Migranti, Ue: "Misure italiane siano conformi al diritto europeo". M5s presenta esposto

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"Siamo a conoscenza della sentenza in Italia e siamo in contatto con le autorità italiane: al momento non c'è una lista europea sui Paesi terzi sicuri, gli Stati membri hanno liste nazionali, ma è previsto che ci lavoreremo", dice una portavoce della Commissione soffermandosi sul "caso Albania". La premier: "In Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste". M5S: presentato un esposto alla Corte dei Conti

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Resta caldissimo il tema dei migranti, tra Italia e Ue. "È una priorità assoluta combattere chi sfrutta il legittimo desiderio delle persone di trovare condizioni di vita più favorevoli per ingrassare i propri profitti", ha detto la presidente del Consiglio Meloni, commentando su X un'operazione in Calabria contro l'immigrazione clandestina. "Continueremo a lavorare senza sosta per difendere i nostri confini e per ristabilire un principio fondamentale: in Italia si entra solo legalmente, seguendo le norme e le procedure previste", ha aggiunto la premier. Intanto, da Bruxelles, una portavoce della Commissione Ue ha commentato il caso dei migranti italiani in Albania: "Siamo a conoscenza della sentenza in Italia e siamo in contatto con le autorità italiane: al momento non c'è una lista europea sui Paesi terzi sicuri, gli Stati membri hanno liste nazionali, ma è previsto che ci lavoreremo". E sul Protocollo Roma-Tirana, ha spiegato che "ad essere applicato è il diritto nazionale, ma anche standard legati alla protezione internazionale che sono forniti dal diritto Ue. Abbiamo anche detto che tutte queste misure devono essere pienamente conformi con il diritto comunitario e non devono indebolirlo". Le dichiarazioni arrivano poche ore prima del Consiglio dei Ministri, che ha promulgato un decreto che possa superare la sentenza europea che riguarda i Paesi considerati "sicuri" o "non sicuri".

M5S: presentato esposto alla Corte dei Conti

Intanto, il capogruppo del M5S in commissione Affari Costituzionali Alfonso Colucci ha annunciato di aver presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti, "sottoscritto da tanti colleghi del M5S, per accertare ipotesi di responsabilità erariale per il trasporto di 16 migranti nel centro allestito dal governo Meloni in Albania". "In particolare – ha aggiunto – chiediamo se sia configurabile l'adozione di provvedimenti con dolo o colpa grave idonei a configurare una responsabilità erariale per l'utilizzazione di ingenti risorse pubbliche per lo svolgimento di attività non legittimate in base alla corretta applicazione delle norme di legge". “Il viaggio della nave militare Lybra – ha spiegato ancora Colucci – ha trasportato verso l'Albania 16 migranti, con un costo che oscilla tra i 250 e i 290mila euro. Per i soli primi 3 mesi di operatività della nave, che farà da spola tra le acque internazionali a sud di Lampedusa e il porto albanese di Shengjin, sono stati quantificati oneri finanziari pari a 13,5 milioni di euro. Come è noto, i 16 migranti trasportati in Albania sono stati tutti riportati in Italia, nonostante lo screening già svolto, in quanto non corrispondenti ai requisiti per il trattenimento delocalizzato nei centri predisposti. Aggiungo che moltissimi agenti delle forze dell'ordine sono già presenti in Albania e molti altri vi saranno trasferiti. Per tenerli lì il governo sostiene una spesa altissima, in netto contrasto con la situazione sul territorio nazionale, che vede in aumento la criminalità predatoria e l'insicurezza reale e percepita, che registra grave carenza di organici e presìdi, esasperazione per i troppi straordinari, contratto scaduto da oltre mille giorni. L'esposto è un atto doveroso, il governo Meloni non può chiedere sacrifici alle famiglie e alle imprese italiane per poi buttare in mare tanto danaro pubblico in questo modo".

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