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Guerra Israele Medio Oriente, Netanyahu silura Gallant, migliaia protestano in piazza

©IPA/Fotogramma

La polizia ha fatto irruzione nell'ufficio del primo ministro israeliano, con un'operazione senza precedenti: lo riferisce Channel 12. Centinaia di persone a Tel Aviv e Gerusalemme per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant: al suo posto Israel Katz, già ministro degli Esteri. "Fiducia incrinata", ha detto Netanyahu. L'ex ministro: nessuna espiazione per abbandono degli ostaggi. Almeno 25 persone uccise in un raid israeliano a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza

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Turchia: "Nuovi controlli per sanzionare Israele"

La Turchia è determinata ad azzerare il commercio con Israele con nuovi controlli diretti a colpire le aziende che aggirano le sanzioni già in vigore, agendo come intermediari. Dopo i primi provvedimenti, applicati a partire dallo scorso maggio in seguito alle violenze nella Striscia di Gaza, molte aziende turche hanno iniziato a utilizzare l'intermediazione di compagnie greche o aziende israeliane registrate ufficialmente nei territori palestinesi, per esportare verso Israele. I beni, senza la specifica della destinazione finale, per mesi hanno potuto fare rotta verso il porto israeliano di Ashdod e finire nelle mani di compratori israeliani.

Un sistema il cui funzionamento è venuto a galla attraverso i social e che ha creato roventi polemiche in Turchia, al punto che negli ultimi giorni due navi dirette in Israele, una israeliana e una tedesca, sono state prese d'assalto da gruppi di manifestanti in due diversi porti di Istanbul. Un sistema contro cui il governo turco ha preparato ora uno schema che colpisce la aziende che cercano di aggirare le sanzioni. In primo luogo le fatture di vendita devono recare il timbro del ministero dell'Economia dell'autorità palestinese. Un secondo step prevede una comunicazione di approvazione da parte del ministero palestinese nei confronti del ministero turco. In ultimo luogo i documenti, sia turchi che palestinesi, devono ottenere il via libera da parte dell'associazione degli esportatori turchi. Un nuovo regolamento approvato a fine ottobre, ma divenuto effettivo solo ora, sotto la pressione dell'opinione pubblica. 

Gaza, fonti mediche: "70 palestinesi uccisi in 24 ore"

Almeno 70 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza: lo hanno reso noto fonti mediche, come riporta Al Jazeera. Il bilancio delle vittime civili è aumentato a causa dei ripetuti attacchi israeliani contro un quartiere residenziale di Beit Lahiya, nel nord della Striscia, dove sono morti almeno 20 palestinesi e altre persone sono ancora intrappolate sotto le macerie. Tra le altre vittime, almeno nove palestinesi sono state uccisi nelle aree centrali e meridionali di Gaza, dove sono state prese di mira tre tendopoli di sfollati. 

Gaza

©Ansa

Governo della Cisgiordania, 4 palestinesi uccisi a Tammun e a Jenin

Il ministero della Salute palestinese in Cisgiordania riferisce che due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dell'esercito israeliano nei pressi del villaggio di Tammun. Altri due palestinesi sono stati uccisi in un attacco di droni israeliani nel villaggio di Ash-Shuhada, vicino a Jenin. Lo riporta Haaretz. 

Iraq, fazioni filo-Iran rivendicano il lancio di un drone nel sud di Israele

Fazioni filo-iraniane in Iraq hanno rivendicato oggi un attacco con drone nel sud di Israele. In precedenza l'esercito israeliano aveva reso noto di avere intercettato questa mattina un drone proveniente da est dopo che le sirene d'allarme erano risuonate alle 7:24 (le 6:24 in Italia) nella zona di Masada.

Libano, dai Caschi blu italiani farmaci e latte alla Croce Rossa

Un'importante fornitura di latte in polvere, materiale sanitario e medicinali è stata consegnata nei giorni scorsi alla Croce Rossa libanese e all'Unità di crisi della municipalità di Tiro dai "caschi blu" italiani della Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud (Unifil).I farmaci sono in gran parte antibiotici, antidolorifici e antinfiammatori per la cura di patologie cardiache, diabetiche, delle vie respiratorie, gastrointestinali e infezioni delle vie urinarie. Il latte in polvere, invece, servirà non solo per garantire i bisogni nutrizionali necessari alla crescita e allo sviluppo di neonati e bambini, ma anche per prevenire la malnutrizione, le malattie e, nel peggiore dei casi, il decesso. Il materiale, che include un cospicuo quantitativo di siringhe, guanti in lattice e garze, è stato consegnato ai responsabili della Croce Rossa libanese e dell'Unità di crisi della municipalità di Tiro che provvederanno al trasporto e alla distribuzione agli sfollati delle aree di confine del Libano meridionale, vittime del conflitto israelo-palestinese e nell'area di operazioni dei "caschi blu" dell'Onu. La donazione - frutto dello stretto coordinamento tra il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, Banco Farmaceutico Onlus, "Vivere per amare - Live to love" Onlus e la componente della cooperazione civile-militare del contingente italiano di Unifil - "servirà a garantire un'azione immediata e coordinata per l'alimentazione di neonati e bambini e per il supporto in campo sanitario di persone e famiglie libanesi, che versano in condizioni drammatiche a causa degli effetti devastanti del conflitto che si protrae da più di un anno" ha detto il generale Stefano Messina, comandante del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil.   Unanime il ringraziamento rivolto all'Italia e ai militari del contingente italiano di Unifil da parte di Hassan Dbouk, nella duplice veste di sindaco e di presidente dell'Unione delle municipalità di Tiro, di Mortada Mhana, direttore all'Unità di crisi dell'omonimo distretto, e dei responsabili della Croce Rossa libanese "per la grande attenzione e la vicinanza alla popolazione locale in un frangente così particolare". 

