Guerra Israele Medio Oriente, raid mirato dell'Idf su Beirut: obiettivo Hezbollah

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La sicurezza israeliana: "Pericolosa escalation". Tre persone arrestate, il premier e la sua famiglia non erano in casa in quel momento. "Almeno 111 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi nella Striscia di Gaza", lo hanno riferito fonti mediche locali ad Al Jazeera. Tra le vittime ci sono 10 uccisi nella scuola Abu Assi gestita dalle Nazioni Unite nel campo profughi di Shati. Almeno altri 20 sono rimasti feriti nella struttura, che fungeva da rifugio per gli sfollati di guerra

Esercito libanese: “Un soldato ucciso da un raid israeliano”

Un soldato libanese è rimasto ucciso e altri tre feriti, di cui uno in modo grave, in un raid israeliano che mirava "direttamente" alla loro postazione nel sud del Libano. Lo riferisce l'esercito libanese. "Il nemico israeliano ha preso di mira direttamente" una posizione militare a al Mari, "uccidendo un soldato e ferendone altri tre", ha scritto l'esercito su X. Si tratta del dodicesimo soldato libanese ucciso dall'inizio della guerra aperta tra Israele e Hezbollah il 23 settembre.

Idf: “Raid nel nord di Gaza contro obiettivi terroristici”

L'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "obiettivi terroristici" in un settore del nord della Striscia di Gaza dove un raid ha causato 30 morti e decine di dispersi, secondo un nuovo bilancio della protezione civile palestinese. "Proseguono le attività terroristiche nella zona di Beit Lahia", ha riferito l'esercito in un comunicato affidato all'Afp. "Nella notte, diversi raid sono stati condotti contro obiettivi terroristici in quell'area", ha aggiunto, mentre le fonti palestinesi affermano che è stato colpito un palazzo residenziale.

Nahum: “Papa non usi termine genocidio ma aiuti dialogo”

Utilizzare per Gaza il termine genocidio è "sbagliato": Daniele Nahum ne è talmente convinto che il consigliere comunale, già vicepresidente della Comunità ebraica, ha lasciato il Pd lo scorso marzo in polemica con l'uso di questo termine. Perciò è rimasto a dir poco "stupito dalle parole del Santo Padre", secondo cui si dovrebbe valutare se applicarlo nel caso della Palestina. "Evidentemente al Papa è sfuggito il rapporto dell'Onu che ridimensiona il numero di morti a Gaza. Massacro è un termine diverso. Ma usare il termine genocidio - ha spiegato - significa far passare le vittime di ieri come i carnefici di oggi e sta portando a una ondata di antisemitismo in tutto il mondo che dovrebbe preoccupare anche il Santo Padre". "In Israele - ha aggiunto - vivono due milioni di arabi. Uno dei giudici della Corte Costituzionale è un arabo musulmano. Se davvero Israele volesse fare un genocidio dovrebbe partire da quelli che vivono al suo interno". "Spero e credo che il Papa dovrebbe utilizzare un termine più corretto e fare più sforzi per avvicinare le parti. La Santa Sede ha sempre svolto un ruolo diplomatico importante e quindi - ha concluso - può contribuire nello sforzo di avvicinare le due parti".

L'Unifil: pattuglia bersagliata da 40 colpi da attori non-statali

Una pattuglia dell'Unifil, composta da peacekeeper francesi e finlandesi, è stata presa di mira ieri pomeriggio da circa 40 colpi, "probabilmente da attori non statali" mentre attraversava il villaggio di Maarakeh. Lo riferisce la stessa missione Onu in Libano in una nota aggiungendo che, "nonostante alcuni veicoli della pattuglia siano stati colpiti dai proiettili, i soldati delle forze di peacekeeping non sono rimasti feriti". L'Unifil ha informato l'esercito libanese dell'accaduto e ha avviato un'indagine. 

Media: ucciso a Beirut il responsabile dei media di Hezbollah

Un attacco israeliano su un edificio nel centro di Beirut ha ucciso il responsabile delle relazioni con i media di Hezbollah, Mohammed Afif, secondo quanto riferito da due fonti della sicurezza libanese, riporta il Times of Israel. L'attacco è stato effettuato nel quartiere Ras al-Naba'a, nella parte centrale della capitale libanese, e non nella roccaforte di Hezbollah, nella periferia meridionale. Le Idf non avevano diramato alcun avviso di evacuazione prima dell'attacco.

Comunità palestinese: “Il Papa ha sempre difeso diritti”

"Abbiamo sempre ringraziato Sua Santità per la presa di posizione in difesa dei diritti umani, della giustizia e della Pace nel mondo e particolarmente per il riconoscimento del diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione e alla creazione del suo stato libero ed indipendente. Papa Francesco, ha sempre espresso preoccupazione per la lunga sofferenza del popolo palestinese e le atrocità del Medioriente, invitando al rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite e della legalità Internazionale". Lo dichiara Yousef Salman, presidente della Comunità palestinese di Roma e del Lazio.

Damasco: Assad incontra il ministro della Difesa iraniano

Il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh, in visita a Damasco, ha incontrato oggi il presidente siriano Bashar Assad. Durante l'incontro, le due parti hanno discusso di questioni di difesa e sicurezza nella regione, oltre a rafforzare la cooperazione tra i due paesi nella lotta contro il terrorismo, al fine di garantire sicurezza e stabilità nella regione, secondo quanto riportato dall'Irna. In un incontro separato tenutosi ieri sera tra Nasirzadeh e il suo omologo siriano Ali Mahmoud Abbas, le parti hanno chiesto il ritiro delle forze straniere dalla regione. "La Siria svolge un ruolo strategico nella politica estera dell'Iran", ha dichiarato il ministro iraniano, aggiungendo: "Le relazioni tra i due paesi si stanno sviluppando, si supportano a vicenda nei momenti critici".

