Elezioni USA 2024
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Guerra Ucraina Russia, news. Tajani: "Far sedere a tavolo Kiev e Mosca"

Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri ricordando la necessità di ''una difesa europea''. Zelensky si è congratulato con Trump per la sua "impressionante" vittoria alle elezioni presidenziali americane augurandosi che "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Il Cremlino non sa se Putin si congratulerà con Trump: "Gli Usa sono un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia

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Zelensky: "Primi scontri con nordcoreani segnano escalation russa"

"I primi scontri con i soldati nordcoreani aprono una nuova pagina di instabilità nel mondo. Insieme al mondo, dobbiamo fare tutto il possibile per far sì che questo passo della Russia per espandere la guerra - per farla davvero degenerare - sia un fallimento". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. "Voglio ringraziare tutti coloro che nel mondo hanno reagito al dispiegamento di soldati nordcoreani in Russia. E che hanno reagito - sostiene il leader ucraino - non solo con le parole, ma anche preparando azioni appropriate per sostenere la nostra difesa qui in Ucraina. Il terrore, purtroppo, può diffondersi come un virus quando non incontra una sufficiente reazione. Ora, la nostra reazione deve essere forte". 

Putin, niente complimenti a Trump dopo la vittoria delle elezioni Usa

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che il presidente russo non ha intenzione di chiamare il presidente eletto, per congratularsi dopo la vittoria elettorale. "Non dimentichiamo - ha detto - che stiamo parlando di un paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in varie guerre contro il nostro Stato. Le nostre relazioni sono attualmente al loro punto storico più basso". LEGGI QUI

Russia, "voleva far esplodere un binario": condannato a 22 anni

Un cittadino russo di 32 anni è stato condannato a 22 anni e mezzo di reclusione da una corte d'appello in Russia con l'accusa di aver progettato di far saltare in aria un tratto di binario nella regione di Voronezh nel maggio del 2022, cioè all'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe: lo scrive l'agenzia Interfax citando i servizi di sicurezza russi (Fsb). L'accusa sostiene che il giovane, identificato come Aleksandr Dimitrenko, avrebbe agito su ordine dell'intelligence ucraina "per indebolire le capacità difensive della Russia". Le imputazioni rivolte a Dimitrenko arrivano però in un momento in cui il Cremlino sta inasprendo la repressione del dissenso e non sono verificabili in maniera indipendente. E secondo il Moscow Times l'uomo ha accusato gli agenti di averlo torturato per strappargli una confessione forzata e di aver fabbricato il caso contro di lui. L'imputato è accusato di "tentativo di far saltare in aria elementi di una infrastruttura di trasporto per indebolire le capacità difensive della Russia", "alto tradimento" e "acquisto e possesso illegali di esplosivi". 

Guerra in Ucraina, cosa cambia con Trump presidente

E' accusato di essere troppo accomodante verso Putin. Ha messo in dubbio l'efficacia delle sanzioni applicate da Biden. Potrebbe ridurre il coinvolgimento della Nato. Cosa cambiera a Kiev con il tycoon alla Casa Bianca? LEGGI QUI

Salvini: "Con Trump non saranno necessarie nuove armi a Kiev"

"Confido nel fatto che Trump ponga fine a due guerre che sono devastanti. Tutto il resto viene dopo. Se riuscirà, lui dice in qualche giorno, io mi accontenterei in qualche mese, a riportare ordine, serenità e tranquillità fra Russia e Ucraina e fra Israele, Palestina e Iran, meriterà il Nobel per la pace. Se riuscirà a porre fine ai due conflitti, solo questo varrà l'elezione". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini commentando in Transatlantico l'esito delle elezioni negli Usa. Sulla possibilità che il governo italiano possa inviare un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina, il decimo, ha aggiunto : "l'Ucraina l'abbiamo sempre aiutata e sempre l'aiuteremo finché si tratterà di aiuti per difendersi, mai per attaccare". "Conto - ha proseguito - che l'insediamento di Trump riporti la pace e quindi che non ci sia bisogno di undicesimi, dodicesimi o tredicesimi pacchetti di invio di armi". 

Usa 2024, Putin non si congratula. Peskov "E' Paese ostile"

Le congratulazioni a Donald Trump nuovo presidente americano, arrivano da Vlodymyr Zelensky, ma non da Vladimir Putin che affida la sua reazione alla vittoria del leader repubblicano alle parole del suo portavoce Dmitri Peskov. "Non sono a conoscenza dei piani del presidente di congratularsi con Trump", ha detto alla stampa. "Non dimentichiamo che, dopotutto, stiamo parlando di un paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in un conflitto con il nostro stato", ha spiegato. I giornalisti hanno chiesto a Peskov se Trump potrebbe essere offeso dall'assenza delle congratulazioni di Putin per la sua vittoria e se ciò potrebbe causare un deterioramento ancora maggiore delle relazioni tra Russia e Stati Uniti. "E' praticamente impossibile peggiorarle ulteriormente, poiché le relazioni sono al minimo. Quindi tutto dipenderà dalla prossima amministrazione statunitense. Il presidente Putin ha ripetutamente affermato di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, l'uguaglianza e la disponibilita' a prendersi cura delle reciproche preoccupazioni. Il presidente Putin mantiene questo atteggiamento. Lo ha confermato molte volte. L'amministrazione statunitense ha l'atteggiamento esattamente opposto per ora. Vedremo cosa succedera' a gennaio", ha detto Peskov. "Naturalmente, ha aggiunto il portavoce, stiamo monitorando attentamente tutte le informazioni correlate provenienti dall'estero, stiamo analizzando le dichiarazioni e, naturalmente, trarremo conclusioni dagli argomenti della nostra agenda, quando saranno fatti", ha aggiunto.

