, ha posto come condizioni per un cessate il fuoco il ritiro delle forze ucraine dalle quattro regioni parzialmente occupate (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson) e l'impegno ufficiale di Kiev a non entrare nella Nato. Si tratta, parzialmente, di alcune delle condizioni che andrebbero a comporre il piano di Trump per la pace
La situazione sul campo
- Mentre le cancellerie discutono, sul campo la guerra va avanti. Mosca continua a puntare, tra le altre cose, al controllo sulle regioni occupate, con il Ministero della Difesa russo che parla della conquista del villaggio di Stepanovka, nella regione orientale del Donetsk. Non solo: un gruppo d'assalto russo è riuscito brevemente a penetrare nella periferia della città di Kupiansk, nel nord est dell'Ucraina, per la prima volta da quando le forze di Mosca sono fuggite nel settembre 2022, come riporta Sky News
Cosa sta succedendo nella regione del Kursk: i soldati nordcoreani
- C'è poi la regione del Kursk, dove - a sorpresa - nei mesi scorsi le truppe di Kiev sono riuscite non solo a entrare, ma anche a prendere il controllo di alcune zone. Qui, secondo il Dipartimento di Stato Usa, hanno ormai iniziato "a impegnarsi in operazioni di combattimento" le truppe nordcoreane, insieme alle forze russe al confine con l'Ucraina. "Posso confermare - spiega il portavoce Vedant Patel - che oltre 10mila soldati della Rpdc sono stati inviati nella Russia orientale e la maggior parte di loro si è trasferita nella regione di Kursk, dove ha iniziato a impegnarsi in operazioni di combattimento con le forze" di Mosca
L'avanzata (difficile) di Mosca nel Kursk
- Per Mosca è fondamentale recuperare il terreno perso nel Kursk. In parte, secondo gli aggiornamenti dell'Institute for the Study of War, starebbe succedendo. Alcuni filmati geolocalizzati nell'area, pubblicati lo scorso 13 novembre, mostrerebbero i soldati di Kiev respingere un assalto meccanizzato russo, indicando appunto i progressi di Mosca. Tuttavia, diversi blogger militari russi scrivono che la velocità di avanzamento è rallentata e che i comandanti starebbero deliberatamente producendo rapporti falsi, esagerando i successi e causando ulteriori perdite
Nuovi attacchi sulla capitale ucraina
- Le forze russe negli scorsi giorni sono anche tornate ad attaccare Kiev: il 13 novembre è partito un attacco combinato con missili e droni. Non succedeva da 73 giorni. Sono stati utilizzati missili da crociera lanciati dall'aria, missili balistici (KN-23, KN-24 e Iskander-M) e droni (Shahed, Geran, Gerbera e Parodya)
Si torna a parlare di atomica e nucleare
- Si torna poi a parlare di atomica. The Times ha scritto che Kiev, se Trump decidesse di non sostenere più l'Ucraina, avrebbe la possibilità di sviluppare una bomba nucleare in breve tempo, per quanto rudimentale. La testata britannica cita come fonte un documento del think tank ucraino Center for Army, Conversion and Disarmament Studies (Cacds), presentato al Ministero della Difesa di Kiev. I diretti interessati hanno però smentito categoricamente: "Non possediamo, sviluppiamo o intendiamo acquisire armi nucleari".
- Nei giorni scorsi, partendo da ambienti russi, si sono diffuse immagini che mostrerebbero le operazioni di equipaggiamento di un missile balistico intercontinentale nucleare della flotta russa, il R-30 Bulava. Confermare la data in cui sono state scattate o la loro veridicità non è facile, ma c'è chi pensa che siano state rilasciate con l'ok di Mosca, per creare "pressione psicologica" sugli avversari".
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