Angelus, Papa: "Anche le guerre sono destinate a tramontare"

Raid israeliano al centro Beirut: un morto e tre feriti

Il raid israeliano sul centro di Beirut, nel quartiere Ras al Naba, ha causato un morto e tre feriti, secondo il governo libanese. Secondo fonti della sicurezza libanese, nell'edificio colpito, dove secondo la stessa fonte si trovano gli uffici libanesi del partito siriano Baath, c'era anche un dirigente di Hezbollah, che è alleato della formazione siriana.

Sky News: "Tre persone sono state arrestate nelle prime ore di domenica mattina dopo che un paio di bombe stordenti sono state sparate contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Cesarea"

Israele, spedite le prime 1.000 lettere di arruolamento agli ortodossi

Le prime mille lettere di arruolamento nell'esercito sono state spedite oggi in Israele all'indirizzo di ebrei ultra-ortodossi che rifiutano il servizio militare. Si tratta delle prime recapitate su 7.000 previste dalla nuova leva, che per la prima volta è estesa alle comunità Haredim, dopo che l'Alta Corte lo scorso giugno ha decretato che non esistono più barriere giuridiche che che garantiscano l'esenzione dalle armi per chi chiede di non combattere per dedicare la vita allo studio dei testi sacri, come gli studenti delle Yeshiva, che lottano con forza per quello che considerano un loro diritto. Un contenzioso giuridico e politico che dura da decenni e che finora aveva tenuto i giovani ultraortodossi al riparo. L'ordine di spedizione delle lettere è stato emesso dall'ex ministro alla Difesa Yoav Galant, un giorno prima di essere giubilato dal premier Benyamin Netanyahu, e non è stato annullato dal suo successore, Israel Katz. 

Raid israeliano in centro a Beirut, colpita la sede del Baath siriano

Israele ha compiuto un raid in una zona centrale di Beirut. Secondo fonti della sicurezza libanese sarebbe stato preso di mira l'ufficio libanese del partito siriano Baath. 

Il Papa: "La guerra rende disumani, induce a tollerare crimini inaccettabili"

"La guerra rende disumani, induce a tollerare crimini inaccettabili “. Lo ha denunciato ancora una volta il Papa, all’Angelus, facendo un nuovo accorato appello per la pace nel mondo.   “Preghiamo  per la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, in Libano, nel Myanmar, in Sudan : la guerra rende disumani e induce a tollerare crimini inaccettabili; i governanti ascoltino il grido dei popoli che chiedono pace”.

Media, un generale tra gli arrestati per bengala sulla casa di Netanyahu

Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, citato dall'agenzia turca Anadolu, ha rivelato che uno dei tre arrestati, sospettati di aver lanciato bengala contro la residenza del premier Benyamin Netanyahu a Cesarea, è un alto ufficiale della riserva, un generale di brigata, noto per la sua partecipazione attiva alle proteste contro il governo Netanyahu negli ultimi due anni.   L'incidente di sabato arriva quasi un mese dopo un attacco con drone di Hezbollah contro la stessa residenza il 19 ottobre, quando Netanyahu e la sua famiglia non erano in casa. 

Guerra Medio Oriente, il Papa: "Indagare se a Gaza è genocidio. VIDEO

Media, 6 manifestanti fermati davanti alla casa di Netanyahu

Sei manifestanti, tra cui alcuni familiari di ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, sono stati arrestati durante una manifestazione a Gerusalemme, vicino alla residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu. Tra gli arrestati c'è Noam Dan, parente dell'ostaggio Ofer Kalderon. 

Hamas, bilancio della guerra a Gaza è di 43.846 morti

Il ministero palestinese della Sanitè che è controllato da Hamas ha reso noto in un nuovo bilancio che le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza hanno fatto finora 43.846 morti. Almeno 47 persone - ha precisato - sono state ammazzate nelle ultime 24 ore. Altri 103.740, secondo la stessa fonte, sono stati feriti nella Striscia da quando Tel Aviv ha risposto all'efferato attacco del 7 ottobre compiuto da Hamas contro Israele. 

Gaza, il principe saudita Bin Salman ha accusato Israele di genocidio

Il principe ereditario saudita ha chiesto l'immediato cessate il fuoco nella Striscia e in Libano, durante il suo intervento al summit della Lega Araba e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, ha poi invitato Israele a rispettare la sovranità dell'Iran e ad astenersi dall'attaccare il suo territorio. LEGGI L'ARTICOLO

Media, l'attacco israeliano a sud di Beirut "molto violento"

Il nuovo attacco israeliano contro un sobborgo meridionale della capitale del Libano, è stato "molto violento", secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa nazionale libanese Ani.

Ani ha anche precisato che il raid ha colpito il quartiere di Haret Hreik, che era stato oggetto dell'appello all'evacuazione pubblicato su X dal portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee. L'esercito israeliano aveva infatti anticipato di voler colpire questo quartiere dove le milizie filo-iraniane di Hezbollah, a suo dire, avevano infrastrutture. 

Guerra in Medio Oriente, razzi nel cortile della casa di Netanyahu. VIDEO

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