Guerra Medioriente, Tajani: "Colpita palestra base italiana Unifil a Shama. Inaccettabile"
Lo ha detto il ministro degli Esteri a margine della sua visita a Monaco. Tajani al telefono con il collega israeliano Gideon Saar: "Inaccettabili i recenti attacchi contro personale e infrastrutture Unifil". Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. Il piano per il cessate il fuoco è stato illustrato a Trump dal ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer a Mar-a-Lago. Nuovi attacchi alla periferia sud di Beirut dopo un ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano
Il Libano studia la proposta americana per un cessate il fuoco
Il Libano sta studiando una proposta americana per il cessate il fuoco. Lo hanno riferito oggi all'Afp due funzionari del governo libanese, quasi due mesi dopo l'inizio della guerra tra l'esercito israeliano e Hezbollah. Un alto funzionario libanese ha precisato che l'ambasciatrice americana a Beirut Lisa Johnson aveva presentato un piano in 13 punti al primo ministro Mikati e al presidente del Parlamento Nabih Berri. In caso di accordo su questa "proposta americana", "ci sarà un cessate il fuoco di 60 giorni", ha detto il funzionario, sottolineando che Israele non ha ancora fornito una risposta.
Presidente Parlamento Libano: "Inaccettabile piano Usa"
Il Presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, ha confermato che è in fase di valutazione una proposta di cessate il fuoco inviata dagli Stati Uniti, ma che il testo, così com'è, è inaccettabile per il Libano. Lo riporta l'agenzia di stampa nazionale (NNA). Berri ha affermato che la proposta include la formazione di un comitato per supervisionare l'attuazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, che impone il disarmo di Hezbollah e il suo ritiro dal confine con Israele oltre il fiume Litani. Berri ha affermato che questo meccanismo è discutibile, ma che le discussioni si stanno comunque svolgendo in un'"atmosfera positiva". Berri ha anche respinto le voci secondo cui la proposta includerebbe lo spiegamento di forze NATO o di altre forze in Libano o qualsiasi tipo di libertà di movimento per l'esercito israeliano in Libano.
Tajani sente Saar: "Inaccettabili gli attacchi all'Unifil"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un primo contatto telefonico con il collega israeliano, Gideon Saar, al quale ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione Onu in Libano e l'inaccettabilità dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture, compreso il recente episodio dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la base italiana di Unifil. Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato.
In Libano altri raid Israele: 3.445 morti da 8/10/23 (2)
Prima dell'attacco a Beirut sud, un drone israeliano ha anche ucciso tre persone e ne ha ferite altre nove in un attacco aereo su un quartiere residenziale nella città meridionale di Tiro. L'agenzia di stampa ufficiale del Libano ha riferito che l'attacco è avvenuto nel distretto di al-Zira. L'attacco del drone ha causato danni significativi all'area presa di mira. Le squadre di soccorso, supportate dall'esercito, continuano a cercare le persone scomparse sulla scena. Tiro è un'antica città costiera del Libano, famosa per il suo sito patrimonio dell'umanità UNESCO. Prima che Hezbollah e Israele iniziassero a scambiarsi colpi di pistola oltre confine l'anno scorso, almeno 50.000 persone vivevano a Tiro, una città vivace che ospita cristiani e musulmani.
In Libano altri raid Israele: 3.445 morti da 8/10/23
Cinquantanove persone sono state uccise ieri negli attacchi israeliani in Libano, portando il totale delle vittime dall'ottobre dell'anno scorso ad almeno 3.445, con 14.599 feriti. Lo ha affermato il ministero della Salute libanese in una nota. I dati non fanno distinzioni tra civili e combattenti. Israele ha preso di mira il gruppo terroristico Hezbollah, che ha iniziato a lanciare attacchi transfrontalieri quasi quotidiani contro Israele a partire dall'8 ottobre 2023. Oggi l'agenzia di stampa nazionale libanese riporta la notizia di un violento attacco nel sobborgo meridionale di Ghobeiry a Beirut. Il raid aereo e' avvenuto poco dopo che l'esercito israeliano aveva diramato un avviso di evacuazione. In precedenza, diversi attacchi avevano colpito il quartiere di Burj al-Barajneh e la zona di Ghobeiry, nella periferia meridionale della capitale libanese.
Sondaggio: "Il 69% degli israeliani vuole accordo"
Un sondaggio trasmesso su Channel 12 mostra che il 69% dell'opinione pubblica è favorevole a un accordo sulla presa di ostaggi che porrebbe fine alla guerra a Gaza, rispetto al 20% che sostiene la continuazione della guerra. L'undici percento degli intervistati ha affermato di non sapere con certezza quale scenario preferire, lo scrive il Times of Israel. Anche tra gli elettori del Likud, una pluralità sostiene un accordo di ostaggi che ponga fine alla guerra, con il 46% a favore rispetto al 26% che preferisce continuare la guerra. Un altro 18% ha detto di essere incerto.
