A dirlo è stato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. "Abbiamo tanti sacrifici davanti a noi, ma siamo fiduciosi che la vittoria sarà nostra". Questo il messaggio del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo primo discorso tv. Israele ha ordinato ai residenti di Baalbek, Ain bourday e Durous di evacuare "immediatamente" le città. Nuova proposta per cessate il fuoco e rilascio di ostaggi tra Israele e Hamas presentata ai mediatori
Hezbollah: "Non combattiamo per conto dell'Iran"
"Non stiamo combattendo per l'agenda di qualcuno, ma per proteggere il nostro Paese, per sostenere i palestinesi e per impedire il controllo israeliano e americano sulla nostra nazione. L'Iran ci sostiene nel nostro progetto e non chiede nulla in cambio; non combatte la sua lotta attraverso di noi". Lo ha dichiarato il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem. "Accogliamo con favore qualsiasi supporto da qualsiasi Paese arabo per far progredire la nostra lotta. Ma un Paese arabo ci ha offerto aiuto? E lo abbiamo rifiutato?", ha chiesto.
Qassem: "Migliaia di violazioni di Israele alla 1701"
"Dalla risoluzione 1701 del 2006, Israele ha violato lo spazio aereo libanese 39 mila volte nel corso di 17 anni. Non è vero che Israele abbia rispettato questa risoluzione". Lo ha affermato il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel primo discorso pubblico dalla nomina. "L'11 ottobre 2023, Israele stava già considerando una guerra più ampia contro il Libano, ma gli Stati Uniti non erano d'accordo - ha aggiunto - La loro intenzione era effettivamente lì. Si stavano preparando per una guerra contro il Libano già prima del diluvio di al-Aqsa", il nome in codice dato da Hamas all'attacco del 7 ottobre 2023.
Il leader di Hezbollah: "Vogliono la nostra resa ma non accadrà"
Vogliono che ci arrendiamo, ma ciò non accadrà, anche se lo scontro è doloroso". Lo ha assicurato il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, sottolineando che il gruppo sciita filo-iraniano e Hamas stanno "affrontando una guerra americana, europea e globale volta a porre fine alla resistenza e ai nostri popoli". "Com'è possibile che 43.000 morti a Gaza, il bombardamento di tende, 100 morti in una volta a Jabaliya, non suscitino alcuna risposta dal mondo?", ha affermato.
Media: "Segnalati casi di armi Usa che hanno ucciso palestinesi"
Il Washington Post riferisce che il governo degli Stati Uniti ha ricevuto circa 500 segnalazioni secondo cui le armi americane avrebbero ucciso dei palestinesi. Lo riporta il Guardian. I resoconti provengono da organizzazioni umanitarie globali, da gruppi non-profit, da resoconti dei media e da altri testimoni oculari. Nonostante il numero di resoconti, non è stato intrapreso alcun intervento su un singolo caso. "Stanno ignorando le prove di danni e atrocità diffuse ai civili per mantenere una politica di trasferimenti di armi al governo Netanyahu", ha affermato John Ramming Chappell, consulente legale e politico specializzato nell'assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti e nelle vendite di armi presso il Center for Civilians in Conflict. "Quando si tratta della politica sugli armamenti dell'amministrazione Biden, tutto sembra a posto sulla carta, ma nella pratica si rivela privo di significato quando si tratta di Israele". Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha affermato che gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati per la perdita di vite civili.
Nuovo leader Hezbollah: "Sostenere Gaza è essenziale"
Il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha ribadito il sostegno del gruppo sciita filo-iraniano alla lotta di Hamas a Gaza. "Non dovreste chiederci perchè abbiamo sostenuto Gaza, dovremmo chiedere a voi perchè non li avete sostenuti", ha affermato nel suo primo discorso pubblico dalla nomina. "Sostenere Gaza era essenziale per affrontare la minaccia israeliana all'intera regione e perchè la popolazione di Gaza aveva bisogno di essere sostenuta", ha detto.
Msf: "Nel nord di Gaza situazione critica, ospedali a malapena funzionanti"
"La situazione a Jabalia e nel nord di Gaza rimane devastante e insostenibile, con centinaia di morti e feriti. Gli sforzi per portare aiuti, acqua e cibo inclusi, continuano a essere vani". Così in una dichiarazione Sarah Vuylsteke, capo progetto di Medici Senza Frontiere a Gaza. "Migliaia di persone si stanno spostando a piedi verso Gaza City attraverso i corridoi predisposti dall’esercito israeliano - prosegue - Tra loro ci sono anche anziani, persone con disabilità, bambini piccoli, malati e feriti. Queste persone devono spostarsi per chilometri senza cibo, senza acqua, senza poter trasportare i propri effetti personali. Non sappiamo se queste persone ce la faranno".