Israele: "L'Unrwa è stata infiltrata da terroristi di Hamas responsabili di omicidi e rapimenti di israeliani"

Israele, Barnot domani in visita nella regione. "Basta violazioni del diritto internazionale umanitario"

Visita in Israele e nei Territori palestinesi per il capo della diplomazia francese Jean-Noël Barrot. Sarà nella regione per chiedere un cessate il fuoco a Gaza e "il rispetto del diritto internazionale umanitario", come ha detto su France 2, annunciando che "domani sera" sarà in "Israele e nei Territori palestinesi per incontrare le autorità, gli operatori umanitari, per portare la voce della Francia in questa regione in cui la guerra è già durata troppo". "Le violazioni del diritto internazionale umanitario sono inaccettabili e devono finire", ha aggiunto il ministro che era già stato in Israele in occasione del primo anniversario dall'attacco del 7 ottobre 2023 nel Paese.

Erdogan: "Il mondo turco lavori per una soluzione in Palestina"

"E' fondamentale che il mondo turco mantenga gli impegni per una risoluzione permanente e giusta della questione palestinese": lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un incontro con il suo omologo del Kirghizistan, Sadyr Japarov, nella capitale Bishkek, trasmesso dalla tv di Stato Trt. "Dobbiamo aumentare la pressione su Israele", ha aggiunto il presidente turco, affermando che gli attacchi in Libano da parte dello Stato ebraico rappresentano una "minaccia per la sicurezza regionale e globale". Erdogan si trova in Kirghizistan pe partecipare all'11esimo vertice dei Capi di Stato dell'Organizzazione degli Stati turchi, di cui fanno parte, oltre alla Turchia, anche Azerbaigian, Kazakhstan, Kirghizistan e Uzbekistan. Tra i Paesi osservatori ci sono l'Ungheria, il Turkmenistan e la Repubblica turca di Cipro del Nord, ovvero la parte settentrionale dell'isola di Cipro, divisa dal 1974, che è ufficialmente riconosciuta esclusivamente da Ankara ma nel 2022 è stata ammessa nell'Organizzazione degli Stati turchi. 

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. IL FOCUS

Soldati Israele

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Israele: "Abbattuti due droni lanciati da Iraq e Libano"

Due droni lanciati in direzione di Israele da Iraq e Libano sono stati abbattuti dalle forze israeliane. Lo rendono noto i militari, come riporta il Times of Israel, aggiungendo che le sirene dell'allarme antiaereo sono suonate a Masada dopo che un drone è entrato nello spazio aereo israeliano. Le Idf precisano che il drone è stato lanciato "da est", una formulazione - evidenzia il giornale - utilizzata per segnalare attacchi dall'Iraq. Un altro drone, lanciato dal Libano ha fatto suonare le sirene a Metula e Kfar Giladi.

Netanyahu accusato di fuga di informazioni manipolate. VIDEO

Trump: "Con Harris sarà invasione del Medio Oriente"

Donald Trump cerca fino all'ultimo il sostegno di elettori arabi e musulmani per l'Election Day e non risparmia accuse alla candidata democratica Kamala Harris. "Stiamo mettendo insieme la più grande e più ampia coalizione nella storia politica americana. Include numeri record di elettori arabi e musulmani in Michigan, che vogliono pace - si legge in un post diffuso nelle ultime ore su X - Sanno che Kamala e il suo gabinetto guerrafondaio invaderanno il Medio Oriente, con milioni di musulmani uccisi e avvieranno la Terza guerra mondiale. Votate Trump e riportate la pace".

Beirut: un morto nei raid israeliani di stanotte sul Libano

L'Agenzia di stampa nazionale (Nna) libanese afferma che una persona è morta in un attacco di droni e caccia israeliani che ha colpito stanotte la città meridionale di Haris. La Nna riferisce di raid anche su Khiam, Deir El Zahrani, Srifa e Deir Kifa. Il Ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di ieri sul Paese hanno ucciso 16 persone e ne hanno ferite altre 90 lunedì, per un totale di 3.002 morti e 13.492 feriti da ottobre 2023. 

Teheran: "Abbiamo detto a Israele di non testare la nostra volontà"

"Non riconosciamo l'esistenza del regime sionista come elemento occupante e durante le mie recenti visite regionali ho ripetutamente detto, rivolgendomi a Israele, di 'non mettere alla prova la nostra volontà'", ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. "Israele ha tentato molte volte nell'ultimo anno di provocare l'Iran in un conflitto ma ha fallito ogni volta, poiché Teheran adotta qualsiasi misura ritenga necessaria in merito alle azioni israeliane", ha aggiunto Araghchi citato dall'agenzia di stampa Irna. Il ministro degli Esteri iraniano è arrivato stamattina a Islamabad per tenere colloqui con le autorità pakistane, tra cui il primo ministro Shahbaz Sharif, sugli sviluppi bilaterali e regionali.  

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