Attacco a contingente Unifil, Tajani chiama Saar (2)
Tajani ha poi espresso la più ferma condanna contro ogni forma di antisemitismo. "Siamo tutti ancora colpiti dalle immagini della inaccettabile violenza nei confronti dei tifosi israeliani ad Amsterdam. Ho garantito al ministro Saar il pieno impegno del Governo italiano a lottare contro ogni forma di odio ed antisemitismo" ha indicato il titolare della Farnesina.
Il colloquio si e' quindi incentrato sulla situazione di sicurezza in Medio Oriente. Il Vice Presidente Tajani ha così ribadito "il convinto sostegno italiano verso Israele e la sua popolazione a seguito del barbaro attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e dei continui lanci di razzi da parte di Hezbollah". I due ministri hanno quindi discusso dei rischi di una ulteriore escalation di violenza nella regione, in particolare nel caso di un aggravarsi del confronto tra Israele ed Iran. Sulle prospettive di pace, Tajani ha auspicato che possa essere raggiunta una intesa per la cessazione delle violenze nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi, alla luce della scomparsa del leader di Hamas Sinwar.
Attacco a contingente Unifil, Tajani chiama Saar
Il vice presidente del consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto un primo contatto telefonico con il nuovo ministro per gli Affari Esteri israeliano, Gideon Saar. Il ministro Tajani ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione ONU in Libano e l'inaccettabilita' dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture, compreso il recente episodio dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la base italiana di Unifil. Il ministro Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto. "Sul Libano, ho anche espresso a Saar il vivo auspicio per il raggiungimento di un cessate il fuoco, sottolineando il ruolo che può svolgere la missione Unifil per dare piena attuazione della risoluzione 1701" ha indicato il titolare della Farnesina.
Media: "Nuovo raid aereo israeliano su Beirut sud"
L'esercito israeliano ha lanciato questa sera una nuova ondata di attacchi aerei contro la periferia sud di Beirut, continuando così la serie di attacchi degli ultimi giorni. Questa sera è stato preso di mira il sobborgo meridionale di Ghobeiry, dopo che il portavoce dell'esercito israeliano Avichai Adraee aveva lanciato un avvertimento di evacuazione ai residenti della zona. Lo riferisce l'emittente tv Lbci nel suo sito web, aggiungendo che oggi sono stati sette gli attacchi aerei sulla periferia sud di Beirut.
Idf: "Completata terza ondata raid contro Hezbollah a Beirut sud"
Le forze armate israeliane (Idf) hanno annunciato di aver completato nelle ultime ore una terza ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Lo riporta The Times of Israel. Secondo l'esercito, tra gli obiettivi colpiti dai caccia nella roccaforte di Hezbollah di Dahiyeh figurano anche dei centri di comando. Prima che gli attacchi venissero effettuati, l'Idf aveva diramato avvisi di evacuazione ai civili nella zona.
Libano: "59 morti solo ieri per i raid israeliani"
Cinquantanove persone sono state uccise nella sola giornata di ieri negli attacchi israeliani in Libano, portando il totale delle vittime dall'ottobre dell'anno scorso ad almeno 3.445, con 14.599 feriti. Lo ha affermato oggi il ministero della Salute libanese in una nota, citato dai media libanesi.
Post su Gaza di Sardos pro Israele indigna i pro Palestina
Un post su Facebook sulla guerra in Medio Oriente del presidente dell'associazione Chenàbura Sardos pro Israele, Mario Carboni, ha scatenato le proteste dei pro Palestina. Nell'ultima frase sul social si legge: "Sino a quando non libereranno prima di tutto quei bambini e si arrenderanno, Gaza merita di essere rasa al suolo come i sovietici fecero con la Berlino di Hitler, rendendo possibile una ricostruzione e una auspicvcabile riorganizzazione amministrativa e sociale". Il primo a reagire, stigamizzando le dichiarazioni, è stato il comitato sardo Fermare la Guerra, che si rende disponibile a presentare denuncia formale in Procura, ritenendo che "ci siano gli estremi per verificare se le parole di Carboni sono istigazione all'odio", spiega il portavoce Simone Spiga. Prende posizione anche il Movimento Indipendenza: "Chiediamo alla presidente della Regione Todde la revoca dei contributi all'associazione di Carboni, che quest'anno ammontano a circa 100.000 euro", è l'appello della portavoce Lucia Manca. Per Raimondo Schiavone, presidente del Centro Italo Arabo, "le parole di Carboni sono parole di terrore, pronunciate da un filo sionista che legittima e giustifica quello che di fatto è il genocidio del popolo Palestinese. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la politica che tanto si scandalizza dagli eventi culturali del nostro Centro Italo Arabo. Ma la politica quella perbenista che si occupa solo dei 'bianchi' europei, come sempre starà in silenzio".