"Siamo molto preoccupati per le condizioni dei tre ospedali al nord di Gaza - aggiunge nella dichiarazione diffusa dall'organizzazione - Per quanto sappiamo, l’ospedale indonesiano ha ancora personale e pazienti, ma è sostanzialmente non funzionante. La maggior parte del personale medico dell’ospedale Kamal Adwan, compreso un chirurgo di Msf, è ancora in stato di arresto. L’ospedale è stato inoltre attaccato e le scene di distruzione dopo il raid sono devastanti. L’ospedale di Al-Awda rimane in condizioni critiche, senza rifornimenti cerca come può di curare i pazienti. Siamo inoltre preoccupati per le decine di migliaia di persone a Gaza City: l’accesso alle risorse è limitato da molto tempo a causa del blocco delle forniture e nella clinica di Msf abbiamo visto un aumento del 50% delle visite mediche".
L'Idf ordina l'evacuazione anche dei villaggi del Libano meridionale
L'esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per almeno otto villaggi nel Libano meridionale, dopo aver chiesto l'evacuazione di molte aree del Libano orientale. "Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente le vostre case e spostarvi a nord del fiume Awali. Per garantire la vostra sicurezza, dovete evacuare senza indugio", ha detto un portavoce dell'Idf su X, aggiungendo che ai civili è vietato dirigersi verso sud.
Il nuovo leader di Hezbollah: "La vittoria sarà nostra"
''Abbiamo tanti sacrifici davanti a noi, ma siamo fiduciosi che la vittoria sarà nostra". Questo il messaggio del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo primo discorso tv da quando ha assunto la guida del movimento sciita libanese filoiraniano dopo la morte di Hassan Nasrallah in un raid israeliano lo scorso 16 ottobre.
Il leader di Hezbollah: "Continuerò i piani di guerra di Nasrallah"
Il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo primo discorso pubblico dalla nomina, ha promesso di seguire i "piani di guerra" del predecessore Hassan Nasrallah, ucciso dagli israeliani il mese scorso.
Parigi condanna l'attacco israeliano a Beit Lahia
La Francia "condanna fermamente l'attacco israeliano contro un edificio a Beit Lahia, nel nord di Gaza, che ieri ha causato quasi un centinaio di morti, tra cui donne e bambini": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi. La Francia, si prosegue nel comunicato, "condanna anche i recenti attacchi israeliani contro gli ospedali nel nord dell'enclave, soggetti ad ordini di evacuazione e che ospitano pazienti in condizioni critiche. L'assedio imposto al nord di Gaza deve essere revocato senza attendere. La Francia chiede la riapertura di tutti i valichi di frontiera e la consegna sicura, massiccia e senza ostacoli degli aiuti umanitari". Parigi torna quindi ad invocare "un cessate il fuoco immediato a Gaza. La sofferenza della popolazione di Gaza deve finire. Gli ostaggi devono essere liberati", si conclude nella nota.
Atteso il primo discorso del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem
Atteso a breve il primo discorso del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nominato ieri dopo l'assassinio di Hassan Nasrallah in un attacco aereo israeliano a Beirut il mese scorso e del suo presunto successore Hashem Safieddine all'inizio di questo mese.
Houthi minaccia globale, il gruppo "esce" dallo Yemen con Mosca alle spalle
Gli Houthi dello Yemen, che l'Iran è da anni accusato di sostenere, hanno tratto beneficio dalla 'discesa in campo' nel conflitto a Gaza. E' la conclusione di funzionari e analisti occidentali citati dal Wall Street Journal. Da gruppo armato locale a "rock star" delle milizie. Ed è un quadro "allarmante", soprattutto per lo 'zampino' degli Houthi fuori dai confini yemeniti, ma anche per il "crescente coinvolgimento" di Mosca in Yemen con mosse russe che sembrerebbero essere in risposta al sostegno americano a Kiev.
Dall'inizio del conflitto a Gaza, lo scorso anno dopo l'attacco di Hamas in Israele, gli Houthi hanno lanciato droni e missili contro più di 80 mercantili nel Mar Rosso. E se nell'ultimo mese l' "asse della resistenza" ha sofferto una serie di duri colpi per le operazioni israeliane, con Hamas e Hezbollah che si sono ritrovati con leadership "decapitate", oltre alla risposta israeliana all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre, gli Houthi hanno continuato anche questa settimana ad attaccare navi nel Mar Rosso, ultima dimostrazione - secondo il giornale - di come l'escalation nella regione sembri rafforzare un attore, un tempo minore, sostenuto dalla Repubblica Islamica.
Gli Houthi e i loro arsenali sono finiti nel mirino di operazioni di Usa e alleati, anche israeliane, ma i raid americani - scrive il giornale - non hanno fatto molto per annientare le capacità del gruppo. Così, secondo le fonti occidentali del Wsj, gli Houthi si stanno persino 'allargando' rapidamente all'estero, prestando manodopera per altri conflitti nel mondo e creando legami internazionali con una serie di attori in Medio Oriente, Africa e anche in Russia.