La Corte suprema russa conferma la condanna a Strelkov

La Corte suprema russa ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione per accuse di "incitamento all'estremismo" inflitta all'ex comandante dei separatisti filorussi del Donbass Igor Girkin, più noto con il suo nome di battaglia di "Strelkov", "fuciliere". Lo riportano alcuni media russi, tra cui l'agenzia Interfax, che precisa che il processo si è svolto a porte chiuse.   Strelkov è un nazionalista russo e un accanito sostenitore dell'aggressione militare contro l'Ucraina ordinata da Putin. L'ex ufficiale dei servizi segreti di Mosca dieci anni fa è stato uno dei protagonisti dell'invasione della Crimea e uno dei leader dei separatisti filorussi del sud-est ucraino. È sospettato di  gravi crimini, come quello di aver ordinato delle esecuzioni extragiudiziali e un tribunale olandese lo ha condannato in contumacia al carcere a vita per la tragedia del Boeing della Malaysia Airlines, che si ritiene sia stato abbattuto in Ucraina da un missile russo. Nella strage morirono 298 persone. In Russia però è stato condannato a quattro anni di reclusione con accuse di "incitamento all'estremismo" ritenute la conseguenza delle dure critiche sulla conduzione della guerra in Ucraina lanciate al Cremlino e ai generali russi sul suo blog seguito da centinaia di migliaia di persone. La condanna di primo grado è stata pronunciata a gennaio, mentre quella della corte d'appello lo scorso maggio. 

Ue: convinti che Usa vogliano Ucraina forte e sovrana

"Siamo convinti che gli Stati Uniti, così come l'Unione europea, abbiano tutto l'interesse in un'Ucraina forte e sovrana". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa. "Come continuiamo a dire, la guerra puo' finire domani, nel caso in cui la Russia ponesse fine alla propria aggressione", ha aggiunto.

Iran non esclude di subire attacco da USA-Israele

La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha dichiarato di non escludere un attacco preventivo da parte di Stati Uniti e Israele per evitare la ritorsione iraniana per il bombardamento israeliano del 26 ottobre. "Non escludiamo alcun attacco preventivo lanciato dagli americani e dai sionisti per dissuadere l'Iran dal portare a termine l'operazione True Promise 3", ha dichiarato il vice comandante in capo del corpo militare d'elite, il generale di brigata Ali Fadavi, in un'intervista alla televisione yemenita riportata dai media iraniani. Ha affermato che "i sionisti non hanno la forza" di affrontare il suo Paese e ha detto che deve aspettare una risposta all'attacco contro obiettivi militari di qualche settimana fa che ha ucciso cinque persone sul suo territorio. "L'Iran e il fronte della resistenza sono pronti", ha detto, riferendosi all'alleanza informale anti-Israele guidata da Teheran e composta, tra gli altri, dagli Hezbollah libanesi, da Hamas palestinese e dagli Houthi dello Yemen.

Gli avvertimenti di Fadavi sono giunti poco prima dell'annuncio della vittoria del repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Il governo iraniano ha minimizzato l'importanza del ritorno di Trump alla Casa Bianca, ma durante il suo primo mandato (2017-2021) il Paese persiano ha subito pesanti colpi, tra cui l'abbandono da parte degli Stati Uniti dell'accordo sul nucleare che militava nel suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni economiche. L'Iran ha giurato di rispondere all'attacco israeliano, che era una rappresaglia per il bombardamento iraniano del 1  ottobre su Israele, a sua volta vendetta per l'assassinio di Ismael Haniya, leader del gruppo palestinese Hamas, e di Hassan Nasrallah, leader della milizia-partito libanese Hezbollah

Mosca a Trump, 'nostri obiettivi in Ucraina non cambiano'

La Russia "lavorerà con la nuova amministrazione americana",  ma "difendendo fermamente i suoi interessi nazionali e concentrandosi nel raggiungere tutti gli obiettivi dell'operazione militare speciale" in Ucraina. Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca. "Le nostre condizioni non sono cambiate, e sono ben conosciute a Washington", ha aggiunto la diplomazia russa in una nota. "Non abbiamo illusioni sul presidente americano eletto, che è ben conosciuto in Russia", aggiunge il ministero degli Esteri. "L'élite politica al potere negli Usa, indipendente dall'affiliazione di partito, aderisce  ad atteggiamenti anti-russi e alla linea di contenimento di Mosca", si sottolinea ancora nella nota. Commentando il risultato delle elezioni, il ministero degli Esteri russo afferma che Donald Trump ha vinto "nonostante la potente campagna di propaganda scatenata contro di lui dai democratici, usando risorse amministrative e con l'appoggio dei media liberal". Trump ha invece prevalso facendo leva sulla "esperienza della prima presidenza" e scommettendo sulle questioni di interesse pubblico "dell'economia e della immigrazione illegale". "Questo, tuttavia, non cancella la profonda divisione civile negli Usa" e "c'è da aspettarsi che il ritorno di Trump provocherà un aumento della tensione interna", conclude la nota.