Berri: "Il piano Usa non prevede libertà movimento Idf né dispiegamento Nato"
"Ho ricevuto" la proposta americana per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah e "non prevede libertà di movimento per l'esercito israeliano (Idf) in Libano" perché "non possiamo accettare alcuna violazione della nostra sovranità". Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri, in un'intervista al quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, secondo il quale il Libano risponderà molto presto agli Usa con un documento scritto che conterrà anche le osservazioni del Paese dei cedri.
Secondo il quotidiano edito a Londra, Berri ha inoltre sottolineato che la proposta "non prevede il dispiegamento della Nato o di altre forze occidentali in Libano" a garanzia del cessate il fuoco. Il presidente del Parlamento ha anche sostenuto, riferendosi alla proposta di accordo, che la discussione è "in corso" sui dettagli e che "il lavoro procede" in un "clima positivo", ma tutto dipende "dallo sviluppo e dall'avanzamento dei negoziati".
La base italiana a Shama colpita da una granata calibro 155
E' una granata calibro 155 - a quanto si apprende - quella caduta e non esplosa sulla palestra della base italiana Unifil a Shama, in Libano. Un proiettile che, in caso di esplosione, avrebbe potuto fare danni importanti vista la sua letalità. Gli artificieri lavorano alla messa in sicurezza dell'ordigno, mentre l'ipotesi sulla dinamica converge per ora sull'errore. La granata era probabilmente diretta verso un obiettivo più a nord, ma per ragioni da accertare è caduta prima colpendo la base italiana.
Blinken sollecita Israele: "Più aiuti umanitari per Gaza" (2)
Il mese scorso, gli Stati Uniti hanno concesso a Israele 30 giorni di tempo per adottare una serie di misure volte ad alleviare la crisi umanitaria di Gaza, al fine di evitare di violare la legge statunitense, che impedisce agli Stati Uniti di trasferire armi offensive a paesi che bloccano gli aiuti ai civili. Sebbene Israele non sia riuscito a soddisfare molte delle richieste elencate, gli Stati Uniti sembrano aver lasciato passare Gerusalemme dopo che l'amministrazione ha visto la sua influenza svanire a causa della vittoria elettorale di Donald Trump, dato che il presidente eletto avrebbe sicuramente fatto marcia indietro su qualsiasi decisione di trattenere le armi da Israele una volta tornato alla Casa Bianca. Durante la telefonata di ieri, i due hanno discusso anche degli sforzi per garantire un cessate il fuoco a Gaza e in Libano.
Blinken sollecita Israele: "Più aiuti umanitari per Gaza"
Il Dipartimento di Stato americano conferma la telefonata avvenuta ieri tra il Segretario di Stato Antony Blinken e il nuovo Ministro degli Esteri Gideon Sa'ar, lo scrive il Times of Israel. Secondo quanto riportato dagli Stati Uniti, Blinken ha sollevato la necessità di espandere gli aiuti umanitari a Gaza dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato all'inizio di questa settimana che Israele ha compiuto progressi sufficienti su questo tema per continuare a rispettare la legge statunitense.
Hotel rifiuta clienti Israele, scuse titolare: "Pronto accoglierli"
Fa un passo indietro e si scusa Patrik Ongaro, il titolare dell'albergo di Selva di Cadore (Belluno) che aveva rifiutato la prenotazione di una coppia di israeliani, apostrofandoli come "responsabili di genocidio". In una dichiarazione inviata all'ANSA, Ongaro, di fronte alle numerose critiche ricevute, ha voluto chiarire la sua posizione, spiegando di essere "contrario a ogni forma di violenza e di non avere intenzioni razziste o antisemite". Scusandosi per il messaggio diffuso, l'albergatore bellunese si è detto "disponibile a ospitare la coppia israeliana" di cui aveva cancellato la prenotazione.
Tajani: "Colpita palestra della base italiana Unifil a Shama"
Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama", in Libano, "dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Monaco.
Onu, "preoccupante aumento vittime raid israeliani in Libano"
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in Libano ha reso noto su X che si sta verificando un preoccupante aumento delle vittime degli attacchi aerei israeliani nelle aree densamente popolate del Paese.
Nuovo monito israeliano di evacuazione in sobborgo di Beirut sud
Il portavoce dell'esercito israeliano Avichai Adraee ha lanciato un avvertimento di evacuazione ai residenti del sobborgo meridionale di Beirut Ghobeiry. Il monito è contenuto in un post su X in cui viene specificato in particolare un edificio indicato in una mappa allegata, così come gli edifici adiacenti. "Vi trovate vicino a strutture e interessi appartenenti a Hezbollah, che l'esercito israeliano prenderà di mira nel prossimo futuro", ha affermato il portavoce nel post. "Per la tua sicurezza e quella dei tuoi familiari, devi evacuare immediatamente questo edificio e quelli adiacenti ad esso e stare lontano da loro per una distanza non inferiore più di 500 metri", ha aggiunto.