Hezbollah, chi è il nuovo leader Naim Qassem, successore di Nasrallah e Safieddine
La milizia libanese ha scelto il successore del defunto capo, ucciso da un attacco israeliano a Beirut, così come Safieddine. Qassem dal 1991 ha rivestito il ruolo di vicesegretario del gruppo alleato di Hamas e appoggiato dall'Iran. Era di fatto il numero due dopo Nasrallah. IL PROFILO
Idf: "Eliminato un vicecomandante di Hezbollah"
L'Aeronautica militare israeliana ha colpito ed eliminato il vicecomandante della Forza Radwan di Hezbollah nell'area di Nabatieh, in Libano, Mustafa Ahmad Shahadi: lo ha reso noto l'esercito (Idf) su Telegram. "Shahadi ha realizzato numerosi attacchi terroristici contro lo Stato di Israele - si legge in un comunicato - E' stato in precedenza responsabile delle operazioni della Forza Radwan durante i combattimenti in Siria tra il 2012 e il 2017, e ha inoltre supervisionato gli attacchi terroristici nel sud del Libano". La Forza Radwan è l'unità d'élite di Hezbollah, il cui obiettivo è quello di infiltrarsi in territorio israeliano e occupare le aree vicine al confine settentrionale.
Media: "Usa pronti a proposta di tregua di 60 giorni Israele-Hezbollah"
I mediatori statunitensi stanno lavorando a una proposta per porre fine alle ostilità tra l'esercito israeliano e il gruppo armato libanese Hezbollah sostenuto dall'Iran, a partire da un cessate il fuoco di 60 giorni. Lo riporta Haaretz citando media internazionali. Le fonti, una persona informata sui colloqui e un diplomatico di alto rango che lavora in Libano, hanno affermato che il periodo di due mesi sarà utilizzato per finalizzare la piena attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata nel 2006 per mantenere il Libano meridionale libero da armi che sfuggono al controllo statale.
Tajani: "Stiamo revocando la cittadinanza a 5 Hezbollah"
Il tema della "cittadinanza italiana va affrontata in maniera seria e questo non significa lassismo, così come non si regala la cittadinanza a chi ha un finto avo emigrato chissà quando". L'ha detto il vicepremier Antonio Tajani nel corso di un dibattito all'Università di Padova. "Stiamo revocando la cittadinanza a cinque Hezbollah che avevano ottenuto un passaporto attraverso una agenzia che testimoniava con falsa documentazione un antico avo italiano. Si tratta di truffe e imbrogli che vengono pagati anche a caro prezzo" ha spiegato.
Idf: "Rilevati 15 razzi provenienti dal Libano"
L'esercito israeliano (Idf) ha rilevato nello spazio aereo del Paese nel primo pomeriggio circa 15 razzi provenienti dal Libano, dopo che le sirene antiaeree erano risuonate nelle zone della Galilea occidentale, dell'Alta Galilea e della Baia di Haifa: lo ha reso noto l'Idf su Telegram. Alcuni razzi sono stati intercettati e altri sono caduti nella zona, si legge in un comunicato.
Israele ordine evacuazione, abitanti Baalbek in fuga
Gli abitanti di Baalbek sono fuggiti dalla città dopo che le forze armate israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione, allertando di un imminente attacco contro obiettivi di Hezbollah nella principale città nell'est del Libano. Secondo testimoni oculari, le strade principali in uscita dalla città sono state prese d'assalto e intasate di macchine. "La città è quasi vuota", ha riferito il corrispondente dell'Afp circa un'ora dopo l'avviso di evacuazione. Nella mappa postata su X dal portavoce militare Avichay Aedree, è inclusa l'intera città nella valle della Beqaa e i suoi sobborghi, un'area in cui domina Hezbollah. A Baalbek si trovano anche alcune delle migliori rovine romane preservate della regione, sito Unesco dal 1984.
Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 43.163
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 43.163, di cui 102 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 101.510, secondo la stessa fonte.
Fonti, mediatori proporranno tregua Gaza di meno di un mese
I mediatori che cercano di ottenere un cessate il fuoco a Gaza sono pronti a proporre a Hamas una tregua di meno di un mese: lo ha dichiarato all'AFP una fonte a conoscenza dei colloqui. La fonte ha dichiarato che i mediatori sono concentrati su una tregua "a breve termine", di "meno di un mese". La proposta prevede lo scambio di ostaggi israeliani con palestinesi nelle carceri israeliane e l'aumento degli aiuti a Gaza, ha aggiunto la fonte. "I funzionari statunitensi ritengono che se si riuscirà a raggiungere un accordo a breve termine, questo potrebbe portare a un accordo permanente", ha detto la fonte.