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Elezioni, oggi si vota in Lituania, Bulgaria e Uzbekistan. Si temono interferenze russe

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Introduzione

Oggi, domenica 27 ottobre, si vota in tre Paesi: in Lituania c’è il secondo turno delle elezioni politiche, in Bulgaria le elezioni parlamentari anticipate e in Uzbekistan le elezioni parlamentari.

Sono tutti round elettorali che minacciano di essere influenzati da interferenze russe. Per le ex repubbliche sovietiche sono test cruciali, soprattutto per misurare il loro grado di indipendenza e l'attrattiva esercitata dall'Unione europea sui due Paesi che non ne fanno parte

Quello che devi sapere

Elezioni in diversi Paesi

  • Dopo le elezioni legislative di ieri in Georgia, oggi - domenica 27 ottobre - si vota anche in Lituania, Bulgaria e Uzbekistan. Con la guerra tra Ucraina e Russia che continua e di cui non si intravede la fine, le consultazioni in questi Paesi rappresentano dei test ancora più importanti. Su di essi, però, pende la minaccia di interferenze da Mosca

  • Per approfondireElezioni in Bulgaria, il Paese al voto per la settima volta in meno di 4 anni. Lo scenario

Le elezioni in Lituania

  • In Lituania si svolge il secondo turno delle elezioni politiche: gli elettori devono scegliere i 71 deputati dei collegi uninominali. I seggi sono aperti dalle 7 alle 20 ora lituana. Il 9,4% degli aventi diritto ha già espresso la propria preferenza nel corso della settimana approfittando del voto anticipato

Il primo turno in Lituania

  • Il primo turno delle elezioni politiche in Lituania, che si è tenuto il 13 ottobre e nel corso del quale sono stati assegnati i 70 seggi scelti con il sistema proporzionale, è stato vinto dal Partito socialdemocratico lituano (Psl) con il 19,4% delle preferenze. Il secondo posto, con il 18% delle preferenze, è stato conquistato dalla Lega patriottica (Lp) della premier uscente Ingrida Simonyte. Al terzo posto (15%dei voti) il movimento populista Alba sul Nemunas (An) di Remigijus Zemaitaitis, seguito a ruota dal movimento “In nome della Lituania” dell'ex primo ministro Skvernelis (9,2%), dalla Lega dei Liberali della presidente del Parlamento Viktorija Cmilyte-Nielsen (7,7%) e, quindi, dal Partito dei verdi e dei contadini (Pvc), fermatosi al 7%

I seggi dopo il primo turno in Lituania

  • Dopo lo scrutinio, quindi, i 70 seggi assegnati al primo turno con il metodo proporzionale vanno in massima parte al Psl (18), seguito da Lp (17) e An (14). Otto, sette e sei seggi, rispettivamente, agli altri partiti che hanno ottenuto voti validi. La tornata elettorale ha registrato una partecipazione al voto del 52,06%, quasi il 5% in più rispetto alle politiche che si sono svolte nel 2020

Le elezioni in Bulgaria

  • In Bulgaria si tengono le elezioni parlamentari anticipate. Seggi aperti dalle 7 locali, le 6 italiane. I circa 6,4 milioni di elettori, compresi i numerosi residenti all'estero, potranno votare fino alle 20 locali, le 19 italiane, con i primi risultati parziali attesi nella serata. Queste elezioni parlamentari sono le settime negli ultimi tre anni nel Paese, segno di una elevata instabilità politica legata a un parlamento tradizionalmente molto frammentato, incapace di determinare maggioranze solide in grado di garantire governi stabili e duraturi. Dopo il voto anticipato del 9 giugno scorso e il fallimento, a inizio agosto, del terzo e ultimo tentativo previsto dalla Costituzione per formare un nuovo governo, la Bulgaria ritorna quindi alle urne

Le elezioni in Bulgaria

I sondaggi in Bulgaria

  • Le agenzie demoscopiche del Paese balcanico segnalano un déjà vu nella “classifica” dei partiti in lizza per il Parlamento unicamerale, composto da 240 deputati. Per la 51esima legislatura nazionale, scendono in campo 28 partiti e coalizioni. I conservatori del Gerb manterrebbero il primo posto con il 25,7% dei voti. I liberali del Pp (“Continuiamo il cambiamento”) si collocherebbero al secondo posto con il 16,6%. Seguirebbe il partito nazionalista Vazrazhdane (“Rinascita”), al quale andrebbe il 15,4% dei consensi. Il mese scorso, dopo numerosi scandali, è avvenuta la scissione del partito della minoranza turca Dps (“Movimento per diritti e liberta”). La prima delle due nuove formazioni politiche, Aps (“Alleanza per diritti e Libertà”), una coalizione attorno al fondatore storico del Dps Ahmed Dogan, godrebbe del sostegno dell'8,3% degli elettori. I socialisti (“Bsp-Sinistra unita”) entrerebbero in Parlamento con il 7,1%. La seconda nuova formazione dopo la scissione del Dps, “Dps-Nuovo inizio”, guidata da Delyan Peevski, capogruppo parlamentare del Dps nel Parlamento uscente, sarebbe sostenuta dal 6,9% di coloro che hanno dichiarato che voteranno alle prossime elezioni. I populisti dell'Itn (“C'è un popolo come questo”) entrerebbero in Parlamento con il 6,3% dei voti