Kiev: colpita per la prima volta flottiglia russa nel Caspio

I droni Kamikaze della Direzione principale dell'intelligence militare ucraina (Gur) hanno colpito questa mattina per la prima volta una flottiglia russa nel Mar Caspio, ad una distanza di circa 1.500 chilometri dal confine ucraino: lo hanno riferito a Rbc-Ucraina fonti del Gur. Secondo le fonti, nell'attacco sono state danneggiate almeno due fregate  missilistiche classe Gepard e alcune navi  missilistiche più piccole classe Bujan-M. 

Kiev: catturati 717 soldati russi in offensiva di Kursk

L'Ucraina sostiene di aver catturato un totale di 717 prigionieri di guerra russi dall'inizio della sua offensiva nella regione di confine russa di Kursk, lanciata all'inizio di agosto. Il numero di soldati russi fatti prigionieri è uno dei successi rivendicati dell'operazione ucraina, che tuttavia non ha allentato la pressione russa sul fronte orientale, come speravano le autorità di Kiev. Il comandante in capo dell'esercito ucraino, Oleksandre Syrsky, ha riferito su Facebook che "717 soldati russi" sono stati fatti prigionieri dal lancio dell'offensiva il 6 agosto. L'operazione, la più grande offensiva in territorio russo dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha colto di sorpresa le forze di Mosca in una regione debolmente difesa e ha rappresentato un'umiliante battuta d'arresto per il Cremlino.

Usa-Russia, Peskov: difficile far peggiorare i nostri rapporti

I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono a un punto così basso che la presidenza Trump non riuscirebbe a peggiorarli nemmeno se volesse. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando l'esito del voto per la Casa Bianca. "Il presidente Putin ha ripetutamente detto di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, sull'uguaglianza e sulla disponibilità a prendere in considerazione le preoccupazioni reciproche", ha detto Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. A proposito della possibilità di una conversazione telefonica tra Putin e Trump nel prossimo futuro, Peskov ha detto che la domanda dovrebbe essere inoltrata a Washington. E, a proposito della crisi ucraina ha aggiunto: "Ripeto e ricordo ancora una volta le parole di Putin, sulla sua apertura ai contatti, al dialogo. Ma questa è la nostra posizione, è coerente, è ben nota il mondo e aspettiamo alcune azioni concrete

Cremlino: "Usa possono aiutare fine del conflitto Ucraina"

"Gli Usa sono in grado di contribuire alla fine del conflitto" in Ucraina, ma questo non può essere fatto dall'oggi al domani". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Siccome proprio gli Usa sono il paese che butta costantemente benzina sul fuoco in questo conflitto e vi partecipa direttamente, essi sono in grado di cambiare la traiettoria della loro politica", "ma se questo sarà fatto e in che modo lo sapremo solo dopo gennaio", ha detto ancora il portavoce, citato dall'agenzia Interfax

Cremlino: "Non so se Putin ha in programma di congratularsi con Trump"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con il presidente eletto Usa Donald Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono "un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra" contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base a "passi concreti". 

Kiev: "Mosca ha dispiegato 45.000 truppe nel Kursk"

L'esercito russo "ha concentrato circa 45.000 truppe" nella regione di Kursk e "sta cercando di aumentarne il numero": lo ha reso noto su Telegram il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Oleksandr Syrskyi. "Le truppe russe non sono sufficienti in quest'area, quindi stanno cercando di attirare truppe dalla Corea del Nord", ha aggiunto

Cremlino: ancora presto per prevedere politiche di Trump

"E' inappropriato" fare previsioni sulla futura politica di Donald Trump verso la Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti

Russia: "Conquistati altri 2 paesini in Ucraina orientale

Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di altri due paesini dell'Ucraina orientale, quelli di Antonivka e Maksymivka, nella regione di Donetsk. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le affermazioni delle autorità russe non sono al momento verificabili in modo indipendente

Kiev: "Attaccata base navale russa a Kaspiysk"

Un drone ha attaccato la base navale russa di Kaspiysk, nella Repubblica Autonoma del Daghestan, nella Russia europea meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e  difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko. Lo riporta Ukrinform. "Un porto è stato attaccato a Kaspiysk, in Russia. Ci sono navi della Marina russa a Kaspiysk", ha scritto il funzionario. In precedenza, alcuni canali locali di Telegram avevano riferito che la base principale della Flottiglia del Caspio della Marina russa era stata attaccata

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