La Polizia Nazionale e la Guardia Civil hanno riferito di 89 casi di persone scomparse per le inondazioni che hanno colpito la provincia di Valencia il 29 ottobre. Lo riporta la Efe citando i dati del Centro Integrazione Dati (Cid). I casi corrispondono a denunce in cui i parenti hanno fornito informazioni e campioni biologici che consentano la successiva identificazione, ha riferito la Corte Superiore di Giustizia della Comunità. Il Governo stanzierà 72mila euro di aiuti per i familiari di ogni persona deceduta
La Polizia Nazionale e la Guardia Civil, in collaborazione con i medici legali, hanno riferito di 89 casi di persone scomparse per le inondazioni che hanno colpito la provincia di Valencia il 29 ottobre. Lo riporta la Efe citando i dati del Centro Integrazione Dati (Cid). Il numero reale dei dispersi nella provincia valenciana resta però incerto. Come segnala il Cid, infatti, è importante evidenziare che i casi attivi segnalati nelle denunce non equivalgono al numero totale dei dispersi nella catastrofe, perché possono essercene altri non ancora denunciati. Inoltre questi 89 casi devono essere incrociati con il numero delle vittime già ritrovate e sottoposte ad autopsia nell'Istituto di medicina legale ancora non identificate, che sono 62. Secondo l'ultimo bilancio del Cid, i medici legali hanno effettuato 195 autopsie dei corpi finora recuperati e trasferiti alla morgue della Città di Giustizia di Valencia.
Le cifre saranno variabili e in costante aggiornamento
Le ricerche dei dispersi nell'alluvione che ha colpito in particolare la provincia di Valencia proseguono a pieno ritmo in diverse località, a otto giorni dal disastro che ha messo in ginocchio la zona: è quanto riporta la tv pubblica Rtve, che sta dando voce sia a persone ancora in cerca dei loro cari sia alle autorità responsabili di tali operazioni. Come reso noto ieri sera dal Centro Integrazione Dati (Cid), al momento si contabilizzano 89 dispersi, tenendo in conto che 62 cadaveri già recuperati risultano ancora non identificati. "Si tratta di una cifra viva", ha spiegato stamane la direttrice generale della Guardia Civil, Mercedes González, non escludendo dunque che i dati attuali possano variare.
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Le ricerche proseguono spasmodicamente
González ha anche sottolineato che il processo di registro di segnalazioni di persone scomparse "è determinato da un protocollo garantito da funzionari dello Stato" e che "bisogna avere fiducia in esso". Tra le persone ancora non rintracciate ci sono anche due fratellini di tre e cinque anni, Rubén e Izán Matías, scomparsi martedì scorso a Torrent (Valencia). "Siamo distrutti, mentalmente sfiniti, perché sono molti giorni di ricerche, loro sono molto piccoli e non abbiamo notizie ancora. Sappiamo che li stanno cercando", ha raccontato a Rtve la zia dei due bambini, Bárbara Sastre. Le ricerche proseguono anche in punti come il parco de La Albufera e in località come Pedralba o Benetusser. "Qui i residenti ci hanno segnalato circa 20 scomparse", ha detto la sindaca di questa cittadina, Eva Sanz. Stamattina, la Guardia Civil ha reso noto che è stato abilitato un nuovo punto per la raccolta di denunce di persone scomparse nel comune di Albal.
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72mila euro di aiuti a persona da parte del Governo
Intanto il governo spagnolo ha annunciato che stanzierà 72mila euro di aiuti per i familiari di ogni persona deceduta a causa dell'alluvione, eliminando il requisito di dimostrare che il membro del nucleo familiare sia economicamente dipendente dalla vittima. Verranno inoltre aumentati a 60.480 euro gli aiuti per la "distruzione totale della casa", a 41.280 euro per i "danni strutturali", a 20.640 euro per i "danni non strutturali", a 10.320 euro per i "beni di prima necessità". Si tratta di alcune delle misure del pacchetto di aiuti da 10,6 miliardi di euro pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dello Stato.