Kazakistan, 534 foche del Caspio trovate morte: specie a rischio di estinzione

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Secondo le autorità kazake e gli scienziati le cause del decesso potrebbero essere l'inquinamento marino o una malattia infettiva. La specie è a rischio anche a causa del fenomeno di bracconaggio, ma secondo il comitato soltanto il 3% delle foche è rimasto impigliato nelle reti da pesca

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Sono più di 530 i cadaveri delle foche del Mar Caspio trovati In Kazakistan nelle ultime due settimane. A riferirlo sono le autorità kazake che hanno attribuito la causa del decesso di questi animali all'inquinamento marino oppure a una malattia infettiva. D'accordo anche il comitato per la pesca del Kazakistan e gli scienziati, secondo cui l'inquinamento marino e le epidemie di malattie infettive sarebbero possibili cause della morte delle foche, sottolineando come gli animali "solo nel 3% dei casi sono rimasti impigliati nelle reti da pesca".

La foca del Caspio

Unico mammifero presente in questo mare, la foca del Caspio è stata inserita dal Kazakistan nella lista rossa delle specie rare a rischio di estinzione nel 2008. Soffre principalmente di bracconaggio e inquinamento. Il Caspio è infatti un mare chiuso, spesso detto 'il lago più grande del mondo', misura 371 mila chilometri quadrati e confina con cinque paesi: Azerbaigian, Iran, Kazakistan, Russia e Turkmenistan.

Secondo gli scienziati l'allarmante calo del livello dell'acqua, abbinato all'aumento della temperatura, mette in pericolo la flora e la fauna marina. Secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Uicn), invece, il numero di questi mammiferi è diminuito di oltre il 70% nell'ultimo secolo, nonostante per le autorità kazake sia salito a 270 mila unità.

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