Ancora molti i dispersi. E si teme che il bilancio continuerà ad aggravarsi nelle prossime ore. L’allerta meteo intanto non è ancora finita, come ha ribadito anche il premier Pedro Sánchez. Timori per le Baleari. "Serve molta precauzione", hanno avvertito le autorità locali
Continua a salire il bilancio dei morti in Spagna, dopo la devastante alluvione che ha colpito il Paese - e in particolare la zona di Valencia - negli ultimi giorni: le vittime confermate son 205, ma i molti dispersi fanno temere che il bilancio continuerà ad aggravarsi nelle prossime ore. Intanto si moltiplicano anche le necessità urgenti dei sopravvissuti, con migliaia di persone rimaste ormai da giorni senza luce e accesso all'acqua potabile e con pochissimo cibo. E l’allerta meteo per la perturbazione Dana non è ancora finita, come ha ribadito nelle ultime ore anche il premier Pedro Sánchez. Dopo le inondazioni di strade e case nella provincia andalusa di Huelva della notte tra giovedì e venerdì, l'allerta si è spostata in particolare alle Baleari. "Serve molta precauzione", hanno avvertito sui social le autorità locali.
I danni, la solidarietà e i dispersi
A Valencia, intanto, è aumentato il contingente militare destinato alla zona per assistere le popolazioni in difficoltà (con già oltre 1.700 effettivi sul terreno). In campo anche migliaia di volontari. Un'enorme fiumana di persone armate di pale, scope, bottiglie d'acqua e viveri si è incamminata a piedi dal centro città verso le località dell'hinterland diventate epicentro della tragedia. Una delle preoccupazioni principali resta quella di rintracciare chi manca all'appello. Perché in molte delle aree più distrutte la situazione è ancora di totale caos, con melma e sporcizia dappertutto, strade bloccate e macchine accatastate. E sono diversi i punti in cui si teme possano esserci cadaveri non ancora recuperati. Un altro problema è poi quello di ripristinare il prima possibile la rete stradale e i servizi di trasporto pubblico.