Il contesto in Bulgaria

  • L'ennesimo voto anticipato si tiene in una situazione di stallo economico e malessere sociale, insieme a un crescente scetticismo e sfiducia dei cittadini nelle elezioni in generale. La sensazione dominante è che il nome di chi governerà sarà deciso da altri ambienti, esterni al voto: c'è stanchezza in relazione alle istituzioni e scoraggiamento diffuso per la situazione economica precaria, l'impunibilità della corruzione diffusa ai vertici e il conflitto in Ucraina. Per tutti questi motivi l'affluenza alle urne rischia di essere bassa, attorno al 30% nel Paese di 6,6 milioni di abitanti, dei quali 1,4 milioni sono residenti all'estero. La Bulgaria, Paese dell'ex blocco sovietico che fa parte della Nato e che nel 2007 ha aderito alla Ue, è da tempo interessata da una cronica instabilità politica

Le elezioni in Uzbekistan

  • I cittadini dell'Uzbekistan sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, i 150 deputati della Camera Bassa dell'Oliy Majlis. Parallelamente, devono essere eletti anche i rappresentanti dei 12 consigli regionali, del consiglio della capitale Tashkent e dei 208 consigli distrettuali, mentre i cittadini del Karakalpakstan eleggono inoltre i 65 rappresentanti del Consiglio Supremo della Repubblica Autonoma del Karakalpakstan

Le elezioni in Uzbekistan

I candidati in Uzbekistan

  • Dopo gli emendamenti alla legge elettorale del 2023, per queste elezioni legislative viene adottato - per la prima volta nella storia - un sistema elettorale misto, che combina proporzionale e maggioritario con l'obiettivo di rafforzare la rappresentatività e l'inclusivitò. In lizza cinque partiti politici ufficialmente registrati e riconosciuti dalla Commissione elettorale: il Partito Liberale Democratico (UzLiDeP), il Milliy Tiklanish (Partito Democratico "National Revival"), il Partito Ecologista dell'Uzbekistan, il Partito Democratico del Popolo dell'Uzbekistan, il Partito Social Democratico Adolat. Tra gli 850 candidati, 391 sono donne (44,7% del totale), la percentuale più elevata nella storia elettorale dell'Uzbekistan indipendente. Viene inoltre garantita la rappresentanza delle minoranze etniche presenti nel territorio nazionale, in prevalenza tagichi e kazachi ma anche russi

Il contesto in Uzbekistan

  • Queste elezioni parlamentari sono considerate di notevole importanza, poiché sono le prime a seguito della riforma della Costituzione - emendamenti approvati con referendum popolare nel 2023 - ritenuta necessaria per adeguarsi alle nuove sfide e alle trasformazioni globali in atto. Il presidente Shavkat Mirziyoyev, in carica dal 2016, è stato rieletto nell'ottobre 2021. Anche se il Paese si è aperto agli investimenti stranieri, offrendo opportunità interessanti per le imprese occidentali anche per il basso costo della manodopera, che si aggira attorno ai 300 euro mensili, il legame con Mosca resta evidente. Il 13% del Pil uzbeko è generato dalle rimesse dei tre milioni di immigrati in Russia. Il processo di modernizzazione in corso, finalizzato all'affermarsi di un'economia di mercato, può contare sul contributo determinante del settore del turismo, in pieno boom. In crescita anche l'interscambio con i Paesi dell'Unione europea - l'Italia è al quarto posto - in particolare nei settori dei manufatti tessili, metalli non ferrosi, pellami, macchinari, energetico (petrolio e gas), ma anche chimico e agricolo

Le elezioni in Georgia

  • In Georgia, intanto, la commissione elettorale ha annunciato che il partito al governo, filorusso, ha vinto le elezioni legislative che si sono tenute sabato 26 ottobre. Con oltre il 99% dei voti scrutinati, Sogno georgiano ha ottenuto oltre il 54% dei consensi, secondo l'organismo che sovrintende al voto. Seguono i quattro partiti dell'opposizione che hanno superato la soglia di sbarramento del 5%: la Coalizione per il cambiamento con il 10,92%, il Movimento nazionale unito con il 10,12%, Una Georgia forte con l'8,72% e Per Georgia con il 7,76%. I partiti di opposizione filo-occidentali hanno già respinto come fraudolenti i risultati elettorali preliminari che indicavano la vittoria del partito al governo. Il primo ministro Irakli Kobakhidze ha respinto le accuse delle opposizioni di brogli, affermando che si tratta solo di un tentativo di “giustificare” il loro fallimento politico. “È impossibile, tecnicamente impossibile, fare qualsiasi trucco quando le elezioni si svolgono con il voto elettronico", ha detto il premier

  • Per approfondireElezioni Georgia, vittoria del partito di governo con il 54% dei voti