Alluvione Spagna, polemica contro governatore Valencia per ritardo di allerta e soccorsi

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All'amministrazione del popolare Carlos Mazón si contesta di non aver preso sul serio le previsioni metereologiche, nonostante già in anticipo parlassero del pericolo di "fenomeni non abituali di intensità eccezionale" e di "un rischio molto alto per la popolazione”. Il premier Pedro Sánchez: per aiutare le zone alluvionate "useremo tutte le risorse disponibili, anche dell'Ue"

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È polemica sulla gestione dell'emergenza maltempo che ha colpito la Spagna, in particolare la zona di Valencia, da parte del presidente della Generalitat, il popolare Carlos Mazón. Mentre la conta delle vittime sale di ora in ora, e si prospettano lunghi tempi per far fronte ai danni, contro di lui si moltiplicano le voci che lo accusano di aver sottovalutato la portata dell'alluvione. Sono soprattutto i ritardi dell’amministrazione nel comunicare alla popolazione cosa fare per mettersi in salvo a generare dibattito, nonostante le previsioni metereologiche già in anticipo parlassero dell'arrivo di "fenomeni non abituali di intensità eccezionale" e di "un rischio molto alto per la popolazione”. Intanto, mentre il premier spagnolo Pedro Sánchez assicura che saranno usate “tutte le risorse possibili" per aiutare le zone colpite, dall’Unione europea e dai leader di altri Stati arrivano messaggi di sostegno e promesse di aiuto finanziario.

Il presidente della regione di Valencia al centro delle critiche

Al presidente della regione valenciana Mazón si contesta di aver preso sottogamba gli allarmi lanciati dall'autorità meteo nazionale, che già ieri, 29 ottobre, verso le 7 di mattina prospettava la possibilità di eventi estremi. Soltanto 11 ore dopo, intorno alle 20, quando tutta la zona era già travolta dell'inondazione, è arrivata sui cellulari dei residenti l'invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia. Mazón, che al momento del primo allarme rosso era impegnato in un’iniziativa di promozione turistica, ha detto in prima battuta di essere convinto che i temporali sarebbero calati di intensità nel pomeriggio. La pioggia non ha invece lasciato tregua, continuando a scendere abbondante: alle 12 si segnalavano le prime esondazioni a Barxeta, a Ribera Alta, di fiumi come il Magro e Jucar. Poi, dalle 16, è scattato il panico: i centralini del 112, il servizio di emergenza, hanno cominciato a ricevere sempre più richieste di aiuto, da chi si trovava isolato per strada, chi nelle case alluvionate, chi nelle residenze per anziani. A Mazón si contesta anche di aver abolito, appena quattro mesi dopo la sua elezione, l'Unità di emergenza valenziana, strumento di risposta e di soccorso rapido in caso di catastrofe.

Sánchez invita alla prudenza e promette: "Useremo tutte le risorse disponibili"

Il premier Pedro Sánchez invita ancora alla prudenza in tutto il Paese, ricordando che la forte perturbazione che ha colpito Valencia rischia di allargarsi anche all'Andalusia e alla Catalogna e chiedendo ai residenti di queste zone "di non mettersi alla guida in strada" e di evitare di "transitare vicino a corsi d'acqua". Sul fronte degli aiuti, ha promesso che verranno utilizzate “tutte le risorse possibili", anche "dell'Unione Europea se necessario". 

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Ue: "Pronti ad aiutare, già attivati programmi di aiuto"

“L’Europa è pronta ad aiutare” la Spagna, ha fatto sapere in giornata la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, impegnata in una visita di due giorni a Madrid. Bruxelles, ha spiegato, "ha già attivato i suoi programmi di aiuto, come Copernico”, nell’ottica di “fare tutto il necessario per aiutare le popolazioni colpite dal disastro”. Dopo aver parlato con il premier spagnolo, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha ricordato che "le inondazioni in Spagna non sono solo una tragedia nazionale, ma anche europea". E saranno quindi trattate come tali: "Siamo pronti a supportarvi con forniture di emergenza. Quando arriverà il momento, potremoanche aiutarvi a ricostruire". 

La solidarietà e il cordoglio di Meloni e Mattarella

Solidarietà per la Spagna anche da parte delle istituzioni italiane, con la premier Giorgia Meloni che sui social ha espresso la sua vicinanza alla popolazione “duramente colpita dalle alluvioni che hanno messo in ginocchio interi territori”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invece inviato un messaggio al Re di Spagna, Filippo VI: “Ho seguito con profonda preoccupazione e grande dolore le notizie sulle violente alluvioni che nelle ultime ore si sono abbattute su Valencia e il territorio circostante, provocando numerosi morti e ingentissimi danni. Il nostro pensiero va ai dispersi e alle loro famiglie, nonché alle squadre di soccorso che lavorano senza sosta in condizioni particolarmente difficili. In un momento di così grave lutto per l'amico popolo spagnolo, desidero far pervenire a Vostra Maestà e ai congiunti delle vittime il più sincero cordoglio degli italiani tutti e le espressioni della mia personale vicinanza". 

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